
Se è vero che siamo quel che mangiamo, a maggior ragione questa verità dovrebbe valere anche per quanto concerne il nostro cervello ovvero la nostra salute mentale. Molti gli studi che si riferiscono ad una nuova branca della medicina, la psichiatria nutrizionale, di cui è una studiosa antesignana Uma Naidoo, docente alla Medical School di Harward, che nel suo libro “La dieta del cervello”, il cui sottotitolo recita “Prendiamoci cura del nostro benessere mentale attraverso il cibo”, fa il punto sugli studi condotti sull’argomento. Il tutto nasce dalla relazione tra cervello e intestino che, come dieta e salute mentale. sono intimamente legati “e il rapporto funziona in entrambi i sensi: scelte alimentari sbagliate portano ad un aumento di problematiche psicologiche, che a loro volta conducono a cattive abitudini in fatto di cibo”. Il primo capitolo, dopo l’interessante introduzione in cui la dottoressa si racconta anche come chef qualificata, porta un titolo che è già un programma “Intestino e cervello: una storia d’amore”, cui seguono quelli relativi ai disturbi e ad una serie di menù dedicati alla cura con il cibo di quelli più comuni (depressione, ansia, stress) ma anche menù per potenziare la memoria o la concentrazione.
[…]“In La dieta del cervello la dottoressa Uma Naidoo, […] ci mostra in modo semplice e chiaro come sfruttare l’alimentazione per raggiungere il pieno benessere in ogni aspetto della salute mentale. E, nella parte finale del volume, affianca alla teoria la pratica: sia fornendo alcune informazioni di base per scegliere gli alimenti da comprare e organizzare al meglio la nostra cucina, sia presentando un menu specifico – con tre pasti principali e spuntini intermedi – per combattere alcuni tra i più comuni disturbi del nostro tempo”.
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