Month luglio 2019
Ottavio Fatica “Vicino alla dimora del serpente” recensione di Maria Anna Patti da Robinson
Rachel Kushner “Mars Room” recensione di Paolo Mauri da la Repubblica Cultura
Rachel Kushner è nata nel 1968 in Oregon e si è poi trasferita a 11 anni con i suoi genitori a San Francisco, città in cui è vissuta anche la protagonista del suo romanzo Mars Room, prima di diventare un’inquilina fissa della prigione di Stanville, con due ergastoli sulle spalle. Si chiama Romy Hall e il nome lo deve a Romy Schneider, l’attrice per cui sua madre aveva una specie di fissazione. […] Noi lettori la incontriamo quando tutto è già avvenuto e lei si trova, con altre detenute, rinchiusa in un blindatissimo cellulare che a notte fonda sta andando verso il carcere di Stanville.
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Coltelli e Urso “”Fake news – Cosa sono e come imparare a riconoscere le notizie false” recensione di Flavia Piccinni da Il Tirreno
Come riconoscere le fake news. E avere dei dubbi
di Flavia Piccinni
Era il 1835. Il New York Sun riportò il racconto dello scienziato John Herschel e di quello che aveva visto sulla Luna attraverso un potentissimo telescopio. Ne uscirono fuori “sei puntate pubblicate a partire dal 25 agosto 1835, che narravano le scoperte dello studioso, peccato che lui fosse all’oscuro di tutto. (…) Le copie vendute dal giornale aumentarono a dismisura, e persino un gruppo di studiosi di Yale cadde nell’inganno. Solo il 16 settembre del 1985 l’editore ammise la bufala”. Da allora sono passati 184 anni, eppure le fake news sono riuscite a resistere. Anzi, sono state in grado di moltiplicarsi a dismisura, colonizzando taluni media e molto il web, arrivando a suggerire non pochi problemi nella quotidianità di tutti noi. Per rispondere con l’arma dell’intelligenza – o, quantomeno, del dubbio – è buona la soluzione offerta dal breviario “Fake news – Cosa sono e come imparare a riconoscere le notizie false” firmato da Michelangelo Coltelli già fondatore di BUTAC (acronimo di “Bufale un tanto al chilo”), molto attivo su facebook, e dalla giornalista e scrittrice Noemi Urso (toscana d’origine, adesso a Roma). Il volumetto, pubblicato da Franco Cesati Editore (pp. 103, EUR 12), è una corsa a ostacoli fra passato e presente per riconoscere non solo le fake news.E aiuta anche a difendersi da queste, ma anche dai meccanismi che sostengono il giornalismo a tesi, la manipolazione e le relative smentite, per non parlare della dieta mediatica necessaria per disintossicarsi. Se pensate di essere immuni da questo “virus”, vi sbagliate di brutto.Chiunque di noi ha ricevuto una catena di Sant’Antonio e ha dubitato, o si è trovato invischiato – suo malgrado – nella diffusione di una notizia che pareva vera. E invece…
Il vincitore del Premio Strega 2019: Antonio Scurati
Premio Strega 2019 ad Antonio Scurati
“M il figlio del secolo” recensione da Mangialibri
e anche da
e anche:
La cinquina verso la finale del 4 luglio
In vacanza con Edida:
piccolo prezzo grandi letture… in ebook e in cartaceo
Un classico?
Edida propone:
Stevenson “Lo strano caso del dottor Jekill e mister Hyde” illustrato con i disegni di Mauro Moretti
ma anche thriller di successo:
Ferrini Pizzuoli “Odessa. L’ora della fuga”
o il sequel “Odessa. Caccia in Argentina”
ma anche gialli, fantasy, mistero
Ferrini “Il complesso di Arkhàn”
ma anche storici, di viaggio
Salvina Pizzuoli “La valle dell’Arno tra storia e geografia”
Ferrini Pizzuoli “La val di Merse. Luoghi e paesaggi”
ma anche per i più piccini, racconti, e solo in ebook…
li trovate tutti presentati nel catalogo del Sito Edida
Anna Maria Ortese “L’Iguana” recensione di Federica Zani
Le opinioni dei lettori
Non è un caso che uno dei romanzi più celebri di Anna Maria Ortese parli di un’isola. Un’isola misteriosa, fuori dal comune, quasi esclusa da ogni contatto con la terraferma: un’immagine che si adatta bene, in fondo, anche alla personalità stessa della scrittrice, un’autodidatta vissuta per gran parte della sua carriera ai margini del mondo letterario ufficiale. Nel suo isolamento ha dato vita a libri eccentrici e affascinanti, quasi esotici nella loro diversità rispetto a gran parte della produzione coeva, ma mai chiusi o autorefenziali: Ortese, pur restando sulla sua personale isola, mantiene un dialogo continuo con i grandi temi al centro del dibattito culturale.
Il romanzo in questione è L’Iguana, pubblicato per la prima volta da Vallecchi nel 1965, e poi ristampato da Adelphi nel 1986 (l’immagine di copertina è relativa all’edizione di quell’anno)
Le pagine più visitate di tuttattoscanalibri nel mese di giugno 2019
Le pagine più visitate