
“Comincia tutto in una notte di neve, sull’Etna. Il custode di un vecchio albergo in ristrutturazione chiama la Mobile di Catania: nel salone c’è una donna morta. Quando però i poliziotti arrivano sul posto, del corpo non vi è più traccia”.(dal Catalogo Einaidi Editore)
Un nuovo giallo della Scalia con protagonista la nostra Vanina Gaurrasi, e sì, perché la Scalia ha un dono, non da poco come scrittrice, di saper rendere così vicini al lettore i suoi personaggi e non solo i protagonisti, da farli uscire dalle pagine e farli sentire “di casa”, quasi amici. Chi segue le indagini del vicequestore sa bene cosa intendere.
Questo nuovo caso capita tra Natale e Capodanno quando Vanina, superate le ritrosie, ha deciso di trascorrere le Festività tra i familiari.
Ma se il mestiere, di chi come Vanina, è quello di cercare la verità di mostruosi delitti non ci sono feste che tengano.
Il nuovo caso si apre subito misterioso: c’è un cadavere che compare e scompare per poi ricomparire in un luogo diverso e, guarda caso, nel cimitero di Santo Stefano, proprio il paese dove abita la Guarrasi. L’indagine s’infittisce quando accanto al cadavere ritrovato si trova anche quello di un monsignore, assai conosciuto e stimato: i due cadaveri giacciono dentro una messinscena di fiori, lumini, addobbi “ca pare ‘na bancarella natalizia”.
Anche questa volta l’intervento in aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè sarà determinante per le doti di intuito sopraffino che lo caratterizzano.
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