In questo terzo romanzo della Scalia ritroviamo la protagonista Giovanna Guarrasi detta Vanina, vicequestore, ora alla Mobile di Catania. Il caso da risolvere è legato all’omicidio di un personaggio che già dai primi dati e dalle voci che circolano si presenta poco raccomandabile: è un cubano americano con cittadinanza italiana e residenza in Svizzera, ucciso nel parcheggio dell’aeroporto. Un caso complicato adatto a Vanina che, come si legge nella presentazione nel sito di Giulio Einaudi Editore, “solo un caso molto complesso può distogliere, anche se per poco, dalla caccia ai propri fantasmi e riportarla in azione”, e il caso sarà un intrigo internazionale. E il vicequestore di fantasmi nell’armadio ne ha parecchi: il padre ispettore ucciso davanti ai suoi occhi quando era ancora adolescente, i tanti che hanno perso la vita per adempiere al proprio dovere e i latitanti cui non smette di dare la caccia.
Sinossi da Giulio Einaudi editore
Esteban Torres, cubano-americano con cittadinanza italiana e residenza in Svizzera, viene trovato morto nel parcheggio dell’aeroporto di Catania; qualcuno gli ha sparato al cuore. L’uomo ha un passato oscuro, e girano voci che avesse amicizie pericolose, interessi in attività poco pulite. Eppure le indagini sono completamente arenate: nessun indizio che riesca a sbloccarle. Questo finché a Taormina, dentro un pozzo nel giardino di un albergo, si scopre il cadavere di Roberta Geraci, detta «Bubi». Torres e Bubi si conoscevano. Molto bene. Con l’aiuto della sua squadra e dell’immancabile Biagio Patanè, commissario in pensione che non ha perso il fiuto, Vanina riporterà alla luce segreti che hanno origine in luoghi lontani. Ma non potrà dimenticare gli incubi che la seguono fin da quando viveva a Palermo. Questioni irrisolte che, ancora una volta, minacciano di metterla in pericolo.
Dal
Vincitore dello Strega Giovani di quest’anno, Mencarelli racconta sette giorni, tanti quanti previsti dal Tso, il Trattamento sanitario obbligatorio, all’interno di una piccola struttura psichiatrica con altri pazienti: c’è Madonnina che non parla ma si rivolge ogni tanto alla Madonna in una invocazione da lui inventata, Giorgio che nonostante la mole non riesce a superare il trauma dell’abbandono, Mario rabbioso, Alessandro catatonico e Gianluca che parla di sé al femminile. Manie, malattie, dolore. La settimana reca una data precisa dal 14 al 20 giugno 1994, la settimana dei Mondiali, che il protagonista sarà costretto a saltare, obbligato al soggiorno presso la struttura per un atto di ferocia in cui drogato aggredirà il padre. Scritto in prima persona percorre attraverso Daniele le sofferenze proprie e degli altri ricoverati: sensazioni, percezioni, rapporti umani di un microcosmo che chiede “salvezza” 







Vaneggiamento laborioso e avvilente quello di chi compone vasti libri; quello di dilatare in cinquecento pagine un’idea la cui perfetta esposizione orale richiede pochi minuti. Procedimento migliore è fingere che quei libri esistano già, e offrirne un riassunto, un commento. […] 
Esce in Italia per Solferino un testo inedito e incompiuto della Sagan. Pubblicato in Francia il 19 settembre dello scorso anno per la Casa Editrice Plon: Les quatre coins du cœur (“I quattro angoli del cuore”) è il risultato del ritrovamento e poi degli interventi operati dal figlio della scrittrice Denis Westhoff che dichiarò di averlo rinvenuto in una forma non pubblicabile e di averlo corretto senza cambiarne però lo stile e senza riscriverne niente, garantendone l’originalità e asserendo essere soltanto il testo della madre così come si legge nella prefazione da lui curata: