
Nell’altro giardino da scaricare gratis da Amazon
Donne protagoniste
La recensione di Federica Zani
Una delle immagini più belle e famose della Recherche di Proust è quella dei giardini di Combray, la città dove il Narratore ha trascorso l’infanzia, che scaturiscono dalla sua tazza di tè: quel tè bevuto per caso il cui sapore ha miracolosamente riattivato tutti i ricordi di un periodo della sua vita che credeva perduto. La memoria come un giardino da esplorare: una metafora che, sebbene in modo diverso, è alla base anche di Nell’altro giardino, che si apre infatti con una citazione della sterminata opera proustiana.
Di giardini in questo romanzo ce ne sono due, ma il più importante è il terzo: l’altro, quello che non si vede. È il giardino del tempo perso per sempre, trascurato, impossibile da recuperare. Il Narratore proustiano trova la chiave per entrare nel giardino della memoria; nel nostro romanzo, invece, la chiave non c’è. Non si può raccontare quello che non si ricorda; si può solo segnare lo spazio occupato dalla sua assenza. Per questo il lettore sulla sua strada troverà molti vuoti, molti spazi bianchi di cui i personaggi per primi non sanno dare spiegazione. È una situazione in cui anche noi ci troviamo: la storia della nostra vita è scritta sopra la massa informe delle cose che abbiamo dimenticato. Quante sono, di tutte quelle che abbiamo vissuto, le ore che si sono davvero impresse nella nostra memoria? La percentuale, se ben ci si pensa, è desolante.
Fra le ore che quasi tutti ricordiamo ci sono probabilmente quelle in qualche modo legate all’amore. La ricerca di un modo giusto di dare e ricevere amore è infatti ciò che accomuna tutte le protagoniste. Sono donne che coprono lo spazio di tre generazioni, mostrando l’ampiezza e la varietà dello spettro emotivo nell’adolescenza, nella maturità e nella vecchiaia. La loro ricerca non si appiattisce sul cosiddetto “amore romantico” di troppi romanzi rosa; anzi, se c’è una lezione in questo libro, è forse proprio che non sempre le forme canoniche dell’affetto, così come la società le propone, sono di una taglia adatta a tutti. Bisogna avere la forza di guardare attraverso gli stereotipi per trovare la propria forma d’amore fatta su misura, l’unica in grado di riempire di senso la propria vita. È un percorso difficile e non tutti riescono a concluderlo con successo: qualcuno si smarrisce per strada. Nell’altro giardino, con la sua particolare struttura narrativa corale, che non si focalizza su un solo personaggio, riesce a raccontare con partecipazione la vicenda di ognuna di queste donne, comprendendo senza giudicare.
Federica Zani
Istruzioni per scaricare:

“l’altro giardino”, nel quale io intravedo un giardino segreto deve essere letto più volte. La prima volta è un’avvincente lettura dove storie di donne si intrecciano creando una fitta trama di sentimenti. Universo femminile e universo maschile: due modi differenti di pensare, di relazionarsi, di vedere il mondo e di vivere le emozioni. Questa diversità è resa in modo magistrale dall’assenza di figure maschili. L’unico uomo importante della storia ha una sensibilità spiccatamente femminile, forse per questo piace tanto alle donne. Ne ha avute tante, ma forse poche lo hanno amato veramente. Si sente usato, sfruttato. Forse a sua volta ha sfruttato e usato. Un viaggio in Tailandia, nel quale ha sofferto solitudine e senso di morte lo ha fatto nascere a nuova vita. Con questa nuova purezza sceglie di stare vicino a Valeria diventando per lei un amico e un padre… Insieme a se stesso redime l’universo maschile. Rileggendolo con attenzione “l’altro giardino” ci si rende conto che è un saggio nel quale si ritrova tutta la nostra società in crisi. Solitudine, padri inesistenti, figlie incomprese che troppo presto diventano madri impreparate a capire le ansie e le diversità dei loro figli. Donne che si sentono madri di figli altrui. Non c’è niente di più negativo per la nostra autostima del non sentirsi apprezzati da chi si ama. Si capisce bene dalla gioia di Valeria quando la madre le dice che ha fatto un ottimo lavoro curando il giardino che le aveva affidato. Questo apprezzamento è l’inizio di una nuova vita e di un nuovo bellissimo rapporto con la madre e con la figlia Lucrezia. Come genitori deve farci riflettere. Rileggerò il tuo libro una terza volta cara Salvina.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie di cuore dei tuoi apprezzamenti cara Luisa!
"Mi piace""Mi piace"