
Lev Tolstoj, Confessioni . Preceduto da Ricerca della vera fede. A cura di Maria Bianca Luporini e Pier Cesare Bori. Introduzione di Pier Cesare Bori
Pagine: 136 Euro: 10. In libreria il 6 maggio.
“Se fosse venuta una fata
e mi avesse proposto
di esaudire i miei desideri
io non avrei saputo cosa dire”.
Sulla soglia dei cinquant’anni, Lev Tolstoj giunge alla conclusione che “non c’è possibilità di illudersi”. Tutto gli sembra privo di senso: la gloria di scrittore venerato, la ricchezza, la numerosa famiglia, l’impegno sociale e persino la scienza, impotente a risolvere i problemi ultimi, e l’antica fede religiosa, ridotta a pura esteriorità. Confessioni ripercorre l’esperienza di una lunga erranza e di una crescente disperazione fin sull’orlo del suicidio. Ma la sofferta ricerca non resta senza risposta, che per Tolstoj non è illuminazione mistica o incondizionata adesione a una dottrina, bensì la scoperta della conoscenza non razionale del senso della vita, l’unica in grado di attribuire all’esistenza finita il senso dell’infinito.
Lev Nikolaevič Tolstoj (1828-1910), scrittore, filosofo ed educatore russo, è universalmente noto per i romanzi Guerra e pace e Anna Karenina, seguiti da opere più introspettive e morali e da riflessioni pedagogiche, filosofiche e religiose. Nel 1859 apre a Jasnaja Poljana una scuola per i figli dei contadini, fondata sulla piena libertà degli allievi, e tenta di abolire la servitù della gleba. Convinto che la dottrina ufficiale della Chiesa falsi lo spirito e la lettera del Vangelo, abbandona l’ortodossia e nel 1901 viene scomunicato dal Sinodo.
Sommario
Verso Confessioni: la “Ricerca della vera fede” (Pier Cesare Bori). 1. Ricerca della vera fede. 2. Confessioni. Notizia sul testo (Maria Bianca Luporini). Biografia.