Katherine Mansfield “Pura felicità”, presentazione

In questa raccolta, curata da Sara De Simone e da lei tradotta insieme con Nadia Fusini, viene offerta ai lettori un’inedita selezione dei suoi racconti, aggregati intorno a quattro nuclei: Il romanzo familiare; Amanti, amiche, sorelle; Donne sole; La vita, la morte.(da La Feltrinelli)

In un bell’articolo comparso su La Stampa del 21 novembre 2024 Sara de Simone, una delle curatrici di questa nuova raccolta e traduzione dei racconti della Mansfield, scrive e descrive il particolare modo di intendere la scrittura da parte dell’autrice

“Per Mansfield, nata nel 1888 a Wellington ed emigrata a Londra appena ventenne, scrivere significa diventare la cosa di cui si scrive. E diventarlo a tal punto da essere più cosa della cosa stessa, così ricreandola. È la lezione che ha appreso dai pittori post-impressionisti esposti nella celebre e scandalosa mostra del 1910 alle Grafton Galleries di Londra: Cézanne, Gauguin, Van Gogh, Matisse, presentati per la prima volta nella capitale inglese, avevano attirato le folle e scioccato il pubblico. C’era chi gridava all’oltraggio, chi sputava sulle tele, chi rideva, e chi invece come Katherine Mansfield e Virginia Woolf prendeva appunti, imparando qualcosa che avrebbe trasformato per sempre la propria idea di scrittura. I quadri dei post-impressionisti non si limitavano a rappresentare la realtà, la creavano”.

E aggiunge

“[…]con l’inestimabile contributo di Nadia Fusini, ha significato per chi scrive quest’articolo l’immersione in un mondo narrativo popolato da minuscole e febbrili presenze, da repentine variazioni di luce e colore, da piccole ma decisive rivelazioni che cambiano il destino. Provare a restituire la ricchezza, l’esattezza, la dirompenza della lingua di Mansfield, il suo straordinario orecchio musicale, la sua capacità di rendere alla perfezione i timbri e le cadenze dei personaggi che abitano i suoi racconti, è croce e delizia per chi traduce”.

Nadia Fusini dall’altra, in un altro articolo comparso su tuttolibri il 2 novembre 2024 e tratto dal suo saggio all’interno della medesima raccolta, così scrive

“[…]la creazione poetica assolve al suo significato profondo in quanto favorisce la realizzazione di un intento, o scopo, o fine ultimo: ci invita a condividere un’esperienza, che accomuna chi scrive e chi legge nell’universalità del riconoscimento dell’esperienza umana come fondamentalmente incentrata sul terrore e sulla pietà.”

“Che sia una tragedia, che sia un racconto, che sia un dipinto, c’è nel passaggio dalla realtà alla sua rappresentazione uno scarto, che è anche un miracolo. (…) “Catartico” è il giusto termine, quando si intenda per catarsi non solo la liberazione da un trauma, ma l’evacuazione che si attua nel momento in cui alla mente riaffiora il ricordo del trauma, e un’energia si libera che per metamorfosi ricrea l’opera stessa, il racconto, che non è più quel che è davvero successo, ma nella fantasia si è trasformato e ora nella lingua risorge”.

 Chi si avvicina come lettore per la prima volta alla scrittura della Mansfield troverà nelle indicazioni delle due curatrici e traduttrici una chiave di lettura illuminante.

Su tuttatoscanalibri su Katherina Mansfield:

Katherine Mansfield (1888- 1923)

Omaggio a Katherine Mansfield

Michel Pastoureau “Rosa. Storia di un colore”, presentazione

Nella copertina l’Angelo dell’Annunciazione dello splendido affresco del Pontormo (Cappella Capponi in Santa Felicita a Firenze), pittore famoso (Jacopo Carucci, o  Carrucci, più conosciuto come Jacopo da Pontormo, o semplicemente come il Pontormo, 1494 – 1557) per la sua opera innovativa e per l’uso del rosso nelle varie sfumature.  

Ponte alle Grazie Edizioni

L’ultimo lavoro del saggista francese Pastoureau, studioso tra le altre discipline del simbolismo dei colori,  è dedicato alla storia del colore rosa che, contrariamente a quanto si possa pensare, non aveva incontrato molta fortuna in Europa se non nel tardo Medioevo e precisamente nel Quattordicesimo secolo per merito di una tintura importata dall’oriente, dall’India, inizialmente e poi dal Nuovo Mondo: il legno di brasile o brasilina.
Un ricco apparato iconografico accompagna e supporta l’interessante impostazione del testo in cui l’autore segue nel tempo i diversi cambiamenti del colore che modifica sfumature e significato: da colore dell’ambiguità, segno di omosessualità, fino ad una valenza sempre più femminile per diventare, agli inizi del Novecento e ancora oggi, il colore per annunciare la nascita di una figlia femmina. E non solo: se raggiunge il suo apice di piacevolezza attorno alla metà del XVIII secolo, affiancando la cultura romantica e la femminilità, diviene traslato di dolcezza, piacere e felicità; ma è nel suo cammino odierno, che si afferma come colore di successo nella pink culture espandendosi in nuovi ambiti: dalla Pantera rosa alla bambola del secolo, il rosa Barbie.

Dello stesso autore su tuttatoscanalibri

Blu. Storia di un colore

La stoffa del diavolo

Marta Iside Riva “Glicine”

“Glicine” è il nuovo romanzo di Marta Iside Riva: una saga familiare tra amore, guerra e segreti inconfessabili

“Glicine” ci conduce in un viaggio attraverso epoche e generazioni, unendo passato e presente in una storia che esplora amore, sacrificio e resistenza. Con la collaborazione dell’editor e scrittrice Sara Rattaro, premio Bancarella e autrice Mondadori, “Glicine” conferma la maturità narrativa di Marta Iside Riva, offrendo ai lettori un’opera in cui storia e introspezione personale si intrecciano in un crescendo di suspense.

La trama
In seguito alla morte della nonna Virginia, Amelia eredita una misteriosa villa in Liguria, che cela un segreto del passato: un amore proibito nato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il ritrovamento di un diario segreto costringe Amelia ad addentrarsi tra le pieghe più oscure della sua storia familiare, alla scoperta di verità inaspettate e profondamente personali. Man mano che esplora la villa e svela il passato di Virginia, Amelia si confronta con i propri demoni e la propria identità.

Due protagoniste, un filo invisibile tra passato e presente
Virginia e Amelia condividono una spiccata somiglianza sia fisica che caratteriale, sebbene Amelia possieda degli enigmatici ‘occhi lilla’, mentre gli occhi di Virginia sono azzurri e nel corso del romanzo, si svela il mistero che si cela dietro questa differenza. Virginia, giovane donna che si ribella ai pregiudizi e si lascia travolgere dalla realtà della guerra, diventa un simbolo di emancipazione e di lotta per i propri ideali, attraversando con coraggio una storia d’amore e di amicizia proibita. Amelia, intanto, cerca risposte che illuminino il suo cammino, intrecciando con la nonna un dialogo che sfida i confini del tempo e misteriosamente legata a un quadro a punto croce con l’enigmatica firma “Nava Virginia”.

Temi, stile e una caccia al tesoro narrativa
Attraverso un mosaico di indizi e colpi di scena, “Glicine” conduce il lettore in una caccia al tesoro emotiva e appassionante. Marta Iside Riva offre uno sguardo profondo sull’importanza della famiglia, sulla ricerca delle proprie radici e sul potere trasformativo della memoria. Per raccontare le vicende di Virginia, ha dovuto “cambiare penna”, alternando con maestria il punto di vista della nonna e quello della nipote, restituendo il contesto storico con una prosa evocativa e ben sviluppata.

Un romanzo che guarda al presente attraverso il passato
“Glicine” affronta temi universali e attuali, tra cui il coraggio di abbattere pregiudizi e la lotta per i diritti umani, sottolineando l’inviolabilità della dignità e libertà dell’essere umano. Nel ricordare l’articolo numero uno della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Marta Iside Riva connette la trasformazione di Virginia a un impegno sociale che trova eco nelle sfide della nostra epoca
(da Stefania Martha Martinelli responsabile Ufficio Stampa Timetrack Factory)

Sally Rooney “Intermezzo”, presentazione

Traduzione di Norman Gobetti

[…]Per i due fratelli in lutto, e per le persone da loro amate, si apre un interludio, un periodo di desiderio, disperazione e nuove prospettive – l’opportunità di scoprire quante cose un’unica vita possa contenere senza per questo andare in pezzi.
Nascono nuovi amori, esplodono vecchie ruggini, si creano inedite alleanze. E in questo interludio si intravede la vastità potenziale di ogni vita.(dal Catalogo Einaudi)

Due fratelli, Peter e Ivan Koubek: il primo  è un giovane e affermato avvocato di Dublino che vive due relazioni con donne molto diverse, Sylvia la ex compagna che ammalatasi lo ha allontanato proprio per questo motivo sebbene più volte lui l’abbia implorata del contrario, e Naomi, quest’ultima una studentessa universitaria. Ivan al contrario è quasi l’antitesi del fratello maggiore. Stanno attraversando il periodo del lutto per la morte recente del padre.
Ivan ha 23 anni e proprio nelle prime settimane dopo la morte del padre incontra e si innamora di una donna divorziata, più grande di lui, Margaret che ha attraversato un periodo turbolento della sua vita e vuole renderla felice.
Per i due fratelli e per le donne un periodo difficile ma anche con nuove prospettive. Se Peter non condivide la relazione tra Ivan e Margaret, Ivan non accetta il suo essere avvenente e tronfio, ma anche superficiale e con una lettura borghese della società e quindi incapace di aiutarlo, sebbene Peter voglia essere protettivo nei suoi confronti.
Due fratelli e le loro diverse scelte di vita, e il loro percorso in una fase difficile creata dal lutto che rischia di mettere ancora più in crisi il loro rapporto in base proprio alle diverse visioni del vivere.
Sally Rooney racconta un giovane del nostro tempo e lo rende autore della propria vita e traino per quella degli altri cercando di darle  un senso dopo una perdita, trovando nell’amore, con una valenza quasi catartica, e nella compassione, l’accettazione delle altre facce che fanno parte della vita, del vivere: senza vincitori né vinti, senza battaglie, senza etichette di giusto o sbagliato.

E anche le recensioni a

Persone normali

Dove sei mondo bello

Claudia Fofi “Uisciueriar “, Ex Cogita Editore

ExCogita

Può una canzone diventare un destino? E può quel destino essere cambiato da una canzone?

Uisciueriar
è la storia di Beatrice, che ha undici anni nel 1978, quando Anna, sua madre, si tinge i capelli di nero, si
infila un paio di occhiali da sole e si chiude in casa in preda a una forte depressione.

Attraverso avventure
stravaganti e pericolose, sogni di hippy di provincia, riti arcaici di guaritori contadini, in una Gubbio magica che protegge, nasconde e accoglie, Beatrice giunge a una consapevolezza dolorosa. La canzone dei
Pink Floyd fa da eco, onda e risacca, chiave di lettura, sintesi struggente della fine dell’infanzia.


Cantautrice pluripremiata, Claudia Fofi ha pubblicato alcuni album autoprodotti, libri di poesia e raccolte di prose brevi tratte da scritture sui social; porta in scena i suoi testi teatrali e di teatro-canzone, cura progetti di scrittura della canzone e di canto in ambito riabilitativo e formativo, tiene seminari di ricerca vocale, è organizzatrice culturale e direttrice artistica di un festival in Umbria dedicato alla voce. Vive tra Gubbio e Perugia e questo è il suo primo romanzo

Stephen Buetow – Domenico Bove – Rocco Mario Bove “La cura della solitudine” , Armando Editore

Novità di Armando di novembre 2024

Armando

Questo libro innovativo fornisce una nuova analisi concettuale della solitudine, una condizione associata a gravi conseguenze per la salute, tra cui l’aumento della morbilità e la morte precoce. Sostenendo che la connessione sociale non è l’unica risposta, esplora i percorsi per trasformare la solitudine in una sana capacità di star soli. La prima parte del libro attinge alle discipline umanistiche e artistiche, tra cui la psicologia, la filosofia e la letteratura, per analizzare il problema comune e potenzialmente grave della solitudine.
La seconda parte del libro analizza come l’assistenza sanitaria centrata sulla persona possa aiutare le persone a trasformare la solitudine in una condizione sana. Questo libro stimolante offre a studenti, medici e operatori di diversi settori dell’assistenza sanitaria e sociale un nuovo modo di pensare, ricercare e praticare con le persone sole.

STEPHEN BUETOW è professore associato di medicina generale e assistenza sanitaria primaria presso l’Università di Auckland, Nuova Zelanda. È redattore associato del Journal of Evaluation in Clinical Practice e della European Journal of Person Centered Healthcare.

DOMENICO BOVE. Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, Esperto in Analisi del Comportamento, Psicopedagogista dell’Educazione e della Formazione, Direttore Scientifico del Centro Studi FUSIS: Associazione per la Ricerca Scientifica in Neurologia e Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza con sede in Caserta.

ROCCO MARIO BOVE. Specialista in Neurologia, Neuropsichiatria Infantile e Farmacologia, Psicoterapeuta, già docente di Igiene Mentale e Psichiatria Infantile nella Facoltà Medica del Secondo Ateneo di Napoli.

Valérie Perrin “Tatà”, presentazione

traduzione di Lorenzo Bracci Testasecca.

Sulla scia di Cambiare l’acqua ai fiori e Tre, Valérie Perrin ci trascina in un intreccio di storie, personaggi e colpi di scena raccontati nel suo stile fatto di ironia, delicatezza e profondità.(da e/o edizioni)

Valérie Perrin ritorna in libreria con un nuovo romanzo “Tatà”, in italiano con l’accento, in francese senza, affettuoso diminuitivo di tante, ovvero zietta. È proprio la zia di Agnès, la voce narrante, la protagonista assente, perchè “rimorta”, un termine che non esiste perché manca di corrispettivo, come si legge nella sinossi dell’edizione francese “remorte. Ce mot n’existe nulle part. Remourir, ça n’existe pas”. La narrazione si apre proprio con questa notizia giunta per telefono alla nipote, Agnès appunto, dalla polizia, che le comunica il decesso, ma Agnès rimane incredula e convinta si tratti di un caso di omonimia, proprio perché la sua zia sarebbe appunto “rimorta” essendo deceduta ben tre anni prima.

A parte la trovata in apertura, il testo nell’edizione francese presenta una frase in aggiunta alla copertina Il n’y a pas des gens sans histoire, proprio perché il romanzo si riempie delle storie di molte persone, un pullulare di personaggi ciascuno con la propria vita où s’entrelacent destins et intrigues palpitantes, Valérie Perrin, extraordinaire conteuse de nos vies.

Ambientato nei luoghi dell’infanzia dell’autrice, dà voce a tutte le vite anche a quelle in apparenza senza storia o comunque insignificanti al punto da non essere raccontate: intrecci complessi e colpi di scena che svelano il vero senso e significato del vivere nella sua pacata e spesso poco appariscente meraviglia proprio con le sue manchevolezze e imperfezioni: nessuno quindi è senza storia. A partire da quella di Agnès, regista di trentotto anni, ha già attraversato vari dolori: suo padre Jean, pianista, è morto prematuramente dopo un concerto, seguito qualche anno dopo dalla morte della madre violinista, e   Pierre, attore di tutti i suoi film, nonché padre di sua figlia Ana e grande amore della sua vita, che l’ha piantata per un’altra, e zia Colette sorella di suo padre con la quale aveva sempre trascorso le vacanze a Gueugnon, cittadina di cui Valérie Perrin è originaria

Ma chi era davvero Colette? La zia: si svelerà attraverso le cassette registrate proprio da Colette che racconta la propria vita e che Agnès troverà nella casa in cui si era trasferita dopo la su prima morte: calzolaia in una bottega del paese, di pochissime parole, onesta, coraggiosa e forte anche nel dolore che aveva accompagnato la sua esistenza sin dall’infanzia tragica, con una donna accanto per tutta la sua vita, Blanche, incontrata da bambina.

della stessa autrice su tuttatoscanalibri

Cambiare l’acqua ai fiori

Il quaderno dell’amore perduto

Tre

Le novità di novembre del Gruppo Editoriale Fanucci: Thriller, Space opera romance, Romanzo storico, Fantasy, Romance

Taylor Adams, L’ULTIMA PAROLA
Thriller
Traduzione dall’inglese di Alice Laverda
Timecrime
Emma Carpenter vive isolata con Laika, il suo golden retriever, facendo da custode a una vecchia casa sulla spiaggia della costa piovosa dello Stato di Washington. I suoi unici contatti umani sono l’enigmatico vicino, Deek, e la proprietaria di casa, Jules. Un giorno legge un raccapricciante romanzo horror di H.G. Kane, scritto malissimo, e pubblica una recensione a una stella. Il post la trascina in poco tempo in un’accesa discussione online con nientemeno che l’autore stesso. All’inizio sembra innocua, ma presto Emma si rende conto che da quel momento hanno iniziato a verificarsi incidenti notturni a dir poco inquietanti. Non si tratta di una semplice coincidenza, e la paura comincia a crescere. Scavando nella vita e nel lavoro di Kane, Emma scopre che ha pubblicato altri sedici romanzi altrettanto sadici e con al centro uno stalking destinato a concludersi in omicidio. Ma chi è veramente H.G. Kane? E se c’è lui dietro a tutto questo, come ha fatto a trovarla? Di cos’altro è capace? Dopo aver pubblicato una recensione negativa di un romanzo, un’appassionata lettrice inizia a chiedersi se l’autore sia solo un po’ suscettibile oppure molto pericoloso, in questo avvincente thriller psicologico.


TAYLOR ADAMS è autore di diversi thriller acclamati dalla critica, due dei quali sono stati selezionati come Book of the Month Main Selections e Amazon Editors’ Picks. Il suo romanzo No Exit, tradotto in trentadue lingue, è stato recentemente adattato dai 20th Century Studios come film originale per Hulu. Con L’ultima parola, romanzo che solamente negli Stati Uniti ha venduto oltre novantamila copie, debutta invece nel catalogo Timecrime. Vive nello Stato di Washington.

Emily Hamilton, THE STARS TOO FONDLY – COMPLICI LE STELLE
Space Opera romance
Traduzione dall’inglese di Gabriella Ceccarelli
Fanucci Editore
Ecco come stanno le cose: Cleo e i suoi amici non hanno mai davvero avuto l’intenzione di rubare un’astronave. Volevano solo sapere perché, vent’anni fa, l’intero equipaggio di Providence scomparve senza lasciare traccia. Ma da quando il motore a materia oscura ha inavvertitamente deciso di ripartire, questi quattro ventenni si sono ritrovati in rotta verso Proxima Centauri, incapaci di tornare indietro e tormentati da un ologramma sprezzante che ha il volto e l’atteggiamento di Billie, la capitana della nave scomparsa. Cleo ha sempre sognato di diventare un’astronauta, inoltre, al punto in cui sono, la Terra è una specie di causa persa e questo viaggio dovrebbe essere una benedizione sotto mentite spoglie. A mano a mano che l’astronave si addentra nello spazio, le leggi della fisica iniziano a distorcersi, vecchi misteri tornano a galla e il rapporto inizialmente conflittuale fra Cleo e Billie si trasforma in qualcosa di più profondo e intimo di quanto entrambe le donne fossero preparate ad affrontare. Una romcom queer ambientata tra le stelle, un’avventura rocambolesca tra navi spaziali, materia oscura e dimensioni alternative, la storia di un amore inaspettato e di amici che si trasformano in una vera famiglia.

EMILY HAMILTON, originaria di New York, è un’autrice di fantascienza che scrive di donne che si innamorano nello spazio. È anche una scrittrice per il giornale Seven Days. Con il suo romanzo d’esordio, The Stars Too Fondly – Complici le stelle, debutta nel catalogo Fanucci Editore. Vive a Burlington, Vermont, con sua moglie e il loro cane Mimi.

Lisa Kleypas, SCANDALO SOTTO IL VISCHIO
Romanzo storico
Traduzione dall’inglese di Maddalena Mendolicchio
Leggereditore
Londra, periodo natalizio. Rafe Bowman è arrivato dall’America per incontrare Natalie Blandford, la bellissima figlia di lady e lord Blandford. Ma prima deve superare l’arduo esame della cugina di lei, Hannah, che seppure affascinata dai lineamenti ben definiti e dal fisico imponente ritiene i suoi rozzi modi tipicamente americani e la sua reputazione di libertino non adeguati a una giovane come Natalie, rispettabile e di buona famiglia. Per assicurarsi la sua mano, Rafe dovrà imparare le regole della società londinese. È un uomo abituato a ottenere sempre ciò che desidera, ma conquistare la sua futura sposa si rivela più complicato del previsto. Tuttavia, il Natale è un momento di miracoli, la cui magia sa accendere la passione anche nei cuori più timidi.  Scandalo sotto il vischio ci porta nella Londra della Reggenza e in un viaggio nei sentimenti. Con il fascino, la sensualità e i personaggi indimenticabili che la contraddistinguono, Lisa Kleypas riuscirà a convertire la magia del Natale nella nascita di un vero amore.

Laureata in Scienze politiche ed ex reginetta di bellezza, LYSA KLEIPAS è una delle scrittrici di romance e di women’s fiction più famose e vendute al mondo. Autrice bestseller numero uno secondo il New York Times, è tradotta in più di venti lingue e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso RITA Award con il romanzo Tuo per sempre (Leggereditore, 2013). Nel 2012, il suo libro Come finiscono le favole (Mondadori, 2010), è diventato un film (Natale con Holly) per la regia di Allan Arkush, con Adam Baldwin e Sean Faris. Per Leggereditore ha pubblicato anche Un regalo d’amore, L’amore che viene e la serie Wallflowers, composta da Segreti di una notte d’estate, Accadde in autunno, Peccati d’inverno, Scandalo in primavera e dal prequel Magia di un amore. Vive a Washington con il marito Gregory e i due figli.

Nora Roberts, THE BECOMING: LA TRASFORMAZIONE
Fantasy
Traduzione dall’inglese di Francesca Clemente
Fanucci Editore
Il mondo della magia e quello degli uomini sono stati a lungo divisi. Ma alcuni possono attraversarli: tra questi Breen Siobhan Kelly. È appena tornata a Talamh con il suo amico Marco, che è completamente disorientato da questa nuova dimensione popolata da draghi, fate e sirene. Qui Breen sta imparando a dominare i poteri legati alla sua vera identità, così come le abilità di guerriera grazie anche all’addestramento del capo delle Creature Magiche, Keegan, il quale prova una forte ammirazione e un profondo desiderio nei suoi confronti. Ma un membro della famiglia di Breen non è per nulla contento del suo arrivo: il nonno, il dio Odran, trama per distruggere Talamh. Solo unendo le forze riusciranno a sconfiggerlo, ma ciò comporterà tradimenti, perdite e spargimenti di sangue. Un cammino doloroso, ma necessario, affinché Breen possa compiere il proprio destino.  Una storia emozionante popolata da draghi e fate, una protagonista dinamica e dalle mille sfaccettature che si muove in un mondo coinvolgente e straordinario.

NORA ROBERTS è autrice bestseller secondo il New York Times ed è universalmente considerata “la regina del rosa”, con oltre trecento romanzi e più di cinquecento milioni di copie vendute. Leggereditore ha già pubblicato i quattro titoli del Quartetto della sposa: La sposa in bianco (#1), Letto di rose (#2), Il sapore della felicità (#3) e Un amore per sempre (#4) oltre a L’amore ritrovato, Un’ombra dal passato, Un amore pericoloso, Le parole infinite, Torbide passioni, Una pesante verità, Il rifugio, Vendetta, L’eredità e Un’ombra nella notte. Autrice versatile e poliedrica, ha scritto anche diversi romantic suspense e mystery tra cui Il testimone, Il collezionista, Ossessione e Il bugiardo, pubblicati nel catalogo Timecrime. Dopo The Awakening: Il risveglio, Fanucci Editore pubblica il secondo volume della trilogia The Dragon Heart Legacy, The Becoming: La trasformazione. Di prossima pubblicazione The Choice: La scelta, terzo e conclusivo capitolo della serie.

Lauren Kate, WHAT’S IN A KISS? – COSA C’È IN UN BACIO?
Romance
Traduzione dall’inglese di Emilia Carmen Cavaliere
Leggereditore
Non è così che Liv avrebbe voluto rivedere Jake Glasswell per la prima volta in dieci anni. Un tempo suo rivale al liceo e accompagnatore al ballo di fine anno, dove l’ha umiliata, è ora un personaggio televisivo di successo e più attraente di quanto abbia il diritto di essere. A partire da quel bacio che non c’è mai stato, la vita di Liv non è andata secondo i piani. Ha rinunciato alla Juilliard per stare con la madre durante un momento di crisi, e ora giura di essere contenta lavorando come insegnante di Teatro e uscendo con uomini esclusivamente per incontri occasionali. Questo fine settimana è la damigella d’onore della sua migliore amica, Masha, e naturalmente Jake è il testimone. Ma quando Liv lo guarda negli occhi mentre Masha dice “lo voglio”, l’universo si ribalta e Liv si trova improvvisamente a vivere una versione della sua vita in cui la notte del ballo ha segnato l’inizio della storia fra lei e Jake, non la fine, e dove lui è la sua anima gemella. Il problema? Sua madre e la sua migliore amica la odiano. Cosa c’è in un bacio? Forse, l’inizio di tutto. Un accattivante romance enemies-to-lovers che si basa sul concetto di “cosa sarebbe successo se…” e racconta la storia di un bacio negato e della magica possibilità per una donna di vivere una vita diversa.

Per il New York Times LAUREN KATE è l’autrice numero uno di romanzi YA, che sono bestseller internazionali, tra cui la serie Fallen, diventata un film e una serie tv. I suoi libri sono stati tradotti in più di trenta lingue e hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo. È anche autrice di The Orphan’s Song (L’opale perduto, Rizzoli 2019), il suo romanzo d’esordio per un pubblico adulto. Dopo By Any Other Name – Con qualsiasi altro nome, ritorna nel catalogo Leggereditore con un altro adult romance: What’s in a Kiss? – Cosa c’è in un bacio?. Vive a Los Angeles con la sua famiglia.

W. Wynn Westcott, NUMERI: POTERE OCCULTO E VIRTÙ MISTICHE
Traduzione dall’inglese di Vinicius Letale
Ambrosia
Numeri: potere occulto e virtù mistiche esplora le origini e il significato profondo della numerologia, così come il suo legame con l’occulto.  W. Wynn Westcott descrive le proprietà  di ogni numero secondo la Bibbia, il Talmud,  i pitagorici, i romani, i caldei, gli egizi, gli indù,  i maghi medievali, gli studenti ermetici e i Rosacroce. I numeri sono una delle chiavi per interpretare le antiche visioni della cosmogonia e per comprendere a fondo l’evoluzione dell’attuale specie umana: tutti i sistemi di misticismo religioso poggiano le loro fondamenta sui numeri.

WILLIAM WYNN WESTCOTT (Leamington, 17 dicembre 1848 – Durban, 30 luglio 1925) è stato un medico legale, mago cerimoniale, teosofo e massone inglese.

Donato Carrisi “La casa dei silenzi”, presentazione

“Giocare con le porte che mettono in comunicazione mondi significa correre il rischio di rimanere per sempre in quella terra di nessuno tra incubi e realtà. Un rischio che Carrisi ci fa balenare a ogni pagina, riuscendo a inquietarci senza violenza né spargimento di sangue. Il fatto è che lui sa benissimo come parlare al bambino nascosto dentro ogni lettore, far riemergere le paure dell’infanzia che non scompaiono affatto con l’età.[…] Carrisi ci cattura ancora una volta nella sua tela, ricordandoci che il nostro mondo di logica e certezze è un’illusione e basta il minimo perché si sgretoli davanti ai nostri occhi”.(da Raffaella Silipo  La Lettura 10 novembre 2024)

Protagonista è ancora  l’ipnotista fiorentino Pietro Gerber, l’«addormentatore di bambini»: La casa dei silenzi, La casa delle voci, La casa senza ricordi e La casa delle luci, raccolgono in modo accurato quanto avvenuto addormentando i  bambini in un suo sonno ipnotico ed entrando nelle loro menti; un mondo in cui non è facile navigare perché è imprevedibile muovercisi come tra sogno e realtà, rischiando di perdercisi come accade nel nuovo caso con il piccolo di Matias di  9 anni che ha un sogno  ricorrente: una donna,  una presenza inquietante che pervade anche le sue giornate oltre le notti tanto da non volersi addormentare. Gerber indagando nei sogni del piccolo scoprirà in effetti avvenimenti reali: un antico omicidio, una bambina abusata, finendo per cadere dentro i propri incubi.


La signora silenziosa abita i suoi sogni come uno spettro, come una presenza inquietante che tracima nella realtà. Non dovrebbe essere nient’altro che un sogno, ma allora…
Allora perché sento che la signora silenziosa è reale? Allora perché sento nel silenzio il ronzio di un immenso sciame di insetti? Allora perché sento che perfino la mia casa, vuota e solitaria, è infestata da fantasmi?
E se la storia della signora silenziosa fosse ancora tutta da scrivere… Come la mia?
Mi chiamo Pietro Gerber, sono l’addormentatore di bambini, e di colpo ho paura di dormire. E ho ancora più paura di stare sveglio.
(da Longanesi Editore)

Dello stesso autore su tuttatoscanalibri

La casa senza ricordi

La casa delle luci

L’educazione delle farfalle

e anche

Donato Carrisi “La casa delle voci” di Lara Crinò da La Repubblica Cultura 19 gennaio

Panorama Libri: intervista a Donato Carrisi di Terry Marocco

Donato Carrisi “La casa delle voci” recensione di Alessandra Farinola da Mangialibri

Valeria Parrella e Massimo Osanna “Classici sovversivi. Mito e tragedia per la vita quotidiana”, presentazione

[…]Per permettere all’antico di parlare con il nostro quotidiano, Massimo Osanna, direttore generale dei Musei italiani, per ognuno dei soggetti trattati illustra la storia e la fortuna (o sfortuna) iconografica, inquadra le fonti storiche, i ritrovamenti archeologici, tra ceramiche decorate e bassorilievi, statue e pitture, ricostruzioni topografiche e riferimenti all’arte classica. In queste pagine troverete Antigone, Eros, Narciso, Euridice e Orfeo, Tiresia, Apollo e Re Mida, le Troiane: Valeria Parrella ricostruisce così i nostri rapporti con l’amore e con la morte, con il femminile e con la guerra, con il lutto e la violenza. Miti classici per eccellenza, resi sovversivi da una rilettura brillante e avvincente, a cura di una voce tra le più amate della nostra narrativa, capace di far interagire queste figure con autori di oggi, con canzoni, con tutto ciò che arricchisce e abita le nostre vite.(da Rizzoli Libri)

Dall’Introduzione

Scrive Valeria Parrella:

[…] la loro sovversione è essere ancora così presenti e ci costringono a una chiamata che è fisica, reale, attiva. I classici, se sono tali, non tramontano mai. Semplicemente, stanno da qualche parte, e noi dobbiamo cercarli.
Questo libro è un libro che li cerca e, a volte, li trova. Offre un metodo per stanarli, e per affidarsi. È un esercizio molto fruttuoso, vitale: cosa significa rileggere qualcosa scritto duemila anni fa? Credo che abbia un senso profondo e cioè : non sentirsi poerduti di fronte alla vita”

Scrive Massimo Osanna:

“I classici, più di ogni altra cosa, richiamano in noi la possibilità di tendere un filo di arianna attraverso il labirinto del tempo. Continuiamo a leggerli e a occuparci del passato che non è passato”

Un’interessante carrellata tra scritti e iconografia, miti classici per eccellenza che diventano “sovversivi” interagendo con il mondo attuale, con le nostre attualità.

Gli autori

Valeria Parrella vive a Napoli. È laureata in Lettere Classiche. Ha scritto per l’editore minimum fax Mosca più balena (2003) e Per grazia ricevuta (2005); per Einaudi Lo spazio bianco (2008), Lettera di dimissioni (2011) e Tempo di imparare. Almarina è stato finalista al Premio Strega del 2019. Scrive su Il manifesto

Massimo Osanna è professore ordinario di Archeologia classica all’Università di Napoli Federico II. Ha insegnato nell’Università della Basilicata, a Matera, dove ha diretto la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici; è stato visiting professor in prestigiosi atenei europei e ha promosso scavi e ricerche in Italia meridionale, Grecia, Francia. Dal 2014 al 2015 ha diretto la Soprintendenza Speciale di Pompei; dal 2016 è direttore generale del Parco Archeologico, riconfermato per un altro mandato nel 2019.

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“Quel tipo di donna”

Almarina