
Un nuovo caso complicato per la vicequestore Vanina Guarrasi e la sua equipe, come lo sono quelli di cui non si riesce a configurare un movente. Denso di personaggi, tratteggiati con mano valente, tanto che il lettore costruisce immediatamente con essi un rapporto di simpatica empatia. Come non apprezzare la sagacia del vecchio commissario Patanè in pensione ma ancora in gamba o la disponibilità di Bettina a preparare manicaretti per tutti e non solo per la sua vicina di casa? E poi ci sono i “carusi”, la bella Marta e Lo Faro disponibilissimo e Nunnari che non sa andare al punto velocemente. Solo un accenno al vasto campionario di tipi umani che occupa le pagine di questo nuovo poliziesco della Cassar Scalia, ben congegnato, con una Catania prima donna con le sue strade, i suoi scorci, con l’Etna e i suoi sbuffi, i suoi quartieri, i suoi piatti e la sua lingua che, come una musica orecchiabile, dagli occhi arriva facilmente anche se sconosciuta, macchia di colore locale che non guasta. E poi c’è Vanina, con la sua energia, la sua arguzia, segugio sagace che sa apprezzare i suggerimenti di chi il mestiere ce l’ha nel sangue, Vanina con i suoi problemi di cuore, quelli del batticuore, e la nuova situazione: sotto minaccia di quella mafia che le ha ammazzato il padre. E nonostante i condizionamenti, affiancata dalla sua squadra che sa ubbidire senza tergiversare, la lunga indagine che pareva senza sfondo, si risolverà.
Un finale non scontato, e fin qui si rientra nella giusta norma, ma capace di risolvere tutti i dubbi e le incertezze, le false piste e completare un buon quadro come una bella cornice che lo chiude e lo delimita perfettamente. E poi? E poi, chiuso il caso, si conclude con un colpo di scena anche il periodo che ha visto la vicequestore scortata per proteggerla dalle minacce mafiose e nell’ultima pagina diventa chiaro che la storia continua…
“Catania. Nella grotta di un fiume sotterraneo usata come saletta da un locale molto noto viene ritrovato il cadavere di un uomo: lo hanno accoltellato. Una brutta faccenda su cui dovrà fare luce il vicequestore Vanina Guarrasi che, come se non bastasse, da qualche settimana è pure sotto scorta.
«La migliore scrittrice di storie di poliziotte in circolazione».
Severino Colombo, «Corriere della Sera»” ( dal Catalogo Einaudi Editore)
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Brevi note biografiche
Cristina Cassar Scalia è originaria di Noto. Medico oftalmologo, vive e lavora a Catania. Ha raggiunto il successo con i romanzi Sabbia nera (2018 e 2019), La logica della lampara (2019 e 2020), La salita dei Saponari (2020 e 2021) e L’uomo del porto (2021) – tutti pubblicati da Einaudi – che hanno come protagonista il vicequestore Vanina Guarrasi; da questi libri, venduti anche all’estero, è in progetto la realizzazione di una serie tv. Con Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni ha scritto il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020).
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