Guido Magenta “Il mondo su rotaia.” Gaspari Editore

Il racconto di quanto è avvenuto nel mondo sulle rotaie dei treni, dei tram, delle metropolitane, dagli inizi, con i sistemi ferroviari governati dall’alta tecnologia

Il libro definitivo su tutti i mezzi che scorrono su rotaia

Presentazione di Maurizio Gentile

“Questo volume completa il tema iniziato con i due precedenti libri intitolati I grandi eventi storici e I protagonisti degli episodi di cronaca raccontando non solo di treni, ma anche ponti storici, tram, metropolitane, funicolari, cremagliera e su ghiaccio in tutto il mondo.

Il libro su una delle più importanti realizzazioni umane, illustrato e narrato in tutti i suoi particolari (da Gaspari Editore)”.

Una carrellata di storie, correlate da illustrazioni, su tutto ciò che è avvenuto sulle rotaie in tutto il mondo a partire dagli inizi con la locomotiva di George Stephenson, fino a oggi con i sistemi ferroviari governati dall’alta tecnologia: tram, metropolitane, tram a vapore, ferrovie funicolari, a cremagliera, a monorotaia, impiantate su ghiaccio, ecc. Il tutto inserito nel contesto storico perfettamente documentato. Il libro ha inoltre alcune appendici con approfondimenti tecnici. Sono riprodotte anche due serie d’epoca delle Figurine Liebig, che hanno avuto una irripetibile diffusione in tutta l’Europa dal 1875 al 2000.

Guido Magenta, ingegnere specializzato in trasporti, è tra i maggiori studiosi dei trasporti su rotaia e tiene lezioni didattiche e universitarie al Politecnico di Milano.

Maurizio Gentile Presidente del CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani)

Pagine: 120 Prezzo: € 29,00 Formato: 21 x 29, ill. a colori e b.n.
In libreria il 30 settembre

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“LA VIOLENZA DI GENERE DALLA A ALLA Z” a cura di VIRGINIA CIARAVOLO, Armando editore

Perché un ennesimo libro sulla violenza di genere? Semplicemente perché le donne continuano a morire e, a cadere come mosche sul f(m)iele. La violenza di genere è purtroppo un fenomeno tristemente attuale, quotidiano continuo ed inesorabile. Le riflessioni e gli scritti non sono mai superflui, anzi hanno il pregio di tenere alta l’attenzione. 

La violenza di genere dalla A alla Z vuole essere un vademecum utile e a portata di mano per chiunque voglia approcciare il problema a 360 gradi. È un testo guida per i ragazzi delle scuole e prontuario per i professionisti del settore. Contiene interventi di autori tutti fortemente impegnati nella risoluzione del fenomeno, regalando conoscenze su prassi operative e allargando finestre sulle quali aprire spunti di riflessioni. In un momento di grande confusione, dove piuttosto che fare passi avanti, la china sta scivolando pericolosamente verso il passato, occorre alzare l’asticella dell’attenzione. Il manuale è stato voluto e realizzato da un team di esperti di differenti specialità, proprio e affinché l’approccio sia quanto più multidisciplinare possibile, regalando strumenti psicologici, sociologici, giurisprudenziali e pratici per un proficuo lavoro di rete, di formazione, informazione e prevenzione futura.

Virginia Ciaravolo, Psicoterapeuta criminologa, Presidente dell’Associazione Mai più violenza infinita Onlus, si occupa prevalentemente di Donne e minori. È esperta in reati di violenza di genere, abusi, bullismo e cyber bullismo e ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Laureata in Psicologia, Psicoterapeuta specialista in infanzia, adolescenza ed età adulta. Nel 2010 coniuga la sua passione per la criminologia conseguendo la laurea in Scienze dell’investigazione e sicurezza, presso l’Università di Perugia. Formatrice in numerosi corsi sulle tematiche evidenziate, ha collaborato con la Questura di Napoli ed è stata docente/consulente esterno per la Divisione Anticrimine. Tutti gli autori sono stati concordi nel destinare i proventi del libro alla Associazione Salvabebè – Salvamamme di Roma. Associazione che vanta una esperienza ventennale nell’accoglienza e nella cura di mamme e bambini di tutta Italia e di alcuni paesi esteri.

Pagine 360, Prezzo 18,00 Armando Editore

Morishita Noriko “La mia vita con i gatti” presentazione e con la recensione di Maria Anna Patti di Casa Lettori e vari articoli correlati

“Osservandoli, vivendo insieme a loro, lasciandosi cambiare la vita da questi gatti indimenticabili, Morishita Noriko si avvicina al segreto che unisce tutte le creature. Un legame che, a prescindere dalla loro specie, non si può che definire amore”.( dal Catalogo Einaudi)

Mi piace presentare questo romanzo con quanto si legge sul sito della casa Editrice proprio perché, per esperienza, trovo molto vero quanto esplicitato nella riflessione conclusiva.

Una vita semplice quella di Noriko, una cinquantenne con la crisi dello scrittore forse perché non tutto scorre come dovrebbe e magari farebbe comodo un intervento dal ”cielo”. E i miracoli si sa a volte avvengono e chi non ci crede li chiama coincidenze: una magnolia abbattuta con estremo dispiacere, una gatta randagia con i suoi piccoli, saranno simbolo di cambiamento e rinascita.

“La delicatezza e la bellezza dei libri di Morishita Noriko stanno proprio in questo: attraverso i piccoli e grandi cambiamenti quotidiani, la scrittrice giapponese, già apprezzata e celebrata per il longseller Ogni giorno è un buon giorno, riesce a intessere un racconto fatto di cose semplici e familiari, che diventa un racconto universale in grado di conquistare centinaia di migliaia di lettori in tutto il mondo”. (dal Catalogo Einaudi)

e anche

Brevi note biografiche

Morishita Noriko nasce a Yokohama nel 1956. Laureata in letteratura giapponese alla Japan Women’s University, mentre era ancora una studentessa ha iniziato a lavorare come giornalista e rubricista. Nel 2002 pubblica Ogni giorno è un buon giorno (Einaudi 2020) che da allora diventa un autentico longseller. Nel 2018 il regista Omori Tatsushi ne trae un film di grande successo

La recensione di Maria Anna Patti di CasaLettori.

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e anche un racconto completo: Non è facile parlare di gatti in Salvina Pizzuoli Corti e fantastici

Gunnar Gunnarsson “L’uccello nero”, presentazione

Ritorna in libreria nella traduzione di Maria Valeria D’Avino per Ipereborea il romanzo dell’islandese Gunnar Gunnarsson, scritto nel 1929 traendo spunto da un fatto di cronaca, un delitto commesso nel 1802.

Liberamente tratto, il romanzo racconta, attraverso la voce narrante in prima persona del giovane cappellano Eiúlvur, di due coppie che vivono in una fattoria isolata in Islanda: i coniugi Jón Torgrimsson e la bella Steinunn Sveinsdótter, Bjarni Bjarneson e la malaticcia lamentosa Guðrún Egilsdóttir.

Entrambe le coppie litigano spesso e le voci di una relazione tra Bjarni e Steinunn sono sempre più insistenti soprattutto quando Improvvisamente Jón scompare, caduto da una rupe nei paraggi della proprietà e quando, dopo poco, Guðrún si ammala gravemente e muore.

Successivamente il corpo di Jón viene ritrovato sulla spiaggia: le ferite non risultano però collegabili a una caduta ma a un colpo contundente. È a questo punto che il governatore Scheving indice un’indagine che sfocerà in un processo contro i presunti amanti.

Il romanzo, oltre a inaugurare il genere definito “noir nordico” (dal dizionario inglese Collins: la narrativa poliziesca scandinava con ambientazioni desolate e narrazioni sinistre), di cui l’autore è indicato come il capostipite, evidenzia le tristi dinamiche che governano le comunità piccole e isolate,

“Mentre gli interrogatori degli imputati e dei numerosi testimoni fanno emergere la drammatica inevitabilità degli eventi, il giovane cappellano vive un tormentato conflitto interiore, combattuto tra la necessità di dare conforto spirituale ai suoi parrocchiani e la ricerca di una verità che soddisfi la giustizia terrena, impersonata da un magistrato intransigente e spregiudicato. E proprio nel confronto dialettico tra il pastore e il rappresentante della legge si rivela la chiave del romanzo di Gunnarsson, una riflessione che indaga sul significato di colpa e di giustizia, di pentimento ed espiazione per arrivare a un senso profondo che coinvolge tutti, vittime e carnefici” (da Iperborea)

e anche

Brevi note biografiche

Gunnar Gunnarsson (1889-1975), plurinominato al Nobel, è uno dei grandi nomi della letteratura islandese. Nato in una famiglia povera ma deciso a seguire la sua vocazione di scrittore, si trasferisce in Danimarca dove riesce a terminare gli studi e comincia a scrivere romanzi che presto gli procurano fama internazionale e i più prestigiosi riconoscimenti. Tutte le sue maggiori opere sono state scritte in danese, tra cui Il pastore d’IslandaLa chiesa sulla montagnaL’uccello nero, e solo in seguito tradotte in islandese dall’autore stesso, che torna in patria nel 1939 per rimanervi fino alla morte. Il pastore d’Islanda ha avuto svariate letture e interpretazioni sia in Islanda che all’estero.(da Iperborea autore)

Jo Nesbø “Gelosia” presentazione

Si sa, è il giallo il colore della gelosia, il giallo scuro che si associa all’infedeltà e al tradimento, un sentimento che porta con sé oltre all’ossessione che lo caratterizza anche il desiderio di vendetta dove spesso alberga il crimine, giusto tema quindi per il maestro di questo genere narrativo: sette le storie, tradotte da Eva Kampmann, che Jo Nesbø ha inserito in questa raccolta che prende il titolo dalla seconda, la più ampia delle sette, di cui alcune molto brevi, in cui due fratelli gemelli sono interessati alla stessa donna. Ma colpisce nella narrazione la presenza dell’”uomo della gelosia” uno strano investigatore, quasi un mago, che viene chiamato quando emergono moventi passionali.

Come nella prima, “Londra”, colpiscono i pensieri e i comportamenti di uno dei due viaggiatori su un aereo, quando viene a conoscenza del “segreto” in cui si dibatte la donna che gli siede accanto. Ma la gelosia non è solo questo, ha due facce come quelle di Jago e di Otello, di vittima e carnefice, due facce che accomunano i protagonisti di vari racconti. Non sfugge al lettore nell’esergo la citazione da Shakespeare “Oh, guardatevi dalla gelosia, mio signore. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre”.

Una serie di racconti il cui fil rouge è il tema della gelosia e le sue diverse facce, ma anche l’utilizzo della prima persona da parte del personaggio che vive l’esperienza, la mancanza di scenari efferati e soprattutto senza la figura da identificare in un killer, in un clima che appare normale e pertanto disturba per l’evidenza della contrapposizione e coinvolge:

“Storie di uomini feroci, di amanti privi di scrupoli, di destini implacabili. Nell’atmosfera ossessiva e perturbante del maestro del crime scandinavo”.( dal Catalogo Einaudi Editore)

e anche

Brevi note biografiche

Jo Nesbø è uno dei più grandi autori di crime al mondo. I suoi libri hanno venduto oltre 40 milioni di copie. È nato a Oslo nel 1960. Ha giocato a calcio nella serie A del suo Paese, ha lavorato come giornalista free lance, ha fatto il broker in borsa. Tutt’oggi suona regolarmente con la band norvegese dei Di Derre. Della serie con protagonista l’ispettore Harry Hole, presso Einaudi ha pubblicato: Il leopardoLo spettroPoliziaIl pipistrelloScarafaggiNemesiIl pettirossoLa stella del diavoloSeteL’uomo di neve e Il coltello. Presso Einaudi sono usciti anche i thriller Il cacciatore di testeIl confessoreSangue e neveSole di mezzanotteIl fratello e Gelosia. Nella uniform edition in Super ET, con le copertine di Peter Mendelsund, sono finora usciti: Il pipistrello,Lo spettroScarafaggiIl leopardoNemesiLa stella del diavoloLa ragazza senza voltoSole di mezzanotteIl confessorePoliziaIl pettirossoSeteL’uomo di neve e Il coltello.(da Einaudi Autori)

Bernardo Zannoni “I miei stupidi intenti” presentazione

I miei stupidi intenti è il romanzo d’esordio di un giovane sarzanese.

Ha per protagonista e voce narrante una faina di nome Archy. Nel mondo di Archy, dove gli animali parlano, vige la lotta per la sopravvivenza e i fragili devono capitolare e arrangiarsi. E così, divenuto zoppo, la madre, intuendone la fragilità, lo scambia con Solomon, una vecchia volpe, per una gallina e mezza.

È con Solomon che Archy conoscerà le regole del mondo e imparerà a pensare come un essere umano, scoprendo il tempo, Dio, la morte e la scrittura che può superare e contrastare la caducità del tempo e con esso la morte stessa.

“A contraltare, tra le pagine di questo libro, il miracolo di una narrazione trascinante, che accompagna il lettore in una dimensione non più umana, proprio quando lo pone di fronte alle domande essenziali del nostro essere uomini e donne.
I miei stupidi intenti è un romanzo ambizioso e limpido, ed è stato scritto da un ragazzo di soli venticinque anni. Come un segno di speranza, di futuro, per chi vive di libri”.(da Sellerio Editore)

e anche

La storia di un animale, di una faina che scopre il mondo, le sue verità e le sue menzogne. Come fosse un personaggio strappato a Camus, e al tempo stesso a un film della Pixar. Un esordio sorprendente.

«Esistono vari modi di strillare un libro magnifico. Ma solo un modo è giusto per I miei stupidi intenti: leggetelo, leggete questo romanzo in stato di grazia».

Marco Missiroli

Brevi note biografiche

Bernardo Zannoni (1995) è nato e vive a Sarzana. I miei stupidi intenti (Sellerio 2021) è il suo primo romanzo.

The Passenger, Napoli

The Passenger dedica il numero di settembre, in uscita oggi 22/9/2021, alla città di Napoli. Un periodo importante quello che si apre per la città partenopea che con le nuove elezioni chiude un’era storia politica e amministrativa rappresentata da de Magistris.

“Il volume si apre proprio con una riflessione dello storico Paolo Macry sui sindaci più carismatici del dopoguerra, populisti ante litteram” si legge nella presentazione.

Il viaggio prosegue seguendo il taglio che proprio delle edizioni The Passenger, caratterizzate da articoli che presentano e illustrano aspetti diversi dell’argomento.

E solo per citarne alcune:

con Carmen Barbieri il lettore visiterà il cimitero di Poggioreale, una città nella città, con Cristiano de Majo, scrittore e giornalista, il quartiere del Vomero e non solo, molti altri aspetti peculiari saranno presi in esame: quello musicale, quello calcistico, quello dei murales e altarini abusivi, ma anche il cuore industriale della città.

E ancora:

“In questo numero diThe Passenger, illustrato con le foto di Mario Spada, famoso per il suo lavoro documentaristico su Napoli, torna anche la graphic novel, con l’illustratrice Cristina Portolano che disegna una cartolina della città che cambia”.

Per chi volesse saperne di più a questo link trovate un sommario dettagliato e con molte indicazioni relative ai contenuti trattati nel volume

Della stessa collana

Svezia

Roma

Spazio. Per esploratori dell’universo

Maria Pia Ammirati “Vita ordinaria di una donna di strada” presentazione

Maria Pia Ammirati in questo suo ultimo romanzo propone una storia difficile proprio perché indaga un mondo sconosciuto, scomodo da raccontare perché spesso considerato ai margini, che non ci riguarda: è il mondo del sesso a pagamento, ignorando che quel sesso a pagamento coinvolge giovani donne vittime di soprusi e sfruttamento e che spesso sono finite nelle sue trame e non riescono a liberarsene.

È la storia di Nadia, giovane donna nata nelle campagne povere a nord di Bucarest. Il suo un cammino quasi segnato: una famiglia povera, genitori violenti. Le carezze e le tenerezze le vengono solo da una zia che in effetti abusa di lei. La scoperta da parte degli altri familiari comporterà per la zia la cacciata e per Nadia l’essere venduta ad un uomo che potrebbe farne la moglie ma che presto la cederà invece ad un protettore. E Nadia cerca nella fuga la soluzione, ma non c’è alternativa.

Un romanzo coraggioso che sa dimostrare come la vita di strada possa diventare una vita ordinaria,

“Con Vita ordinaria di una donna di strada Maria Pia Ammirati ha compiuto un viaggio freddo e viscerale nel cuore oscuro dell’Europa della prostituzione. Pochi romanzi avevano sinora mostrato con tale intensità narrativa e rabdomantica intuizione sociologica cosa conduca una giovane donna a diventare prostituta e a sedersi sui gradini più umilianti della società”.(da Libri Mondadori Editore)

e anche

Brevi note biografiche

Maria Pia Ammirati, dopo gli esordi con due saggi di critica letteraria, ha pubblicato i romanzi I cani portano via le donne sole (Empiria, 2001, entrato nella dozzina del premio Strega), Un caldo pomeriggio d’estate (Edizioni Cadmo, 2005), Se tu fossi qui (Cairo, 2011, premio Selezione Campiello, premio Selezione Rapallo e premio Procida), Le voci intorno (Cairo, 2012), La danza del mondo (Mondadori, 2013) e Due mogli. 2 agosto 1980 (Mondadori, 2017).
Nata in provincia di Napoli, vive da tempo a Roma e lavora in Rai.

Daniel Mosseri “Angela e Demoni” Paesi Edizioni

“Angela e Demoni”: quali sfide dovrà affrontare la Germania nell’era post Merkel?
Il giornalista Daniel Mosseri ricostruisce nel libro la vicenda biografica e politica della leader tedesca, i successi e le sfide ancora lontane dall’esser superate nella Germania di domani. Disponibile in libreria dal 16 settembre, a pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo del Bundestag, il primo senza Angela Merkel dal 1990

Edito da Paesi EdizioniAngela e Demoni di Daniel Mosseri, è disponibile nelle librerie e negli store online a partire dal 16 settembre. Anche in formato Ebook.

Per maggiori informazioni paesiedizioni.it

Il prossimo 26 settembre, dopo 16 anni di governo di Angela Merkel, i tedeschi saranno chiamati alle urne per decidere il partito, o i partiti, alla guida del Paese. Qual è la situazione attuale nella politica tedesca e cosa accadrà nel prossimo futuro? Lo spiega Daniel Mosseri nel libro “Angela e Demoni. La fine dell’era Merkel e le sfide della Germania di domani”, che ricostruisce la vicenda biografica e politica dell’unica leader rimasta «del mondo occidentale», come definita dal New York Times, alla fine del governo Obama.

Un’affermazione che poteva sembrare incredibile al principio dell’avventura nel suo partito, da lei stessa ricordato con queste parole: «All’inizio della mia carriera politica, ero quattro volte minoranza nella Cdu: giovane, donna, protestante e tedesca orientale»

Lo stile asciutto, la formazione e l’atteggiamento da scienziata, e la predilezione per la sostanza delle cose sono state fra le chiavi del suo lungo successo. Ma non solo. Angela Merkel ha sempre seguito il buonsenso e i propri valori personali, forgiando un metodo di governance post-ideologico, poggiato sulla convinzione che la democrazia sia fondata sul dialogo fra le parti e il raggiungimento di un compromesso attraverso il negoziato. Merkel è diventata maestra di democazia e tolleranza pur avendo vissuto metà della propria esistenza in un regime autoritario.

Daniel Mosseri – fra i pochi giornalisti a cimentarsi col compito di raccontare la cancelliera agli italiani in una fase in cui un giudizio definitivo sul suo conto non può essere ancora dato a cuor leggero –  non si limita però a raccontare la parabola della giovane ossi (tedesca dell’est) scelta da Helmut Kohl nel suo quarto governo ma fotografa successi e sfide ancora lontane dall’esser superate nella Germania che si prepara al dopo-Merkel, affidandosi alle considerazioni di due economisti, un diplomatico e la femminista più nota del Paese.

«In queste pagine agevolissime e ricche di dati molto interessanti, si trova uno strumento utile per chi voglia farsi un’idea della complessità del tempo in cui viaggia oggi la locomotiva d’Europa, alle prese con la sfida ambientale, demografica, digitale e multiculturale. Enormi questioni in cui il successore della Bk non sarà certo solo, e che l’Italia condivide. E questo rende un libro sulla Germania e su Merkel di questi tempi necessario, oltre che intrigante» scrive Rosanna Pugliese, corrispondente Ansa da Berlino, nella prefazione.



Daniel Mosseri – Livorno, classe 1972, giornalista. Laureato in scienze politiche, parla cinque lingue ed è specializzato in politica internazionale. Ha lavorato per dieci anni all’agenzia di stampa nazionale Il Velino e ha collaborato con numerose testate italiane e straniere, fra le quali Sky Tg24, The Christian Science Monitor, The Jerusalem Report, Jüdische Allgemeine e Tichys Einblick. A Berlino dal 2012, ha realizzato una ricerca sull’immigrazione israeliana nella capitale tedesca per la Freie Universität Berlin. Le sue corrispondenze dalla Germania oggi si leggono su Il Giornale, Il Foglio, Libero, Panorama e si ascoltano su Radio 24.

Enrico Franceschini “Ferragosto” presentazione

Ritorna all’opera, dopo “Bassa marea”, il giornalista in pensione e investigatore improvvisato Andrea Muratori, detto il Mura, il personaggio creato da Enrico Franceschini a lungo corrispondente dall’estero per la Repubblica, ad indagare su un nuovo caso alla vigilia di Ferragosto nel luogo simbolo delle vacanze agostane: la Riviera romagnola.

Se in un primo momento il “caso” si inserisce tra quelli più scontati nel periodo vacanziero, di una moglie che sospetta che il marito abbia un’amante, successivamente vi s’intrecciano l’omicidio di un fotografo e la sparizione dell’oro di Dongo, una pagina della storia recente in cui oro, gioielli e contante che Mussolini aveva con sé quando fu fermato dai partigiani appunto a Dongo e di cui non si riuscirono a seguire tutte le tracce.

Un nuovo caso ambientato nei luoghi che il bolognese Franceschini conosce molto bene per avervi trascorso molte delle sue vacanze, luoghi conosciuti e amati.

[…]”Mura si ritrova coinvolto in una corsa senza tregua per trovare la soluzione del duplice intrigo e, forse, lo scoop che potrebbe riportarlo in prima pagina.
Tra commedia gialla e fantasmi del passato, Enrico Franceschini torna con una nuova avventura del Grande Lebowski romagnolo: un’indagine su un misterioso episodio della nostra storia, un viaggio erotico e dissacrante attraverso il mito nazionalpopolare dell’estate italiana”(da Rizzoli Libri).

Brevi note biografiche

Enrico Franceschini (Bologna 1956), giornalista e scrittore, ha girato il mondo come corrispondente estero di un grande quotidiano, pur mantenendo uno stretto legame con una località balneare della Riviera romagnola. È autore di saggi e romanzi, tra cui L’uomo della Città Vecchia, Vinca il peggiore e La fine dell’impero. Per Nero Rizzoli ha pubblicato Bassa marea (2019).