Ilaria Tuti “Come vento cucito alla terra”, presentazione

La vicenda si apre a Londra nel quartiere di Witechapel alla data 21 agosto 1914: Cate, “la dottoressa italiana” sta suturando una ferita sul volto di una giovane prostituta in un bordello dei sobborghi della città ed è qui che Flora Murray, anestesista e fisiatra, e Louisa Garrett Anderson, chirurgo, si presenteranno e la inviteranno ad unirsi alla squadra “composta da otto infermiere, quattro ausiliarie e tre dottoresse” con lo scopo di aprire un’unità chirurgica gestita da donne.

Questa è la storia dimenticata delle prime donne chirurgo, una manciata di pioniere a cui era preclusa la pratica in sala operatoria, che decisero di aprire in Francia un ospedale di guerra completamente gestito da loro. Ma è anche la storia dei soldati feriti e rimasti invalidi, che varcarono la soglia di quel mondo femminile convinti di non avere speranza e invece vi trovarono un’occasione di riabilitazione e riscatto.
Ci sono vicende incredibili, rimaste nascoste nelle pieghe del tempo. Sono soprattutto storie di donne. Ilaria Tuti riporta alla luce la straordinaria ed epica impresa di due di loro”
(da Libri Longanesi)

Una storia lontana, vera e poco conosciuta, la storia delle “lady doctors” donne medico, ma destinate, a quel tempo, a curare solo donne e bambini, specializzate pertanto prevalentemente in ginecologia e pediatria; ma con l’inizio della prima guerra mondiale Anderson e Murray, suffragette e membri della principale organizzazione militante che si batteva per il suffragio femminile, fondarono ospedali in Francia e a Londra gestiti esclusivamente da donne medico e da personale femminile dove, nonostante la loro mancanza di formazione e senza precedenti esperienze in medicina militare, intervennero chirurgicamente e curarono soldati feriti e mutilati in guerra.

Il titolo del romanzo parafrasa un verso della composizione, presentata dopo il frontespizio, di Marina Cvetaeva “L’amore è sutura, […] sutura, con cui il vento è cucito alla terra”

dello stesso autore su tuttatoscanalibri:

“Ninfa dormiente”

“Fiore di roccia”

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