
Marcello Simoni, conosciuto per i suo thriller storici, torna in libreria con un saggio su due entità che sono molto presenti nel nostro quotidiano per modi di dire e immaginario e, come scrive nel primo capitolo, angeli e diavoli entrano in gioco ogni qualvolta ci imbattiamo in esempi di bene e di male, di virtù e di peccato, di obbedienza e di ribellione, alla stregua di figure, o maschere, utilizzate dal nostro pensiero per interpretare la realtà secondo uno schema dualistico.
Interessante e illustrato dallo stesso autore riproducendo dagli originali, il testo non vuole essere, come scrive Simoni, una guida, un trattato teologico e men che meno un saggio accademico. È piuttosto uno zibaldone, una sorta di bottega d’antiquariato […] Sentitevi quindi liberi di entrare e dare una sbirciata tra gli scaffali […]
Una visita guidata, aggiungerei, ricca di curiosità, storia e sacra e profana, leggende, misteri su due figure che, sfidando la polvere del tempo che tutto cela, sono arrivate fino a noi occupando molti spazi mentali e remore psicologiche, figure infatti tra le più travisate, e non solo ad opera dei millenni trascorsi.
Ma torniamo agli angeli, ai Karibu dai corpi di leone, ai serafini dai volti di fuoco. Torniamo alla mansuetudine con cui, sotto il calamo dei padri della Bibbia e poi dei teologi medievali, queste creature superne si piegano alla volontà dell’unico Dio, al punto di trovarsi ascritte nell’opera della sua creazione. Si prova quasi disagio di fronte a questo paganesimo addomesticato, castrato, smitizzato eppure sopravvissuto negli interstizi della cultura umana millenni.
E così, guidandoci in un viaggio tra Gerusalemme e Atene e la Frigia, e nell’antica Ugarit o a Costantinopoli, leggendo passi da Agostino, ma anche del sommo poeta Dante, o monumenti o iscrizioni, l’autore con semplicità e leggerezza ci accompagna dentro un dedalo intricato e difficile di scritti, memorie e vetuste testimonianze.
Eterni simboli del bene e del male, rappresentazioni della virtù e del peccato, angeli e diavoli sono i contrappesi della bilancia che tiene in equilibrio la Creazione. Nell’immaginario comune, gli uni sono vestiti di luce e associati alle sfere celesti, gli altri avvolti di caligine e legati al mondo sublunare; i primi votati all’obbedienza, i secondi alla ribellione. Tuttavia non è sempre così, talvolta le loro caratteristiche sembrano quasi scambiarsi, sollevando profondi interrogativi. È più ribelle Satana, che rese il genere umano consapevole di sé attraverso il peccato originale, oppure l’arcangelo Michele, a un certo punto divenuto «quasi Dio»? È più obbediente l’angelo che svelò a Nicolas Flamel i segreti dell’alchimia o il diavolo che fece l’accordo con Teofilo? Da un lato l’ineffabilità della grazia, dall’altro l’odore dello zolfo: una sfida che appassiona l’uomo fin dalla notte dei tempi. Simoni ce la racconta, e la illustra con i suoi disegni.
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