Sui binari del mondo dall’Orient Express all’Interrail, dalla conquista del West al futuro
“Per due secoli la ferrovia ha contribuito a modellare la lingua:essere sul binario giusto. Filare come un treno. Non perdere il treno. Prendere l’ultimo treno.[…] cerchiamo di non uscire dai binari, di andare avanti a tutto vapore e vedere la luce in fondo al tunnel, purché non si finisca su un binario morto […](dalla Prefazione dell’Autore)
Dalla Quarta di copertina: da Libri UTET
[…] è sia una storia delle ferrovie dalle origini ai giorni nostri, sia un invito a mettersi in viaggio alla riscoperta dello slow travel. Il reporter svedese guida il nostro sguardo fuori dal finestrino e racconta i segreti nascosti sotto la ruggine: dai sanguinosi delitti letterari tra gli scompartimenti dell’Orient Express alla vera e tragica fine del primo finanziatore dell’impresa ferroviaria, travolto sui binari dalla locomotiva Rocket all’arrivo inaugurale in stazione; dalle grandi rapine ai vagoni in corsa sulle praterie nel West più selvaggio al cuore della giungla indiana, dove un treno azzurro arrampicandosi sulle cime del Nilgiri all’incontrario va… E a ritroso sembriamo andare anche noi, trasportati magicamente da un paese all’altro oltre i confini di quella che crederemmo essere solo immaginazione e invece è la Storia che, secondo Andersson, possiamo continuare a scrivere: la Storia meravigliosa dei viaggi in treno.
Dalla Prefazione dell’Autore:
“[…] Per il bene della terra fa’ in modo di muoverti in maniera più sostenibile!
Scrivere di viaggi per lavoro mi dà sia la responsabilità sia il potere di convincere altri viaggiatori a cambiare il proprio modo di viaggiare. Voglio usare questo potere per spingervi a sognare vagoni ristorante, treni notturni, vedute magnifiche […] A prendere il treno più spesso e riservare i viaggi in aereo alle volte in cui non c’è quasi alternativa. A fare meno viaggi, ma più grandiosi”.
J. Andersson, scrittore e giornalista, cofondatore della rivista “Vagabond”, autore di numerose guide e reportage, in questo suo viaggio letterario racconta a chi legge percorsi lungo tratte classiche, da oriente ad occidente, e tra storia e storie si sofferma sul valore dei viaggi in treno di ieri, di oggi e soprattutto nel futuro: “Per il bene della terra fa’ in modo di muoverti in maniera più sostenibile!” È autore del romanzo L’incredibile storia dell’uomo che dall’India arrivò in Svezia in bicicletta per amore
e anche:
Il treno nell’immaginario tra storia letteratura e arte: Il treno
marchingegno sconvolgente del diciannovesimo secolo
di Salvina Pizzuoli
La macchina come minaccia, la macchina come aspettativa di un futuro migliore: il treno non si è sottratto a questa doppia prospettiva. Oggi sfreccia e sparisce dentro una galleria con la sua sagoma slanciata e affusolata: due strisce, una rossa e una bianca, si stemperano nel paesaggio; è molto diverso dal bello e orribile mostro che sferragliava tra bagliori di fuoco e nuvole nere di fumo, ma è ancora carico del suo retaggio e preannuncia un futuro prossimo denso di effetti. Oggi si fregia del prefisso iper e la sua tecnologia lo avvicina a quello, allora avveniristico, uscito dalle pagine di Salgari che procedeva con la velocità di trecento, azionato e spinto dentro un tubo di acciaio da pompe mosse da macchine poderose, che iniettano nel tubo correnti d’aria […]
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Bella sintonia e bella carrellata! Brava Pina, scelte sempre azzeccate e stuzzicanti. Grazie
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