
Roma, 19 – 26 luglio 1943, una pagina della storia recente: il bombardamento nel quartiere San Lorenzo e l’arresto di Mussolini, la fine di un’epoca segnata dalle decisioni di pochi, come sempre accade in dittatura. Una famiglia di un quartiere popolare affronta la nuova realtà con le scelte di ciascuno in un momento difficile.
Ascenzo De Dominicis, il capofamiglia, fascista convinto e sincero, usciere dell’Agenzia di stampa Stefani di cui Morgagni è il gestore, un fascista nella cui propaganda di regime ha creduto.
Cosa accade quando il mondo che ti dava fiducia e affidamento si sgretola? Come reagisce un uomo di fronte al crollo di una convinzione e del suo ruolo di capofamiglia?
E il lettore seguirà i quattro membri della famiglia, la moglie, la figlia adolescente, il figlio che si ribellerà al padre anche in modo plateale e che aderirà alle forze antifasciste.
La scelta di Ascenzo e la scelta di tutti gli altri componenti in una Roma che vede letteralmente i più “spogliarsi” degli abiti e degli intenti di adesione ad un mondo ormai alla fine per abbracciarne di nuovi.
“A San Lorenzo piovono bombe. Mentre il mondo di prima scompare, ogni membro della famiglia De Dominicis deve fare i conti con un presente che scaglia l’uno contro l’altro. In sei giorni Roma è bombardata dagli Alleati e Mussolini cade. La Storia corre veloce e mette tutti con le spalle al muro. È, in ogni casa italiana, il momento della scelta. Walter Veltroni racconta di generazioni diverse che, ieri come oggi, devono ricominciare a parlarsi. Perché solo quando i figli affrontano i padri, e i padri, almeno per un attimo, si ricordano di essere stati figli, è possibile lasciarsi il buio alle spalle, aprire porte e finestre al futuro”. (da Rizzoli Libri)
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