Donato Carrisi “La casa delle voci” recensione di Alessandra Farinola da Mangialibri

 

 

“Per un bambino la famiglia è il posto più sicuro della terra. Oppure, il più pericoloso”. Cerca di non dimenticarselo mai, Pietro Gerber, quando osserva i suoi piccoli pazienti e aspetta senza fretta che trovino il momento giusto per parlare, perché ognuno di loro ha il suo tempo, come gli ha insegnato “il signor B.”. Nell’antico palazzo del Trecento in via delle Scala a Firenze dove si trova il suo studio, siede a terra accanto a uno di loro, il piccolo Emilian, il bambino spettro, sei anni e pelle diafana, per capire quanto di quella “storia dello scantinato” cui ha accennato tempo prima una sola volta alla maestra, sia vero. Una gran brutta storia. Gerber è uno psicologo infantile specializzato in ipnosi…

…continua a leggere la recensione da mangialibri

e dello stesso autore

Donato Carrisi il romanzo d’esordio ed altri scritti a cura di Maurizio Amore su Consigli.it

 

Ninetta Pierangeli “Il castello di Baux” presentazione

Autore Ninetta Pierangeli

Titolo Il castello di Baux

Editore Scatole Parlanti, Viterbo 2019

N. pag. 205

ISBN 878-88-3281-242-8

Costo euro 15,00

Il castello di Baux  è un romanzo con più trame, più tempi, più linguaggi. Nel 2015, nel castello di Baux, in Provenza, viene allestita una mostra in cui, tramite l’audioguida, gli oggetti parlano e raccontano dei loro antichi proprietari e delle loro storie leggendarie. Il protagonista del romanzo è, Bertrand Beçancourt, un nerd disoccupato, solitario e balbuziente. 

Tutto inizia con i Pink Floyd alla radiosveglia:How I wish, how I wish you were here”… ma… ma you chi? Per­ché aveva messo la radiosveglia?

Recandosi due volte a visitare la mostra del castello, tra corazze, bandiere, armi e strumenti musicali medievali, Bertrand scoprirà la riposta all’incipit del romanzo, sarà investito da una missione da compiere e ritroverà un antico amore.

Ninetta Pierangeli

Notizie sull’autore:

Ninetta Pierangeli è un’insegnante di lettere e una scrittrice. Ha pubblicato diverse opere per bambini e ragazzi: Il tempo degli animali felici (Nicola Calabria Editore, 2006), Le avventure di Agostino il millepiedi (Edigiò, 2007), Il bar del porcospino (Edigiò, 2009), I colori del Natale (Nicodemo edizioni, 2009), Fiabe al personal computer (Edilet, 2011), Le pantere colorate (Edigiò, 2011), Lo zainetto (Bastogi, 2012), Il piccolo Gaio. Storia fantastica di Giulio Cesare (Edigiò, 2013), La laguna incantata (Edigiò, 2017). Negli ultimi anni sono usciti anche tre romanzi per un pubblico “grande”: Asperger (Lepisma, 2015), L’immagine misteriosa (Alter Ego, 2016), Bella ciao (Alter Ego, 2017).

Il castello di Baux è disponibile su:

https://www.scatoleparlanti.it/prodotto/il-castello-di-baux/

https://www.ibs.it/castello-di-baux-libro-ninetta-pierangeli/e/9788832812428

 

Hans Tuzzi “La notte di là dai vetri” recensione di Salvina Pizzuoli

Il nuovo Tuzzi è un nuovo incontro con i tanti personaggi che lo costellano, così ben tratteggiati e caratterizzati che si riconoscono, amici ritrovati: i Dioscuri, Iurilli, il bel D’Aiuto, Santanicchia e ovviamente l’impeccabile Norberto con la sua pipa e le sue riflessioni,  la sua compagna Fiorenza e, sullo sfondo, la Milano degli anni ottanta. Un quadro d’insieme perfetto cui non manca il corollario di una miriade di figure minori ma non per questo meno incisive, come nel caso del vecchio, ne Il sangue dell’innocente, che si palesa a tratti e che alla fine sa intrigarci nelle sue tristi e amare riflessioni e citazioni di grandi autori.

Che dire, è sempre un piacere oltre ad essere una lettura in giallo: e il giallo c’è ed è sempre inaspettato l’esecutore del crimine efferato.

In quest’ultimo lavoro Tuzzi ci propone tre casi per Melis il cui  intuito di segugio risulta sempre vincente, anche quando si potrebbe trattare di “fantasie” raccontate da due piccole compagne di giochi, protagoniste di Un gatto alla finestra.

E seguiamo le inchieste attraverso descrizioni, simbologie di oggetti, fatti lontani, eppure quanto mai attuali ancora oggi, nel mondo ad esempio delle scommesse e degli ultras. E Tuzzi sa trasportarci indietro nel tempo dimostrandoci che spesso i ricordi del passato che sbiadiscono non ci danno la vera misura degli avvenimenti: non tutto è cambiato, né possiamo classificare l’oggi come peggiore, molti mali sociali erano già là, presenti e forse sottovalutati, come spesso avviene per quanto viviamo nell’abitudine della quotidianità.

E non per ultimo, ma solo in ordine di tempo, A lume di candela, la ciliegina sulla torta… con torri infestate da fantasmi e omicidi antichi. Tutto da leggere e niente da anticipare!

Tuzzi ci sorprende sempre e, come lettori, ci appaga con quel senso di stupefazione che accompagna la lettura dei suoi scritti.

Alessandra Necci “Caterina de’ Medici, un’italiana alla conquista della Francia”, recensione di Flavia Piccinni Il Tirreno culture 16 dicembre

Caterina de’ Medici, una fiorentina a Parigi
di Flavia Piccinni
Chi era Caterina de’ Medici? Quale storia segreta del suo tempo ha custodito e segretamente indicato? Sono queste alcune delle domande cui risponde nel corso del suo ultimo bel romanzo – che ha il rigore del saggio e la piacevole prosa della narrativa – la scrittrice Alessandra Necci che con “Caterina de’ Medici, un’italiana alla conquista della Francia”, appena uscito per la veneziana Marsilio (pp. 384, EUR 18) guida il lettore nella Firenze del Cinquecento per raccontare della figlia di Lorenzo, sposa di Enrico II e madre di tre monarchi di Francia, donna di straordinaria intelligenza politica e sociale, nonché dotata di grande talento relazionale. Orfana di entrambi i genitori, appena 14enne Caterina arriva a Marsiglia nel 1553 per andare in sposa a Enrico d’Orléans; ed è dal suo arrivo che si apre questa epica narrazione che tratteggia il profilo di una donna colta e guardinga, consapevole della crudeltà del mondo e degli intrighi di corte, instancabile analista dei benefici e dei rischi sottesi alla vita di corte. Paziente, intraprendente, silenziosa e severa, Caterina diventa, pagina dopo pagina, una donna capace di dominare il tempo e le pulsioni per un bene superiore, una donna che da “fiorentina” – come veniva apostrofata – riesce a gestire a suo piacimento la corte francese per oltre trent’anni e che attraverso la cultura e l’arte sa incantare gli alleati ma soprattutto i nemici. La lettura sarà certamente gradita non solo agli appassionati di romanzi storici, ma anche a chi cerca nel passato strumenti per decifrare la nostra oscura epoca. —