
[…]
– Ispettore, me lo dice che successe, per cortesia? – Spanò sembrava un buon elemento, ma aveva il vizio di parlare assai.
– Ragione ha, dottoressa, mi scusi, – s’imbarazzò il poliziotto. – La volevo avvertire che mi chiamarono poco fa dalla gelateria di Agostino Lomonaco -. Si fermò un attimo. – Le conosce le gelaterie di Lomonaco, no? Il Re del gelato.
Vanina si sforzò di ricordare, ma no: Catania per lei era ancora un’incognita. – No, non le conosco.
– Non può essere! Manco una? – si stupì l’ispettore. La Guarrasi perse la pazienza.
– Spanò, la vogliamo finire? Mi dice che successe in questa gelateria? (Dal Catalogo Einaudi)
E la Scalia ritorna a raccontare di Vanina e sceglie di farlo a ritroso: è la vice questore Guarrasi prima di “Sabbia nera”, già a Catania da Milano da qualche mese, con gli scatoloni ancora ingombri e da sistemare, l’appartamento a Santo Stefano e la signora Bettina già dedita a riempire con deliziosi manicaretti i vuoti dei fornelli, con amicizie da consolidare e una squadra al lavoro ma ancora in rodaggio e le “catanesate” alla prima stesura.
Fine agosto, un caso, all’apparenza solo una “fesseria”: nel gelato di Agostino Lomonaco, non uno qualsiasi ma “il re del gelato”, il rinvenimento di alcune pasticche provoca la denuncia dei clienti per “avvelenamento”; quando la fesseria si trasformerà in omicidio ecco che per la vice questore aggiunto si aprono le indagini rese più difficili dalle titubanze e dai tremori del pm dottor Vassalli.
Tra notti insonni, pasti saltati, piste non sempre chiare o addirittura fuorvianti, l’istinto, il buon lavoro di squadra e il metodo investigativo che scava nel passato delle vittime, porteranno la vice questore ad avere ragione di un caso delicato e ingarbugliato da vecchi rancori, rapporti filiali, traffico di droghe e debiti di gioco.
Della stessa autrice su tuttatoscanalibri: