
Ritratto di famiglia dell’amore e di altri demoni
di Zita Dazzi
[…]«Sono lontana dall’essere un’esperta di sentimenti, a me arrivano come ovattati, ma credo che non si possa essere generosi quando si è feriti», ammette Nadège, la madre che fugge dalle sue responsabilità e abbandona il marito e tre figli piccoli per seguire un amore folle e incontenibile, come sono sempre gli amori sbagliati. […] Il funerale del padre organizzato dall’altra figlia Apolline, è la prima scena di un racconto che procede a scatti, in diverse scansioni temporali, con due voci narranti, quella della figlia che si allontana dalla casa dove è nata e quella di sua madre,[…]una vita vista da quel promontorio che è l’età adulta, quando ci si rende conto dei torti fatti alle persone care e non c’è più tempo per chiedere scusa […] ( da Zita Dazzi La Repubblica 12 marzo)
La sinossi
Nora torna in Normandia per il funerale del padre lasciato quarant’anni prima, ma è rimasta in contatto con la sorella Apolline,l’adorata sorella maggiore, con la quale cercherà spiegazione al dolore infantile, causato dall’abbandono della madre. Durante la lettura del testamento del padre il notaio consegna alle due sorelle un grosso quaderno scritto dalla madre Nedège. Il diario porterà alla luce antichi segreti e la necessità di un viaggio anche dentro se stesse.