
Traduzione di Maria Nicola
Dalla penna di Alicia Bartlett due giovani e inesperte poliziotte, Berta e Marta Miralles, due sorelle, appena uscite dall’accademia, alle prese con il loro primo caso ispirato a una cronaca vera nella Spagna di oggi: la vittima è la presidenta, dal titolo originale in spagnolo, Vita Castellà della Comunità Valenciana, che ha governato tra scandali e corruzione e morta per avvelenamento.
Le due sorelle non saranno scelte a caso, ma proprio contando sulla loro inesperienza e sulla loro manovrabilità: il mondo della politica e del potere in genere, coinvolto a più livelli nell’illegalità, infatti preferisce che la verità non emerga, favorendo la tesi di una morte naturale e non provocata. Due giovani e donne, l’ideale per non possedere e poter contare sulla credibilità e di genere e di competenza. Ma le due poliziotte tengono molto a non fallire il loro primo caso e, sebbene diverse l’una dall’altra, anche qui due protagoniste che battibeccano come Fermin e Petra, cercheranno nella campagna in cui vivono i genitori di snebbiare le ansie e i rischi dell’indagine che si ambienta in una suggestiva Valencia
[…]”Le due creature di Alicia Giménez-Bartlett, le sorelle Miralles, Berta e Marta, sfidano lo stereotipo del detective tradizionale. Le ubbie, le paturnie, e i sogni propri di ogni ragazza risaltano nei dialoghi, e danno al mistero poliziesco la stessa quotidiana leggerezza che ha reso famosa l’ispettrice di Barcellona Petra Delicado. Quell’umorismo d’ambiente che ha tra i suoi scopi, come sempre nei romanzi dell’autrice, anche quello di affermare i diritti”[…](dal Catalogo Sellerio).
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