
Il romanzo di Battaglia inaugura la nuova Collana Einaudi “Unici” , a cura di Daria Oggero, che al momento prevede tre uscite l’anno di testi appunto unici per l’impostazione, per lo stile, per le tematiche o la prospettiva.
Il romanzo ha per protagonista Nina, una donna che esiste incarnandone centodiciannove, tutte donne del Novecento e mute ma la cui voce è diventata sonora con lei che le rappresenta attraverso ciò che hanno scritto nei loro diari, nelle lettere, in pagine di memorie. Stralci che l’autore infatti ha scelto nelle novemila pagine biografiche conservate presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano: cinque anni di letture per confezionare una voce sola. Decisamente un’idea unica.
E le voci costruiscono un quadro corale che si inquadra storicamente nell’evolversi della realtà italiana da paese povero e contadino a moderno.
“Si può scrivere la storia vera di una donna che non è mai esistita? La risposta è sì: lo hanno fatto le centodiciannove voci di donne realmente esistite che si alternano in questo romanzo in un montaggio sapiente, che trascina ed emoziona. Donne del Novecento italiano diverse per età, inclinazioni, livello d’istruzione, estrazione sociale, che hanno lasciato lettere, diari, memorie private. Scrivere, per loro, ha significato soprattutto portare in salvo se stesse.
[…]L’infanzia incantata e spaccata, il desiderio di una vita differente, il sesso, il lavoro, il matrimonio, la maternità, la malattia, l’amicizia, l’impegno civile, la vecchiaia… Esperienze individuali irriducibili, certo, eppure collettive. Per questo il romanzo dalla struttura originalissima a cui dà vita Filippo Maria Battaglia può dirsi anche un romanzo politico. L’emozione nasce da lì: nel vedere, nel sentire, ciò che è simile e ciò che invece resta legato a una vita, a quella vita. […]” (dal Catalogo Einaudi)
Brevi note biografiche
Filippo Maria Battaglia (Palermo, 1984), giornalista di «Sky TG24», vive a Milano. Con Bollati Boringhieri ha pubblicato: Lei non sa chi ero io! La nascita della Casta in Italia (2014), Stai zitta e va’ in cucina. Breve storia del maschilismo in politica da Togliatti a Grillo (2015), Bisogna saper perdere. Sconfitte, congiure e tradimenti in politica da De Gasperi a Renzi (con P. Volterra, 2016) e Ho molti amici gay. La crociata omofoba della politica italiana (2017). Ha curato diverse antologie giornalistiche, tra cui Professione reporter. Il giornalismo d’inchiesta nell’Italia del dopoguerra (con B. Benvenuto, Rizzoli 2008) e Scusi, lei si sente italiano? (con P. Di Paolo, Laterza 2010). Con Einaudi ha pubblicato Nonostante tutte (2022).(da Einaudi Autori)