Le novità di fine settembre del Gruppo Editoriale Fanucci

Romance, Thriller, Mistery, Fantasy, Space Opera e Romanzo storico dal 27 settembre 2024 in libreria

Jill Mansell, MAYBE THIS TIME – FORSE QUESTA VOLTA
Genere: Romance
Traduzione dall’inglese di Francesca Clemente
Leggereditore Gruppo editoriale Fanucci

Il nuovo romanzo di Jill Mansell, commovente, romantico e divertente, farà la gioia dei suoi fan: nel verde cuore delle Cotswolds Mimi scopre che l’amore non sempre aspetta il momento giusto…

Mimi non è alla ricerca dell’amore quando trascorre un fine settimana a Goosebrook, il paese delle Cotswolds in cui il padre si è trasferito. Il suo primo incontro con Cal, un abitante della cittadina, non assomiglia affatto a una scena da film romantico, anche se non può fare a meno di notarne il fascino e il carisma. Ma Cal al momento non può essere nient’altro che un semplice amico per Mimi, la quale decide di fare ritorno alla sua frenetica vita londinese. Passano quattro anni e Cal è concentrato sulla famiglia, mentre Mimi sulla carriera. Quando lui inizia una nuova storia d’amore potenzialmente perfetta, lei si ritrova impegnata a sistemare le relazioni degli altri. Sembra che qualcosa, o qualcuno, riesca sempre a mettersi fra loro. Sarà mai il momento giusto per entrambi?

JILL MANSELL è autrice di oltre venti bestseller secondo il Sunday Times, con oltre tredici milioni di copie vendute nel mondo. Ha vinto numerosi premi tra cui il Romantic Comedy Prize, e nel 2015 il RoNA le ha conferito un importante premio come riconoscimento per il suo successo letterario. Vive a Bristol con la sua famiglia. Con Ogni cosa può cambiare (2020) ha fatto il suo ingresso nel catalogo Leggereditore, seguito da Tutto cominciò con un segreto nello stesso anno e Incontriamoci a Beachcomber Bay. Maybe this Time – Forse questa volta è il suo ultimo romanzo pubblicato nella presente collana, una lettura leggera e romantica perfetta per riportare il buon umore nelle malinconiche sere autunnali.

Corrado Peli, IL PONTE DELL’IMPICCATO
Genere: Mistery
Fanucci Editore

Tornano i ragazzi di La Balotta dei Tramonti con un nuovo caso in sospeso tra la realtà e il mondo dei fantasmi, dove non c’è pace per chi non ha trovato giustizia. Starà a loro svelare il colpevole grazie alle abilità di Marco che, bloccato per sempre su una sedia a rotelle trasformata in un mezzo formidabile, potrà continuare a contare sull’amicizia e l’affetto incondizionato del resto del gruppo. Nulla e nessuno potrà mai separarli… Un romanzo sulla forza dell’amicizia.

Sono iniziate le vacanze di Natale e nel casolare della famiglia di Marco regna il caos: Anna, sua sorella, continua a frequentare Attila Brusa mentre il padre Giuseppe subisce le insistenze di Luzio Brusa che vuole a tutti i costi i suoi terreni. Dopo qualche esitazione, Marco decide di indagare sulla morte di don Silvio – l’origine di tutta la faccenda – partendo da un crocifisso nero con un Cristo filiforme dagli occhi dipinti di rosso. Raduna così gli amici per far luce sulle vicende che affliggono Fossosecco da decenni, tra cui il suicidio di Pillari. Rosa, la vedova di Giorgio Pillari, rivela che il padre di Luzio Brusa, Oreste, credeva alle visioni del marito e fissò un incontro con lui: pochi giorni dopo Pillari venne trovato impiccato e Oreste fu ricoverato in una clinica privata dove in seguito fu dichiarato morto. Tra un’incursione notturna nel cimitero comunale, un’operazione di spionaggio nei magazzini del mattonificio e incontri sempre più inquietanti con i fantasmi, Marco e tutta la banda dovranno svelare una serie di segreti per risolvere il caso, aiutando così gli spiriti a trovare la pace.

CORRADO PELI è nato a Castel San Pietro Terme (BO) nel 1974. Scrittore e giornalista, lavora in un’agenzia di comunicazione. Vive a Medicina, in provincia di Bologna. Autore già noto con lo pseudo- nimo di Corrado Spelli per La stanza del dipinto maledetto (Newton Compton) e L’isola dei dannati (TeZLA Books); con I bambini delle Case Lunghe fa il suo esordio nel catalogo Timecrime (Gruppo Editoriale Fanucci) cui fa seguito Il sangue degli abeti, il suo secondo romanzo. Dopo La maledizione di Fossosecco, esce nella presente collana di Fanucci Editore il secondo e conclusivo capitolo della dilogia La Balotta dei Tramonti, Il Ponte dell’Impiccato.

Amanda Quick, L’AMANTE
Genere: Romanzo Storico
Traduzione dall’inglese di Maddalena Mendolicchio
Leggereditore

Dopo un anno di grandi avventure tra l’Italia e la Grecia, Iphiginia Bright torna in Inghilterra accolta da un’amara sorpresa. Sembra che la zia Zoe sia caduta vittima di un sinistro ricattatore, che si dichiara l’artefice della scomparsa di Marcus Valerius Cloud, conte di Masters. Solo lei può sperare di smascherare il misterioso ricattatore, ma ha bisogno di un piano; così, imitando le bellezze più leggendarie della Storia – da Cleopatra a Elena di Troia, ad Afrodite – Iphiginia decide di presentarsi alla società londinese come l’affascinante amante dello stesso Marcus. Nel giro di una notte però, si ritrova con una schiera di ammiratori ai suoi piedi, tra cui uno alquanto inaspettato: il conte di Masters in persona. È spavaldo, fascinoso e seducente, e in una scintillante sala da ballo reclama la sua ‘amante’. Iphiginia non può che rimanerne ammaliata, e quando Marcus accetta di stare al gioco non sa che il conte ha un piano tutto suo: stuzzicarla e sedurla, finché non diventerà la sua amante anche nella realtà.

Autrice di oltre 50 bestseller secondo il New York Times, Jayne Ann Krentz scrive romance suspense in tre mondi diversi: contemporaneo (come Jayne Ann Krentz), storico (come AMANDA QUICK) e futuristico (come Jayne Castle). Ha conseguito una laurea in Storia presso la University of California a Santa Cruz e un master in Biblioteconomia presso la San José State University in California. Prima di iniziare a scrivere a tempo pieno, ha lavorato come bibliotecaria sia in biblioteche accademiche che comunali. Vive con suo marito Frank a Seattle, Washington. Leggereditore ha pubblicato Scandalo, Rendezvous, Intrigo pericoloso, Seduzione pericolosa e ora anche Mistress.

Richard Stark, IL CACCIATORE
Genere: Noir
Traduzione dall’inglese di Vinicius Letale
TimeCrime

Dopo una rapina finita male in cui viene tradito dalla moglie Lynn, che finisce per sparargli, e in cui viene raggirato dal suo socio in affari Mal, Parker attraversa il Paese con un unico obiettivo: vendicarsi e reclamare ciò che gli è stato sottratto. Parker è un ladro professionista, un vero esperto del crimine. Tosto, intelligente, instancabile, determinato e senza uno stralcio di morale. Se tenete alla pelle, vi conviene non ostacolarlo e non mettervi tra lui e il suo bersaglio. Nulla può fermarlo. Ucciderà chiunque incroci sul suo cammino pur di ottenere ciò che vuole. Parker è implacabile e bisogna stargli alla larga. Un romanzo crudo e intenso, un classico del noir, una gemma nella tradizione dell’hard boiled e non solo.

DRichard Stark è uno pseudonimo di ONALD E. WESTLAKE (1933-2008), uno degli autori più talentuosi della narrativa poliziesca americana, ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni Cinquanta, spesso scrivendo anche quattro romanzi all’anno sotto vari pseudonimi, per poi pubblicare con il proprio nome. I suoi personaggi più noti sono John Dortmunder, un ladro piuttosto sfortunato, e uno spietato criminale di nome Parker. Le sue opere gli valsero tre Edgar Award e un Grand Master Award della Mystery Writers of America. La pietra che scotta, primo romanzo della serie su John Dortmunder diventato nel 1972 un film con Robert Redford, già disponibile nel catalogo TimeCrime, a cui seguirà il secondo capitolo, Bank Shot. Nella stessa collana, TimeCrime pubblica The Hunter e apre la serie sul personaggio di Parker, cui seguiranno The Man with the Getaway Face e The Black Ice Score, di ispirazione per il film Play Dirty, in produzione per Amazon Studios e Team Downey, interpretato da Robert Downey Jr.

C.N. CrawfordGARDEN OF SERPENTS – IL GIARDINO DEI SERPENTI
Genere: Narrativa Fantasy
Traduzione dall’inglese di Antonella Straullu
Leggereditore

C’è stato un tempo in cui io e Orion ci siamo amati. Ma quando ha deciso di cacciarmi dalla Città delle Spine ed esiliarmi nel regno mortale, il mio cuore si è spezzato. Ora ho un piano per vendicarmi e salvare il mondo, in pericolo a causa delle sue trame di vendetta contro tutti i mortali. L’unica chance per fermare questo spargimento di sangue è sottrargli la corona. Non mi resta che batterlo in una serie di prove per dimostrare che la prescelta dagli dèi, e quindi la futura regina dei demoni, sono io. Ma lui è deciso a sconfiggermi e a tenersi il trono, e non si lascerà certo sfuggire l’occasione di distrarmi con il suo fascino pericoloso e ammaliante. La vera impresa sarà resistergli. Se dovessi fare la scelta sbagliata, le mie mani si macchieranno del sangue di migliaia di innocenti. In libreria il terzo e conclusivo capitolo della trilogia The Demon Queen Trials, una serie paranormal romance, divertente, sexy, frenetica e magicamente diversa dalle altre finora conosciute.

C.N. CRAWFORD è un duo composto da Christine Mancuso e Nick Crawford, marito e moglie. Hanno scritto circa una mezza dozzina di serie di romanzi fantasy e soprannaturali, e i loro libri hanno raggiunto le vette delle classifiche Kindle. Christine ha cittadinanza sia italiana che statunitense, e da sempre si interessa al folklore del New England, con una particolare predilezione per i vecchi cimiteri da brivido e le storie di esecuzioni. Nick ha trascorso l’infanzia leggendo fantasy e fantascienza durante i lunghi inverni del Vermont, che lo hanno reso immune al freddo. Dopo City of Thorns: La Città delle Spine e Lord of Embers: Il Signore dei Fuochi, Leggereditore pubblica Garden of Serpents – Il Giardino dei Serpenti, l’ultimo volume della serie The Demon Queen Trials.

Adrian TchaikovskyI SIGNORI DELLA DISTRUZIONE
Genere: Space Opera
Traduzione dall’inglese di Bianca Giliotti
Fanucci Editore

Un’organizzazione vuole mettere le mani sulla scoperta fatta da Idris Telemmier sul conto degli Architetti – la loro più grande debolezza – per trasformarla in un’arma contro questi alieni distruttori di mondi. Ma le grandi potenze della galassia preferiscono perseguire i propri scopi piuttosto che unirsi contro il nemico comune. Per tale ragione, mentre le varie specie lottano per prendere il controllo di questa potente rivelazione, la galassia esplode in una guerra distruttiva e controproducente. L’altro grande ostacolo alla lotta contro la minaccia aliena è Idris stesso: sa che gli Architetti, nonostante il potere, non sono altro che strumenti nelle mani di un’intelligenza superiore. Nelle profondità del non spazio, dove il tempo scorre in modo diverso e la realtà non è quella che sembra, i loro padroni sono la vera minaccia: si stanno accorgendo solo ora dell’audacia della specie umana e per mettere fine a questa “seccatura” sono pronti a prendere provvedimenti e sterminarla una volta per tutte.

ADRIAN TCHAIKOVSKY vive insieme a sua moglie a Leeds, città in cui ha svolto la professione di avvocato. Autore della fortunata serie fantasy Shadows of the Apt, per i suoi romanzi è stato nominato al David Gemmell Legend Award e al British Fantasy Award. Dopo l’enorme successo della serie di fantascienza vincitrice dell’Hugo Award Children of Time, composta da I figli del tempo – vincitore nel 2016 dell’Arthur C. Clarke Award e opzionato da Summit Entertainment e Lionsgate per diventare un film –, I figli della caduta e I figli della memoria, già disponibile in questa collana, Fanucci Editore ha pubblicato anche Le porte dell’Eden, vincitore dei Sidewise Awards nel 2021, e la serie The Final Architecture, composta da Frammenti della Terra, vincitore dei British Science Fiction Awards nel 2022, Gli occhi del vuoto e I Signori della distruzione – Lords of Uncreation, vincitore dei Neffy Awards 2023.

Voland, novità in libreria

Roberta Lepri La gentile

“Avrei solo voluto svanire. Non essere, non essere stata,  non dover diventare.”

dal 6 settembre in libreria

Arrivata in Italia all’inizio del 1900, l’americana Alice Hallgarten sposa il barone Leopoldo Franchetti e lo convince a finanziare un grande progetto filantropico: la fondazione di una scuola per i figli dei contadini. La storia di Alice si intreccia così con quella di Ester, povera e senza istruzione, discendente di ebrei convertiti: una “gentile”.

Nata in una famiglia che non capisce le sue idee e la ostacola in ogni modo, grazie al sostegno della nobildonna la bambina può andare a scuola e coltivare la speranza di diventare un giorno maestra. Ma la salute della baronessa ben presto si aggrava, costringendola ad abbandonare Ester al suo destino…

Un romanzo storico appassionante che si interroga sui limiti dell’amore e sulla forza vitale dell’odio.

ROBERTA LEPRI

Nata a Città di Castello nel 1965, vive in Maremma. Dal 2003, ha scritto dieci romanzi e una raccolta di racconti. Con Voland ha pubblicato Hai presente Liam Neeson? (2021) e Dna chef (2023), vincitore del Premio Letterario Chianti 2024.

A. Ferrini, S. Pizzuoli “O.D.E.S.S.A.Operazione Obersalzberg”, Edida

Edida

Ancora un’avventura per Leonard Walder, pericolosa come tutte le precedenti che lo hanno visto impegnato contro l’organizzazione O.D.E.S.S.A. che sin dai primi momenti della sua creazione, alla fine del secondo conflitto mondiale, si è votata alla realizzazione del Quarto Reich. Nell’Operazione Obersalzberg Leonard sarà impegnato a neutralizzare il tentativo da parte di O.D.E.S.S.A e dei servizi segreti della Germania est, la DDR, di favorire lo scoppio di una guerra catastrofica e definitiva contro Israele. Nome in codice dell’operazione il toponimo del nido dell’aquila (Obersalzberg), il castello di Hitler in Baviera. Ancora una volta Walder sarà chiamato ad intervenire con le forze del Mossad di Mike e della Cia di Fox, vecchie conoscenze che hanno caratterizzato le sue missioni fino a quest’ultima ambientata a Berlino Est, in Spagna, in Medio Oriente, sullo sfondo della guerra del Kippur (1973).
Come le precedenti missioni (O.D.E.S.SA. L’ora della fuga, O.D.E.S.S.A. Caccia in Argentina, O.D.E.S.S.A. Operazione Damocle, O.D.E.S.S.A. Il tesoro del lago) l’ambientazione è storicamente documentata, ricca di particolari riferiti al periodo, alle vite usi e costumi del tempo dei suoi protagonisti trasposti nelle pagine di un romanzo, una spy story ricca di colpi di scena in un avvincente thriller storico.

ODESSA L’ora della fuga

ODESSA Caccia in Argentina

ODESSA Il tesoro del lago

ODESSA Operazione Damocle

Cinque romanzi di successo su Amazon in ebook e in cartaceo

A. Ferrini e S. Pizzuoli “O.D.E.S.S.A.Operazione Obersalzberg”, Edida

Edida

Ancora un’avventura per Leonard Walder, pericolosa come tutte le precedenti che lo hanno visto impegnato contro l’organizzazione O.D.E.S.S.A. che sin dai primi momenti della sua creazione, alla fine del secondo conflitto mondiale, si è votata alla realizzazione del Quarto Reich. Nell’Operazione Obersalzberg Leonard sarà impegnato a neutralizzare il tentativo da parte di O.D.E.S.S.A e dei servizi segreti della Germania est, la DDR, di favorire lo scoppio di una guerra catastrofica e definitiva contro Israele. Nome in codice dell’operazione il toponimo del nido dell’aquila (Obersalzberg), il castello di Hitler in Baviera. Ancora una volta Walder sarà chiamato ad intervenire con le forze del Mossad di Mike e della Cia di Fox, vecchie conoscenze che hanno caratterizzato le sue missioni fino a quest’ultima ambientata a Berlino Est, in Spagna, in Medio Oriente, sullo sfondo della guerra del Kippur (1973).
Come le precedenti missioni (O.D.E.S.SA. L’ora della fuga, O.D.E.S.S.A. Caccia in Argentina, O.D.E.S.S.A. Operazione Damocle, O.D.E.S.S.A. Il tesoro del lago) l’ambientazione è storicamente documentata, ricca di particolari riferiti al periodo, alle vite usi e costumi del tempo dei suoi protagonisti trasposti nelle pagine di un romanzo, una spy story ricca di colpi di scena in un avvincente thriller storico.

Sabrina Ceni “L’araldo della Terza Parte”, Ali Ribelli Edizioni

Ali Ribelli Edizioni

1244. Arpaïs ha solo tredici anni quando fugge dalle fiamme di Montségur. Con sé porta un antico manoscritto: l’Interrogatio Iohannis, memoria e speranza del suo popolo. Sulle rotte dei pellegrini e dei mercatanti, un lungo viaggio ha inizio; dall’Occitania alla Lombardia, da Cremona a Sirmione, fino al cuore della Tuscia, Fiorenza, dove tra i gigli bianchi si annidano covi di vipere e infuria il morbo dell’eresia. Arpaïs imparerà a vivere tra quelle mura, imparerà a temerle e ad amarle, come imparerà a temere e ad amare gli abitanti di quella città che ha il nome di un fiore, ma che dai suoi stimi secerne odio e rancore. Mentre le lotte tra guelfi e ghibellini imperversano e il papato complotta per annientare l’Anticristo, il canto del lupo si leva sopra il clangore delle spade, affinché la mano di una bambina possa incidere la verità sulle pagine del tempo.

1321. A Villerouge-Termenès, dal rogo dell’ultimo cataro, si leva una profezia: “Tra settecento anni, questo lauro rifiorirà”.

1939. Presso la Biblioteca Nazionale di Firenze il padre domenicano Antoine Dondaine riesce a decifrare un’iscrizione crittografata su un codice pergamenaceo e scopre che si tratta di un antico testo cataro rimasto celato per secoli.

2021. Il conto alla rovescia ha inizio.

Sabrina Ceni, fiorentina, ha pubblicato con Ali Ribelli Edizioni Arpaïs. La memoria delle anime imperfette

Licio Di Biase “Fronte del cuore – L’amore ai tempi delle trincee”, Vertigo Edizioni

Fronte del cuore è un romanzo storico ambientato durante la prima guerra mondiale e si articola intorno a una serie di lettere tra un giovane di Pescara, Gabriele de Marinis, e una ragazza di Castellamare, Antonietta Franceschini.
I due giovani, innamorati, hanno una relazione epistolare ed è proprio intorno a circa cento lettere che è costruito il romanzo che si basa anche su vicende, ambientazioni e sensazioni vere, reali.
La storia ruota intorno alla vicenda amorosa del giovane, tra l’altro nipote di Gabriele D’Annunzio, in quanto figlio della sorella Anna, e la giovane castellamarese.
Ovviamente risaltano le vicende locali e quelle del fronte, nonché gli aspetti legati ai momenti bellici con, in primo piano, Cadorna, Diaz, Badoglio e Gabriele D’Annunzio, zio e padrino di battesimo del protagonista.
Le lettere vanno dal luglio 1917 al dicembre del 1919, quando il giovane torna in congedo per vivere finalmente con tranquillità la storia d’amore. Ma non sarà così.

La particolarità di questo romanzo è proprio il fatto di essere basato sulle lettere di un epistolario realmente esistente, risalente alla Prima Guerra Mondiale di proprietà del Museo della Lettera d’Amore di Torrevecchia Teatina (Chieti). L’autore ha una grande capacità di scrittura, chiara ed efficace, che si presta in maniera meravigliosa a incastonare le lettere nella sua storia.

Brevi note biografiche

Licio Di Biase, laureato in Storia all’Università Gabriele d’Annunzio di Pescara-Chieti, è stato per 35 anni amministratore del Comune di Pescara.
Si è dedicato alla ricostruzione della storia di Pescara, pubblicando vari libri e saggi, tra cui La grande storia. Pescara eCastellamare dalle origini al XX secolo (2010).
È autore, tra l’altro, dei volumi:
L’era della balena. La storia della dc abruzzese dal dopoguerra al 1992 (2003), Giuseppe Spataro. Una vita per la democrazia (2006)
Remo Gaspari. La politica come servizio (2012), L’onorevole d’Annunzio (2013)
I tempi di Aldo Moro (2015), Il mio Flaiano con Enrico Vaime (2018)
La piazzaforte di Pescara (2020), Pescara 1910 (2022)
Ha pubblicato, inoltre, tre romanzi storici, tra questi Il processo a Carmela (2021), aggiudicandosi una decina di premi letterari.

La Rassegna Stampa su Vertigo Bookshop


Alessandro Cosi “Cagliostro e il mistero del manoscritto perduto”, presentazione

Quattro i protagonisti, ex tenenti del Regio Esercito: si apre nel maggio del 1913 con un viaggio a Istambul su uno splendido brigantino e la scoperta di una piccola libreria tra le strette vie della città vecchia

Una piccola libreria nell’angolo opposto apriva il suo ingresso invitante al passante, una porta di legno, scura e sverniciata, che sembrava testimone del trascorrere dei secoli, attirava gli amanti del mistero come le labbra carnose di una ballerina danzante, proprio quella danza del ventre che a Istambul era una delle attrazioni più eccitanti, dove le sacerdotesse di quel rito antico come il mondo affascinavano il pubblico con il movimento erotico del ventre, un ballo provocante fatto di ritmo, grazia e sensualità.

I nostri esitarono un poco davanti all’ingresso, poi attraversarono trepidanti quella soglia: una vecchia libreria, in quella magica città, rappresentava un luogo che non potevano evitare. Cos’avrebbero scovato?

E sa già di mistero!

E si chiude a Roma il 25 aprile del 1945.

Due luoghi e due date importanti: l’incipit in un momento storicamente difficile dell’Impero Ottomano crogiuolo di popoli e fucina di interessi internazionali; la seconda a Roma nel giorno della Liberazione: tra questi due momenti simbolici una ridda di avvenimenti, colpi di scena, incontri, ricerche, inseguimenti e aggressioni, inframmezzate dai progressi e dalle nuove scoperte sul libro smarrito, un secondo volume, fondamentale, tra “lezioni” tenute agli altri componenti il gruppo per loro informazione dal “sapiente” tra i quattro protagonisti. Lezioni interessantissime, piene di curiosità e informazioni per il lettore anche già edotto in materia.

Un po’ saggio ampiamente documentato e un po’ romanzo storico avventuroso che sa appassionare e incuriosire anche il lettore non entusiasmato da alchimia o da esoterismo.

Dalla Quarta di copertina

Fabbricazione dell’oro da metalli vili e la pozione per la vita eterna: questi gli argomenti di un misterioso manoscritto del Settecento ritrovato ad Istanbul nel 1913, in una vecchia e nascosta libreria. I quattro protagonisti, ex tenenti del Regio Esercito, dovranno combattere con la decriptazione del libro e con gli agenti di società segrete di mezza  Europa, da Parigi a Lione, da Berlino a Zurigo. Ne nasce un romanzo storico, documentato sull’alchimia e i suoi protagonisti in particolare Cagliostro e Saint Germain che sconfina nel thriller e nell’azione più frenetica. Una storia che si snoda per quasi mezzo secolo, dalla Libia del 1911 fino alla Roma del dopoguerra, nel 1945

Dello stesso autore su tuttatoscanalibri:

“L’oro di Tolosa”

“La guerra civile tra Ottaviano e Antonio: La fine della Repubblica e l’alba dell’Impero”

Ottavia Niccoli “Nel campo degli zingari”, recensione di Salvina Pizzuoli

Vallecchi Firenze

Aprile 1593: cinque mesi dopo gli avvenimenti narrati in “Morte al filatoio”, il protagonista è ancora don Tomasso, secondogenito di una famiglia nobile e prete investigatore, con Gian Andrea , il toso “che solo pochi mesi prima era venuto dalla strada a partecipare alla sua vita”, insieme ad altri personaggi già incontrati e che il lettore ritroverà nuovamente nelle prime pagine che si aprono con l’”umor saturnino” del protagonista; tra questi Sabatina che gestisce da trent’anni insieme a lui le incombenze dell’ospizio che accoglie i pellegrini di passaggio, capace anche di curare gli eventuali malati, come capitava in quegli anni di crisi tra chi, in cerca di lavoro, si spostava di città in città. ma anche vagabondi e ladruncoli che si barcamenavano per sopravvivere.

E la trama si arricchisce di personaggi nuovi e nuovi protagonisti legati alla famiglia d’origine di don Tomasso con cui da tempo aveva rotto i legami. È proprio il conte Ercole che, su consiglio di Sabatina, chiederà a don Tomasso di amministrare come legista il piccolo feudo di Cerreto nell’Appennino bolognese ai confini con il modenese dove si sono verificati degli omicidi e dove potrebbero essercene ancora a causa della presenza di un gruppo di zingari, ma con la segreta convinzione che possa giovare alla sua salute un soggiorno lontano dalla città.

Ed è proprio nel piccolo feudo che il nostro sacerdote si troverà, alle prese con due delitti, in uno ancor prima di arrivare, ruberie e attentati su cui fare luce. Una matassa ingarbugliata della quale il nostro valente investigatore saprà trovare il bandolo. Ma il lettore sarà catturato non solo dalla figura di don Tomasso e dei suoi collaboratori, ma dagli usi, l’abbigliamento, le feste, le abitudini, i medicamenti di un tempo così lontano ma a cui partecipa trascorrendoci e seguendo i protagonisti nelle loro giornate: scopre così le convinzioni mediche del tempo, come ad esempio i quattro umori del corpo umano, e l’uso dell’iperico per curare l’umor nero oppure le ferite con il bianco d’uovo, e non solo, anche regole, come la certificazione che accompagnava il viaggiatore a comprovare che il luogo di provenienza era immune dalla peste… qualcosa che ci ricorda tempi presenti anche se afflitti da altre pesti! Oppure la festa dei maggi ovvero l’usanza tra la notte del 30 aprile e il 1 maggio di “rizzare pali o giovani alberi sradicati ai quali attaccare fiori e doni per le ragazze”, giusto per citarne alcune spigolando nel testo.

E poi c’è la giustizia e coloro che l’amministrano e coloro come don Tomasso, doctor utriusque iuris, dottore in diritto sia civile che canonico, che si adopera perché essa sebbene amministrata dal potere pubblico, “dai padroni, come si diceva a Bologna”, assomigliasse anche in modo pallido a quella di cui lo stesso don Tomasso aveva definito per Gian Andrea le caratteristiche:

“La Giustizia è una virtù che consiste nel volere fermamente dare a ciascuno ciò che gli è dovuto e nell’agire di conseguenza”

Una definizione che calza a pennello ancora oggi ma che ancora oggi assomiglia pallidamente a quella virtù così semplicemente delineata per un monello di strada.

Dello stesso autore su tuttatoscanalibri

“Morte al filatoio”

Hans Tuzzi intervista Ottavia Niccoli

Cristiano Caracci “Ottocento” Gaspari Editore

Pagine 132, 17,50 euro, Gaspari Editore

«Un affresco della Mitteleuropa tra valzer viennesi e Repubblica veneziana»

La vicenda è ambientata negli anni tra la caduta di Napoleone, il Congresso di Vienna e il successivo assestamento del continente europeo. La storia prende avvio nel nord-est, specialmente tra Friuli e Veneto, per continuare a Vienna e a Dubrovnik ed altresì percorre la vita di Lorenzo Natali, protagonista immaginario che a tali avvenimenti partecipa. La penna dell’autore, ci riporta tra la dissoluzione della repubblica veneziana e i fasti della Vienna dei concerti e dei balli di gala.

Cristiano Caracci, (1948) è avvocato in Udine. Ha pubblicato diverse opere storiche e storico-narrative riguardanti la Repubblica marinara di Ragusa, l’Adriatico e il Mediterraneo orientale, tra cui La luce di Ragusa, Il tramonto di Ragusa, L’Adriatico insanguinato e Il capitano della torre di Galata; le raccolte di racconti Due racconti ottomani e Levante Veneto

Filippo Cerri “Di macchia e di morte. Ballata degli ultimi briganti”, presentazione

La storia del brigantaggio post-unitario ha sicuramente un fascino particolare tanto che i suoi personaggi, la loro vita e le loro avventure, di violenza e di sangue, facilmente sono diventate appannaggio di leggenda.

La Maremma annovera nella storia del periodo personaggi legati al fenomeno del brigantaggio come Domenico Tiburzi, sicuramente il più famoso esponente del brigantaggio in Maremma tra l’Ottocento ed il Novecento, che l’autore “Di macchia e di monte. Ballata degli ultimi briganti” conosce essendosi documentato, tra tradizione orale e saggistica, sulla sua figura e su altre storie e fatti realmente accaduti che hanno poi ispirato il romanzo stesso.

Una realtà storica che però viene narrata alla fine, quasi una ballata malinconica di personaggi realmente esistiti, sebbene coperti da nomi immaginari: Ettore Manfredi re dei boschi dei monti dell’Uccellina, Scannafosso il sanguinario, la Dama bella e misteriosa, Consolazione signora della malavita locale, protagonisti di un mondo dimenticato.

“Sono le storie dei luoghi d’Italia illuminati da una luce violenta e tetra, quella Maremma in cui si muovono i briganti: il biondo Bianciardi, il selvatico Manfredi, Tribunale di Grazia e Giustizia, e sopra di tutti, lo sfuggente Bastiani, modellato sulla falsariga del famoso Tiburzi, Re della Macchia, e numerosi altri figuri le cui storie originano dal vero ma finiscono nella leggenda”(da Effequ Edizioni)

e anche

Brevi note biografiche

Filippo Cerri (1991) è sceneggiatore e videomaker. Ha realizzato videoclip musicali, cortometraggi, documentari e ha contribuito alla realizzazione video dell’inchiesta vincitrice del Premio Morrione 2021. Suoi racconti sono pubblicati in riviste (come «In fuga dalla bocciofila») e antologie (come Albinia. 12 vie per raccontare una periferia, effequ 2017).