Nella nostra epoca di ipercontrollo, ansia da prestazione e modelli di vincenti da imitare, “perdersi” è probabilmente uno dei peggiori incubi per molti di noi.
Lo è quantomeno se non si considera che non esiste perdita senza prima aver trovato qualcosa da perdere. Il “perdersi” è il nodo centrale di quello che mettono in atto di fare i due scrittori e protagonisti del libro “Vie invisibili” scritto a quattro mani, alternando i capitoli, da due ragazzi argentini, Laura e Juan.
Essi si perdono, scientemente e ostinatamente, per le vie invisibili del Sud America, dall’Antartide ai Caraibi, là dove non arrivano le guide turistiche, nel cuore dell’Amazzonia, nei villaggi degli indigeni Shuar, o per le vie Inca…
Nel loro avventuroso perdersi finiranno per ritrovarsi, per trovare tutte le vie invisibili fuori e dentro di sé.
Uno dei più intensi e ben scritti diari di viaggio degli ultimi anni, intelligente e per niente scontato, per coloro i quali, scoprendo luoghi e realtà mai sentite, abbiano voglia di scoprire qualcosa di sé; un vero toccasana per gli amanti dell’avventura e per chi ha il coraggio di uscire dalla propria “comfort zone”.
Lo trovate nella Libreria On the road
insieme agli altri libri consigliati da Martina Castagnoli:
Alberto Bile “Una Colombia. Canzone del viaggio profondo”
Patrick Leigh Fermor “Mani. Viaggi nel Peloponneso”
Mjlienko Jergovic “Radio Wilimowski”
Sex & over 50
Ora le luci di New York si accendono sugli amori delle donne mature
di Carole Hallac
carole hallac
new york
Sono passati oltre vent’anni dalla pubblicazione di Sex and the City, il libro bestseller diventato serie televisiva di culto sulla vita sentimentale delle donne single di New York. L’autrice, Candace Bushnell, che dava voce alla protagonista Carrie, ha nel frattempo scritto sette romanzi, sposato un ballerino classico da cui ha divorziato dopo dieci anni, per poi rifugiarsi in una vita tranquilla (e nubile) nella campagna del Connecticut.
Con l’avvicinarsi dei suoi sessant’anni, ha però sentito la mancanza del fermento della città. Al suo ritorno nella grande mela, dove tutto ebbe inizio, era inevitabile chiedersi: «Is There Still Sex in the City?». E questo è il titolo del suo nuovo libro, un racconto sulla vita sentimentale delle donne dell’élite di Manhattan, che, in questo caso, hanno superato la mezza età.
…continua a leggere la recensione di carole Hallac da La Stampa
Oltre il perbenismo con “Orso”
di Flavia Piccinni
C’è un uomo che ha lasciato una strepitosa eredità. È un uomo misterioso, di cui si sa poco se non pochissimo, che ha avuto una vita a cavallo fra l’Europa e il Canada, dove ha scelto di finire la sua esistenza. Invece di donare tutto alla sua numerosa famiglia, come sarebbe lecito aspettarsi, quest’uomo regala tutto all’Istituto, un posto dove tutta la gente del posto porta le sue cianfrusaglie, «confidando nel fatto che lei non le avrebbe buttate: conservarle era il suo lavoro». Il riferimento è a Lou, dipendente solitaria e introversa, che viene incaricata dal direttore di seguire il lascito ed è così invitata a partire per l’isola del Grande Nord donata dal misterioso Colonnello Jocelyn Cary. Da questo nasce “Orso” – appena pubblicato da La Nuova Frontiera (pp. 126, EUR 14,50) – della canadese Marian Engel, nata nel 1933 e scomparsa nel 1985, unanimemente considerata come una delle scrittrici più rappresentative della letteratura del Novecento canadese. Lou sull’isola non troverà solo documenti da archiviare e una natura selvaggia, ma farà la conoscenza anche di un orso che vive vicino alla casa e con il quale intreccerà una relazione sconcertante, al limite della perversione. Nonostante i numerosi refusi che complicano la lettura, il libro – benedetto dalle parole di Margaret Atwood, che lo ha definito «un romanzo insolito e meraviglioso» – è considerato fin dalla sua pubblicazione nel 1975 una pietra miliare della letteratura canadese. È una piacevolissima lettura, che guida il lettore alla scoperta di luoghi insoliti e della ricerca di un sé profondo, oltre i limiti della perbenista coerenza cui siamo tutti quanti sovente obbligati. —
un thriller di successo
sequel di Odessa L’ora della fuga (ma si leggono bene anche separatamente)
una storia, quella di Odessa, del recente passato ma con ancora ombre e verità da scoprire
Vai alla presentazione del thriller storico con l’Antefatto
e anche
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