
Massimo Gezzi mette assieme generazioni diverse, sogni perduti e ingenue speranze, in una provincia immaginaria, una indimenticabile provincia dell’anima che si affaccia sul mare. E fonde giovinezza e senilità in un affresco misurato, preciso e nitido.( da Feltrinelli)
Due protagonisti, di generazioni diverse: Emilie, una liceale alle prese con il difficile cammino di crescita, in una famiglia difficile, e un’amicizia problematica; Tullio sessantottenne invalido e solo. Cercano entrambi di mettere ordine nei loro pensieri e stati d’animo arruffati dalle contingenze, lungo quel molo che si protende nel mare, in una sera di maggio inoltrato.
Tutto si gioca dentro una sola serata, i due si incontrano, in un confronto di solitudini. Ciascun personaggio è poi ben delineato dal modo di presentarsi nelle pagine, se Emilie si racconta in prima persona, dall’interno, di Tullio l’autore lo fa in terza: due modi che si legano all’interiorità e al vissuto dei due protagonisti, nel primo ancora fragile, contraddittorio e in fieri, nel secondo il trascorso è quasi cristallizzato tra memoria e rassegnazione, diversità da cui emerge evidente il contrasto generazionale.
Massimo Gezzi (1976) ha pubblicato i libri di poesia Il mare a destra, L’attimo dopo, Il numero dei vivi, Uno di nessuno. Storia di Giovanni Antonelli, poeta, Sempre mondo, e il libro di racconti Le stelle vicine (Bollati Boringhieri, 2021, finalista Premio Mastercard Letteratura Esordienti). Ha curato per Mondadori il Diario del ’71 e del ’72 di Eugenio Montale e lo Specchio Poesie (1975-2025) di Franco Buffoni. Dirige con Fabio Pusterla la collana di poesia Le Ali di Marcos y Marcos. Ha fondato e coordina il sito letterario “Le parole e le cose”. Vive a Lugano, dove insegna italiano in un liceo. Per Feltrinelli Gramma ha pubblicato Adriatica (2025).
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