Jón Kalman Stefánsson “Crepitio di stelle” presentazione e la recensione da ilmestieredileggere.com di Pina Bertoli

La recensione da Il mestiere di leggere blog di Pina Bertoli

Un grande romanzo sull’amore, la poesia e la memoria. Una storia famigliare che va dall’inizio del XX secondo fino ai giorni nostri e si snoda in tutta l’Islanda. Quella di Stefánsson è una scrittura che incanta e infonde nuova vita alla grande letteratura islandese. ( da Iperborea Editore)

Islandese nato a Reykjavík, poeta e poi romanziere, Stefánsson esordisce nella prosa con “Crepitio di stelle” che ha per protagonista un bambino di sette anni che racconta, ormai quarantenne, sull’onda del ricordo senza quindi un vero e proprio filo narrativo ma con passaggi e salti, avanti e indietro nel tempo. Il lettore lo segue nell’Islanda del Novecento e in quella degli anni ‘70 ripercorrendo la storia di quattro generazioni nell’arco di centocinquanta anni: quella del bisnonno e quella del padre; con il primo agli inizi del Novecento dentro la sua vita burrascosa e inquieta, in quella del padre e nella propria tornando dove ha vissuto l’infanzia, in un condominio di Reykjavík, ricostruita e rivissuta attraverso i pensieri e i modi di un bambino, resi con sottigliezza psicologica, suscitati e riaccesi dall’impatto con un passato che non trova riscontri nella memoria. Due storie che s’intrecciano e confluiscono insieme alle voci dei personaggi che costellano momenti della quotidianità, inseguendo i guizzi della memoria che sovrappone, dilata, si sofferma o sorvola. E insieme a queste presenze e dentro questi ritagli fissati nel tempo c’è l’Islanda con i suoi paesaggi.

Brevi note biografiche

Jón Kalman Stefánsson (1963), insegnante e bibliotecario, è passato alla narrativa dopo tre raccolte poetiche.
Più volte nominato al Premio del Consiglio Nordico, con Luce d’estate ed è subito notte ha ricevuto nel 2005 il Premio Islandese per la Letteratura.  Paradiso e inferno (Iperborea 2011) è stato definito il miglior romanzo islandese degli ultimi anni, che insieme a La tristezza degli angeli (Iperborea, 2012) e Il cuore dell’uomo (Iperborea, 2014) costituisce una trilogia.

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