
Leonida Brancato era stato un penalista imbattibile. Il re del cavillo, lo chiamavano. Quando era andato in pensione, in procura avevano fatto festa. Da anni non si sapeva piú nulla di lui, ma ora qualcuno lo ha ucciso e ha infierito sul suo cadavere. Un omicidio che appare privo di movente e che mette di nuovo alla prova i Bastardi. Sotto un diluvio che non concede tregua, circondati da nemici e nonostante dolorosi problemi personali, i formidabili poliziotti del commissariato di Pizzofalcone si districheranno fra segreti, ipocrisie, rancori. Arrivando a scoprire una verità quanto mai inaspettata.(dal Catalogo Einaudi)
Il giallo si apre con un lungo monologo un piovoso martedì di novembre; nella parte in chiusura si legge
Eccola, la pioggia che intendo. Nulla di piú lontano dalla vostra acqua che cade, dai tergicristalli e dagli ombrelli. Un sentimento nero, che appena compare trasmette l’assoluta certezza che non finirà mai, che lascerà tracce profonde, e cicatrici, e ferite sanguinanti, che correrà persino il rischio di portarvi in qualche posto oscuro dal quale un pezzo della vostra anima non sarà capace di tornare indietro. Ci dovrete fare i conti per il resto dei giorni, con la luce della pioggia del martedí mattina. O del venerdí, o della domenica, se è per questo. È talmente forte, la luce di quella pioggia da dietro la finestra opaca del bagno, che neanche ha bisogno di illuminare per essere indimenticabile. E sapete perché? Proprio perché è un sentimento nero. Che da quando nasce, finché non lo si sazia, cresce e cresce sino a infestare come un rampicante ogni parete delle stanze buie che avete in corpo.
Come un brutto sogno.
Come una vendetta.
Perché la pioggia è protagonista, è un sentimento ed è luce: cambia le relazioni tra le persone, induce a trovare un riparo che a Napoli, dove piove molto, non c’è e la città infatti è sempre impreparata all’evento che aggiunge un senso di precarietà di inquietudine e di inadeguatezza. Ma è anche luce negli interni che devono accendersi perché fuori è più buio, luci fuori orario magari, fredde per quella colorazione blu che assumono.
Cosa accade oltre la pioggia?
Un omicidio, quello di un anziano penalista, un personaggio di spicco e i Bastradi hanno poco tempo a disposizione prima che gli levino l’inchiesta, se senza risultati. E intanto piove, piove anche su di loro e sulle loro vite oltre che sull’inchiesta.
Così nell’undicesimo romanzo dedicato ai Bastardi di Pizzofalcone
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