“O.D.E.S.S.A. Operazione Damocle“
è il terzo thriller storico di una fortunata trilogia.
Agli amanti del genere una nuova avventura di Leonard Walder. Sarà infatti coinvolto in una difficile missione nella terra dei faraoni negli anni ’60, ai tempi di Nasser e delle sue velleità di fare dell’Egitto una potenza preminente del mondo arabo.
La sinossi
Dopo la sconfitta del Terzo Reich i nazisti trovarono rifugio non solo in America latina ma anche nei paesi arabi, in particolare nella Siria di Assad e nell’Egitto di Nasser: è qui, nell’antica terra dei faraoni, che ancora una volta Leonard Walder sarà chiamato all’azione dall’amico Mike e dal Mossad, per scongiurare un grave pericolo per Israele. Terzo di una trilogia (ODESSA. L’ora della fuga / ODESSA Caccia in Argentina) anche in Odessa Operazione Damocle l’ambientazione e il contesto storico, precisi e rigorosi, saranno come sempre protagonisti sullo sfondo dell’intricata situazione che Walder si troverà a gestire: abbandonata la passione che da sempre lo anima per l’arte e per la bellezza, si voterà alla causa con la segreta speranza di sopravvivere e tornare a coltivare le proprie inclinazioni. Riuscirà Walder nell’intento o lo rivedremo presto in azione?
L’ Antefatto
Il Cairo, 23 luglio 1962
Erano solo le 9.30 del mattino ma il sole batteva già impietoso sulle gradinate riservate alle autorità; da lì a poco avrebbero assistito alla grande parata militare in celebrazione del decimo anniversario del colpo di stato dei Liberi Ufficiali che aveva spazzato via la monarchia di re Faruk e, dopo il breve periodo del governo di transizione presieduto dal generale Muhammad Nagib, instaurato il potere definitivo di Gamal Abdel Nasser. Lo stesso presidente, in prima fila sul palco d’onore, attorniato da alti ufficiali con al fianco il vicepresidente, generale Anwar al-Sadat, aveva appena pronunciato il solenne discorso nel quale rivendicava i successi della sua politica indirizzata a costruire in Egitto un nuovo modello di socialismo e di giustizia sociale. Ma la parte del discorso che di lì a poco sarebbe rimbalzata in tutte le cancellerie internazionali, suscitando sbigottimento e preoccupazioni, fu quella in cui il rais annunciava al mondo che era stato avviato con successo un programma di armamento missilistico che avrebbe reso l’Egitto un’indiscussa potenza fra i paesi arabi. I missili Al-Zafir ‘il Trionfatore’ e Al-Qahir, ‘il Conquistatore’, a propellente liquido, sarebbero stati in grado “di colpire qualsiasi bersaglio a sud di Beirut”, tenne a precisare. Non occorreva ricorrere ad analisti esperti per capire che Israele era nel mirino. Dopo pochi minuti alcuni prototipi di tali ordigni montati su autocarri aprivano la parata tra gli applausi del pubblico.
Gli altri due della trilogia: Il primo
Una spy story fuori dagli schemi e dai risvolti imprevedibili dentro una scrupolosa ambientazione e ricostruzione storica. Siamo quasi alla fine del secondo conflitto mondiale, l’epilogo imminente incombe sugli alti ranghi della Germania nazista: Leonard Walder, ufficiale della Wehrmacht, incappa suo malgrado in un’operazione segreta, ODESSA. Inseguito e ricercato trascorrerà il periodo dell’immediato dopoguerra fuggendo, spia e spiato, e la sua storia personale si intreccerà con il tragico esito del conflitto. Il romanzo è il primo di una trilogia: “ODESSA. L’ora della fuga”, “ODESSA. Caccia in Argentina”, “ODESSA. Operazione Damocle”.
Il secondo:
Walder, Mike e Fox ancora insieme in una nuova, esaltante avventura: dollari falsi, aste sospette, antichi tesori trafugati dai nazisti in fuga e una donna come intermediaria tradue continenti. Con questi elementi si scatena una caccia al di là dell’oceano a chi, grazie alla rete ODESSA, ha trovato rifugio in un Paese che pare il diorama di un piccolo borgo delle Alpi Bavaresi. Colpi di scena e una ‘caccia nella caccia’ in questo secondo romanzo, dopo il successo del primo thriller “Odessa. L’ora della fuga”. Il romanzo è il secondo di una trilogia: “ODESSA. L’ora della fuga”, “ODESSA. Caccia in Argentina”, “ODESSA. Operazione Damocle”.
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