Costanza DiQuattro “L’ira di Dio”,

Baldini Castoldi Editori

Costanza DiQuattro nel suo ultimo romanzo “L’ira di Dio”, grazie alla sua particolare capacità nel descrivere i sentimenti umani  più travagliati e sofferti, riesce ancora una volta a catturare e coinvolgere il lettore. È un romanzo particolare  perché, all’interno di un contesto storico- geografico drammatico  quale quello del disastroso terremoto che devastò la Val di Noto nel 1693, ci accompagna lungo i sentieri delle più profonde e agitate inquietudini umane narrate attraverso la figura del protagonista Bernardo, uomo di Chiesa solo per volontà familiare e in continua lotta con sé stesso. È un’analisi acuta e tenera nello stesso tempo, con una prosa fluida ed efficace. Piace il messaggio sulla capacità tutta umana di rimettersi in piedi con forza e sofferenza sia dalle tragedie collettive, progettando e ricostruendo un futuro, sia da quelle individuali, accogliendole dopo averle drammaticamente e ostinatamente respinte. Piace il messaggio ” sul potere della bellezza e sulla necessità di attuarla proprio ora  che il mondo era caduto a pezzi”. Tragedia e faticosa, ma determinata rinascita: messaggi senza tempo di cui oggi più che mai dovremmo tutti fare tesoro.

Mar

Costanza DiQuattro (Ragusa, 1986) è scrittrice e drammaturga. Dirige il teatro Donnafugata dal 2008. Dal 2019 scrive per il teatro. Conduce la rubrica «Dimore nella storia» sulle dimore storiche italiane per Rai 1. Con Baldini+Castoldi ha pubblicato “La mia casa di Montalbano” (2019), “Donnafugata” (2020, Premio Porta d’Oriente 2021), “Giuditta e il monsù” (2021) e “Arrocco siciliano” (2022, Premio Comisso 2023).

Dello stesso autore su tuttatioscanalibri

La mia casa di Montalbano

Donnafugata

Giuditta e il monsù

Arrocco siciliano

Judith Hermann “A casa”, presentazione

A casa è il racconto di una rinascita che parte da un luogo remoto, una tabula rasa che consente alla protagonista di mettersi a fuoco e sperimentare la libertà da donna matura non relegata al ruolo di madre e moglie; un romanzo armonioso, in cui una prosa superba tiene insieme tutte le fila e trascina con sé il lettore riuscendo a cogliere la sostanza impalpabile di un’atmosfera, uno stato d’animo, un incontro. ( da Fazi Editore)

Si può ricominciare anche a cinquant’anni e trovare ancora, nonostante i ricordi di una vita precedente, “casa”. La storia di un allontanamento volontario, lontano, sul mare, per chiudere e poi riaprire una fase nuova: l’unica figlia è partita, il marito Otis continua ad accumulare oggetti per un futuro, nel suo immaginario già presente e terribile in una visione solo catastrofica: lontano ma tenendo insieme i ricordi del passato insieme, tra missive e regali. E lei abbandona la città e sceglie un piccolo centro sulla costa nordorientale della Germania, in una casa malmessa, dove il vento spalanca le porte. Ma poi il lavoro estivo nella birreria del fratello che vive a pochi chilometri, le nuove conoscenze, la nuova amica Mimì, coetanea a artista, le letture, la solitudine, la quiete, per rimettersi in gioco e a fuoco, da sola, nel presente da vivere, per riaprire una nuova stagione, da donna ormai matura, non solo madre e moglie.

Judith Hermann, nata a Berlino nel 1970, è una delle autrici più importanti nel panorama della letteratura tedesca contemporanea. Ha esordito nel 1998 con la raccolta di racconti Casa estiva, più tardi, salutata con entusiasmo sia dal pubblico che dalla critica e adattata per il cinema. A casa, il suo secondo romanzo dopo L’amore all’inizio, è stato candidato al premio della Fiera del libro di Lipsia, ha vinto il Bremer Literaturpreis e in patria ha dominato le classifiche di vendita per mesi. L’opera di Judith Hermann viene letta nelle scuole tedesche, è celebrata a livello internazionale ed è stata insignita di numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Kleist e il premio Friedrich Hölderlin.(da Fazi Autore)

Due saggi sul gatto, questo sconosciuto…

Traduzione di Cristina Spinoglio

Come sarebbe guardare il mondo attraverso gli occhi di un gatto? Il legame tra l’uomo e questo animale è così speciale e di lunga durata che ci sembra di conoscerlo bene. In effetti, spesso i tratti che gli assegniamo sono umani e spieghiamo i suoi comportamenti sulla base dei nostri. E se invece non interpretassimo correttamente il modo in cui percepisce la realtà?

Jessica Serra, etologa francese, specializzata nella cognizione degli animali, in questo interessante saggio spiega come i gatti percepiscano la realtà in modo diverso dagli umani che invece spesso attribuiscono loro caratteristiche che non gli appartengono: diversa è infatti la loro percezione del tempo, del mondo, delle emozioni, ciascuno con una propria spiccata personalità, diversa gli uni dagli altri.

“In un racconto avvincente, Jessica Serra conduce un’esplorazione nella mente dei gatti, attingendo agli ultimi progressi dell’etologia e a innovativi test comportamentali per svelare il loro sorprendente mondo cognitivo: la percezione del tempo, il labirinto delle emozioni, l’istinto al servizio dell’intelligenza, persino la sensibilità alla musica (soprattutto rock!), le grandi doti terapeutiche e antidepressive e la fenomenale capacità di orientamento. Il risultato è un ritratto vivido della loro vita interiore che dischiude tutta la bellezza e genialità del mondo felino e ci fa comprendere gli enormi benefici della loro presenza nella nostra vita”(da Carocci Editore)

Jessica Serra È etologa specializzata nella cognizione degli animali e conduce sia attività di ricerca che di divulgazione. Ha studiato in particolare il comportamento dei mammiferi, mettendo a punto particolari tecnologie di tracking che seguono lo spostamento degli animali domestici fuori dal domicilio. Consulente scientifica di molti documentari, per la televisione francese ha co-condotto la trasmissione La Vie secrète des chats.(da Carocci Autori)

I gatti sono creature misteriose, strane, incomprensibili, occasionalmente diaboliche, o siamo noi che non riusciamo a decifrare il loro comportamento? Perché ci ignorano quando li chiamiamo? Perché pescano il cibo dalla ciotola e lo mangiano per terra? Perché passano ore e ore a leccarsi? Perché chiedono continuamente cibo? Perché fanno le fusa? La convivenza a volte può renderci umani frustrati e gatti infelici, perché ci manca un modo per decifrare il loro linguaggio. Ma davvero sono così incomprensibili? (da Flaco Edizioni)

Nel suo Manuale d’uso e manutenzione, la biologa Lisa Signorile parla di anatomia, alimentazione, medicine, sterilizzazione, del comportamento dentro e fuori le mura dell’abitazione di questo compagno peloso tra i più stimati oltre che amati animali domestici.

Lisa Signorile Nasce a Bari, dove studia Biologia. Nel Regno Unito consegue un Master in Forestry Protection and Conservation e un PhD in genetica delle popolazioni presso l’Imperial College London. Dal 2012 scrive di zoologia per National Geographic Italia, su cui tiene una rubrica mensile, e per varie altre testate giornalistiche nazionali e internazionali. Autrice de Il coccodrillo come fa e L’orologiaio miope, editi da Codice.

Giovanni Coppola “Bourbon in un giro di Blues”, Algra Editore

Un romanzo sociale, uno spaccato (che non fa sconti a nessuno) sull’Italia di oggi. 

Algra Editore

Un pub è un microcosmo che ospita destini diversi. Così è il Charlie Brown, il posto dove Felix prepara i suoi cocktail e dove Manero, il professore, e Cirino, con i suoi sodali, trascorrono le serate. È lì dentro che i loro inferni si incrociano, tra le scorie degli anni di piombo, i frammenti di un amore scorbutico e l’algebra della malvivenza. A fare da cornice Catania con le sue trame di mafia, chiusa dentro un patto tossico di connivenze e convenienze che avvelena la città: c’è la violenza della strada, l’immobilismo di una città splendida ma tossica, droga, corruzione. Ma anche la mafia (quella nigeriana, soprattutto, con i suoi rituali violenti), la solitudine sentimentale e i ricordi dolorosi di un passato che continua a far sanguinare le ferite.  Poi c’è una piccola isola felice: al Charlie Brown si incrociano i sogni, le speranze e le delusioni dei quattro protagonisti.

Scrive l’Autore sui suoi protagonisti:

«Più che vinti sono dei disillusi, dei non sognatori. Affrontano e accettano la vita con le armi del disincanto. Io credo che la felicità non consista nell’avere la vita perfetta, ma nel saper trovare la giusta forza e le giuste motivazioni per superare gli ostacoli che di volta in volta si incontrano. La perfezione non esiste e qualora esistesse sarebbe eccessivamente noiosa da raccontare».

Un romanzo sociale: contro il politically correct. Una storia dura che esce fuori dagli schemi ipocriti. Uno spaccato sul Paese dei poteri dove la politica guarda i profitti e non gli ideali.

«Il mondo è un mattatoio buono solo per macellai e affamati di ogni genere e specie. È un circo dove la fanno da padroni domatori e prestigiatori, non c’è posto per chi domanda cose tipo: “Scusi, sa, avrei della fame arretrata, la mia dispensa è piena di diritti ignorati, non ho pane, io, ma solo le vostre belle parole”. I politici stabiliscono leggi e proclamano teoremi. Facce di minchia. Ecco tutto! Il resto lo facciamo noi con la nostra ingenuità. Siamo noi a creare il loro mondo. Quando chiedono il microfono è perché bramano carne fresca, sanguinolenti brandelli di vita, hanno bello e pronto il loro alfabeto di torture, sono pronti a svuotare il loro pitale di veleni sulle nostre teste e preparano orizzonti di forche e di ossa. Non servono più un’idea, una visione di passione, servono i tassi di interessi, e il diavolo è nato proprio dentro il calcolo dei profitti. Ti sibila che sta lavorando per te, il diavolo, e ti congeda con un untuoso: “Caro amico”. Il grande imbonitore ieri ha invitato gli ignari alla cena del voto. C’erano tutti: rivoluzionari della chiacchiera, gli eroi della sesta, i riempi spazi, gli eiaculatori di sciocchezze, i distributori di frasi fatte.»

Giovanni Coppola è nato a Catania, dove vive e lavora. Ha pubblicato il saggio Il Cavaliere, l’elefante e il Leviatano, la raccolta di poesie L’estasi della menzogna (Premio “Fortunato Pasqualino” 2011) e il romanzo Una comune storia sbagliata (Premio della critica “Etnabook” 2022). È autore dell’opera teatrale Morte di un giudice che ha riscosso un notevole successo di pubblico e i favori della critica. Ha collaborato, per alcuni anni, con il quotidiano “Giornale di Sicilia” e con diversi periodici locali, occupandosi di sport, cultura e spettacolo. Ama i suoi tre figli, il genio di Celine, il bourbon e il Catania calcio.

Leonardo Patrignani “La cattedrale di sabbia”, presentazione

Mondadori Editore

Puoi fidarti dei tuoi ricordi?

Un thriller che sa di futuro prossimo, inquietante: MILANO 2045. La Engam, azienda leader nella sperimentazione delle interfacce neurali, ha creato un software, Mnesia, che può salvare i ricordi e farli condividere.

Il protagonista, Stefano Valeri, vi lavora come neuroscienziato coadiuvato dalla moglie Arianna, neuropsicologa,fino a quando un attemntato terroristico, durante il quale la donna trova la morte, vedranno Stefano spegnersi e rifugiarsi nella solitudine. Ma sarà dopo ben quattro anni dall’avvenimento che, scoprendo delle discrepanze nel suo ricordo relativo all’attentato, sarà costretto a risistemarli con l’ausilio delle nuove generazioni: la figlia e un giovane hacker. Scoprirà così l’esistenza di bug neuronali che, come cortociucuiti,  determinano in alcune persone memorie di avvenimenti che non hanno al contrario compiuto.

Patrignani, autore di racconti fantastici per ragazzi, si produce nel suo primo e corposo trhiller che prospetta una possibile realtà futura in cui si materializzano le nere prospettive che oggi la nostra sta affrontando in termini etici sui possibili usi della IA.

Leonardo Patrignani, scrittore e musicista, ha pubblicato numerosi romanzi di narrativa fantastica per ragazzi e adolescenti, tra cui la trilogia “Multiversum”, con oltre 200.000 copie vendute in 24 Paesi. Con Darkness (DeA, 2019) ha vinto il Premio Bancarellino 2020. La Cattedrale di Sabbia è il suo esordio nel thriller. (da Mondadori Editore)

Daniele Pasquini “Selvaggio ovest”, presentazione

Selvaggio Ovest è allo stesso tempo un romanzo d’avventura, un romanzo corale, un arazzo dove le piccole vite spiccano vivide e indimenticabili sul grande intreccio della Storia. Con passione e meraviglia, Daniele Pasquini trasporta il West americano in terra toscana, e lo trasforma in quotidiana leggenda, da tramandare a voce, da ascoltare con il cuore.(da NN Editore)

Pasquini racconta una storia avventurosa ambientata nella Maremma toscana di fine Ottocento con molti personaggi le cui vite s’intrecciano tra cavalli e furti degli stessi, con un bandito ricercato, Occhionero, un carabiniere che lo cattura fortunosamente, il buttero Giuseppe e la moglie Leda genitori di Donato, un figlio trovato alla morte per malaria dei suoi legittimi genitori, fino a Buffalo Bill in Italia con il suo spettacolo Wild West Show. E non mancano azioni di violenza, seguite da volontà di vendetta, perpetrate su una fanciulla, Gilda, figlia di un carbonaio, dai complici di Occhionero.

Un palcoscenico di figure singole con le proprie psicologie la cui vita s’intreccia in un insieme collettivo, fino allo scontro finale innescato da un furto di cavalli.

Daniele Pasquini è nato nel 1988 in provincia di Firenze e lavora come addetto stampa nel mondo editoriale. Ha esordito in narrativa nel 2009 con Io volevo Ringo Starr, seguito da un romanzo breve e da una raccolta, tutti usciti per Intermezzi Editore. Suoi racconti sono comparsi su riviste e antologie. Nel 2022 ha pubblicato per SEM Un naufragio.

Fabio Delle Donne “Come una lacrima” presentazione

Il 15 marzo il nuovo romanzo di Fabio Delle Donne: Come una lacrima, pubblicato da Golem edizioni nella collana Ombre.

Nell’arco di poche settimane i corpi di tre ragazze vengono ritrovati pelle e ossa, leggeri come una piuma, ma coi capelli che ancora gridano alla vita. Quando anche Melissa Manninger scompare, il caso viene affidato all’ispettore Michael Esposito, un uomo schivo e introverso, con l’olfatto particolarmente sviluppato a causa dell’iperosmia, peculiarità che si rivelerà utile nel corso delle indagini. Melissa viene ritrovata e anche l’uomo nero pare consegnato alla giustizia; purtroppo il lieto fine ha breve durata perché un nuovo rapimento sconvolge la città. Per la famiglia Stones, l’ispettore Esposito, il commissario Moric e l’agente Poretti inizia una corsa contro il tempo. Nulla è come sembra ed Esposito dovrà affrontare un viaggio agli inferi per fermare il serial killer ed evitare che una tragedia del passato continui a mietere vittime innocenti nel presente. 

Un thriller indimenticabile che vi aspetta in tutte le librerie e gli store online.

Alcuni stralci

Usò tutta la forza che aveva per cercare di spostare quella mano, ma non riusciva a staccarla di dosso, era come una morsa di ferro. Stretta così forte da soffocare anche i mugugni. Trattenne il respiro più che poteva, per non fare entrare nei polmoni ciò che aveva capito potesse essere la sua condanna. Concentrò tutte le forze sulle dita di quell’essere invisibile, gli artigli dell’uomo nero. Cercò di sollevarne un paio e per un istante ci riuscì. Un flebile soffio di speranza uscì dalle sue labbra.
«Aiuto.»

[…]

Qualcuno la stava seguendo.
Il panico prese il sopravvento, era completamente indifesa, la luce fra le mani la rendeva un bersaglio facile. Il bosco sulla destra le parve l’unica opzione.
Spense la torcia e iniziò a correre con le mani avanti, le dita presero a bruciare un taglio dopo l’altro, i rami sembravano colpirla di proposito mentre avanzava. Per fortuna la giacca era spessa e morbida e attutiva l’impatto sulle altre parti del corpo.
Si voltò, non aveva alcun dubbio, dei passi rapidi procedevano assieme a lei, ma gli occhi non riuscivano a penetrare il buio della notte.

Fabio Delle Donne Dopo la laurea in Giurisprudenza e un master in Istituzioni internazionali ed europee, è diventato un avvocato, professione che svolge a Napoli, dove è nato e vive. La passione per la letteratura e il disegno lo ha portato a pubblicare la serie di gialli con protagonista il commissario Vincenzo Lo Tufo, Sfogliatelle e delitti e Cannoli e delitti, oltre al libro illustrato per bambini Pirì il brucaleoneCome una lacrima da inedito ha ricevuto un riconoscimento di merito nel 2022 al Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica ed è stato scelto tra gli inediti selezionati al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como 2022.

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Sfogliatelle e delitti. La Napoli del commissario Lo Tufo

Cannoli e delitti. La Sicilia del commissario Lo Tufo

Adriano Morosetti “Il breve mestiere di vivere. Sanremo non è solo Festival”

Mursia Editore

Sanremo, quella ricca e televisiva che si prepara al Festival, ma anche quella meno nota fatta di corruzione, mafia, risse e spaccio, al centro de “Il breve mestiere di vivere. Sanremo non è solo Festival” (Mursia, pagg. 284, Euro 18,00), noir d’esordio di Adriano Morosetti, pubblicato nella collana Giungla Gialla di Mursia. Da anni sceneggiatore per la tv, Morosetti, con il suo stile visivo fatto di immagini, cattura immediatamente l’attenzione del lettore catapultandolo in una Sanremo fatta di luci e ombre.

«In onda, le solite immagini: il porto, le palme, i fiori, i vicoli in festa. Nessuno doveva vedere il vero volto della città e scoprire ciò che nascondeva. Le telecamere dell’intera nazione erano accese su Sanremo, ma puntate, come sempre, nella direzione sbagliata.»

Febbraio 1993. Sanremo si prepara a ospitare il Festival e tra i numerosi giornalisti giunti a seguire l’evento, c’è anche Arturo Ferretti, tornato nella sua città natale come inviato di una scalcinata rivista di gossip. In una città messa sottosopra da troupe televisive, cantanti famosi e feste esclusive, Ferretti si ritrova invischiato nella morte di Nino, un vecchio amico. Per la polizia è un semplice incidente, ma troppe cose non tornano. Cinico e disilluso, il giornalista vorrebbe solo strappare uno scoop e andarsene, ma sa che non può farlo: per scoprire la verità e uscirne vivo, dovrà imparare a fare i conti con i fantasmi del passato, perché, come canta Enrico Ruggeri sul palco dell’Ariston, “il breve mestiere di vivere è il solo mistero che c’è”.

Adriano Morosetti è nato a Sanremo nel 1977. In passato è stato molto cose: giardiniere, barista, copywriter, autore televisivo. Da anni lavora come sceneggiatore di serie animate per la rai e il mercato internazionale. Il breve mestiere di vivere è il suo primo romanzo

Gabriel Garcia Marquez “Ci vediamo in agosto”, presentazione

Ci vediamo in agosto, romanzo musicalissimo di variazioni sul tema che è nello stesso tempo un inno alla libertà, un omaggio alla femminilità, una riflessione sul mistero dell’amore e dei rimpianti. Un’esplorazione del desiderio che non si affievolisce con l’età; il dono inatteso e sorprendente di uno dei più grandi scrittori che il mondo abbia mai conosciuto.(da Mondadori Libri)

Un romanzo inedito del Premio Nobel Gabriel Garcia Marquez, titolo originale En agosto nos vemos, è stato pubblicato in contemporanea mondiale il 6 marzo 2024 in occasione del decimo anniversario della morte dell’autore;  in Italia è stato editato da Mondadori con il titolo Ci vediamo in agosto per la traduzione di Bruno Arpaia.

La protagonista è Ana Magdalena Bach cinquantaduenne, sposata da ventitre e che da ventotto anni, il 16 agosto di ogni anno, visita la tomba della madre su un’ isola caraibica per portarle dei fiori e per parlarle e per farle domande la cui risposta, come per magia, arriverà per strade diverse nei mesi successivi o in sogno o attraverso un qualcuno che l’avvicinerà. Ma il rituale non ha solo questa motivazione: sarà l’occasione per trasformarsi in un’altra donna e soddisfare un bisogno di avventura, di libertà, senza nulla togliere al suo felice rapporto con il marito.

“In effetti, la protagonista di Ci vediamo in agosto è una donna diversa dai precedenti personaggi femminili di García Márquez: è una signora matura, ancora bella e felicemente sposata, che ogni anno, ciclicamente, nella stessa data, va in cerca di un’avventura: per desiderio di libertà, di uscire dalla routine, senza che questo intacchi il rapporto con il marito” dichiara Bruno Arpaia, traduttore e profondo conoscitore dell’opera narrativa di Marquez.

I temi conduttori dell’opera narrativa dell’Autore sono presenti anche in questo romanzo postumo: la solitudine, il destino, la superstizione, l’amore.

Elizabeth Strout “Lucy davanti al mare”, presentazione

Einaudi Editore

È l’inizio del 2020 e in città giunge notizia di un nuovo virus potenzialmente letale. A New York i casi sono ancora sporadici e la gente, la scrittrice Lucy Barton fra loro, si aggrappa alla vita di sempre. Ma non William. William, il primo marito di Lucy, è un uomo di scienza, e la intuisce da subito, la catastrofe che sembra spazzar via la vita conosciuta; la grande paura che annienta le certezze e scuote le relazioni.

È Lucy che racconta in prima persona. È la pandemia ed è William, il primo marito con cui ha condiviso vent’anni e da cui ha avuto due figlie, a decidere un soggiorno a Crosby, nel Maine, di fronte all’Oceano e lontani dalla città. Un soggiorno lungo un anno in cui Lucy e William, nella loro ritrovata amicizia dopo il divorzio, oscilleranno, nel nuovo rapporto fatto di convivenza, quasi un percorso di separazione al contrario,  tra spiragli di amore e tenerezze ritrovate in mezzo a quanto la pandemia determina, anche se c’è l’Oceano davanti nella sua grandiosità, nelle minime risposte per affrontare l’isolamento attaccandosi alle piccole cose: le emozioni e il senso di smarrimento e il terremoto emotivo nella solitudine, nella nostalgia, nella preoccupazione per i cari lontani, nella paura e anche nella noia.

Elizabeth Strout è nata nel Maine ed è vissuta a lungo a New York prima di farvi ritorno. In Italia ha pubblicato, per Fazi editore, tre romanzi, Amy e IsabelleResta con me e I ragazzi Burgess, e la raccolta di racconti Olive Kitteridge, con cui ha vinto il Premio Pulitzer (2009), il Premio Bancarella (2010) e il Premio Mondello (2012). Dalla stessa raccolta di racconti è stata tratta una serie tv prodotta dalla Hbo. Per Einaudi ha pubblicato Mi chiamo Lucy Barton (2016 e 2017), Tutto è possibile (2017 e 2018), Olive, ancora lei (2020 e 2021), Oh William (2022 e 2023) e Lucy davanti al mare (2024).(da Einaudi Autori)

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Oh William!

Olive Kitteridge

Olive, ancora lei