Lydie Salvayre “Sette donne”, presentazione

Traduzione di Lorenza di Lella e Francesca Scala

Prehistorica Editore

Sette donne, sette autrici, incontrate come lettrice, apprezzate e stimate, tutte, fondamentali per la sua crescita come scrittrice.

“Il punto in comune di queste sette donne è che le ammiro. Tutte. Tutte sono state importanti nella mia vita da quando, a 12 anni, ho cominciato a leggere Emily Brontë. Tutte e sette, soprattutto, sentivano l’imperiosa necessità di scrivere”.

Risponde così alla domanda di Elisabetta Rosaspina (La Lettura del Corriere 8 agosto 2025) perché avesse scelto proprio loro per le sue biografie che tali e semplicemente tali non sono, infatti, sono le autrici che l’hanno confermata nella sua volontà di scrivere, di essere donna e autrice, come loro che, nella loro esistenza di vita, hanno sofferto ed hanno trasformato quel dolore in pagine letterarie.

Un testo dedicato a queste autrici dal cui incontro Lydie Salvayre ha costruito la sua identità e di scrittrice e di donna.

Scrive Laura Pugno (tutto libri La Stampa 6 settembre 2025):

” è un diario di formazione per voce interposta quello che ci consegna in questo libro, in cui l’ordine delle vite narrate si fa eco dell’ordine, o del disordine, della vita della narratrice. Nella versione originale francese Sept femmes/Sette donne è diventato anche uno spettacolo, messo in scena a pochi mesi dalla prima uscita in Francia, per l’8 marzo del 2014, da lan Morane con l’adattamento di Nadine Eghels, presso la Casa della Poesia di Parigi”

Lydie Salvayre nasce nel 1948 a Autanville (centro-valle della Loira) da genitori spagnoli rifugiati, sfuggiti al franchismo durante la guerra civile. Studia lettere moderne all’Università di Tolosa e si laurea anche in medicina: ha esercitato la professione dello psichiatra prima di dedicarsi integralmente alla scrittura. Ha esordito nel 1990 con il romanzo La Dichiarazione, salutato dalla critica e insignito del Premio Hermès. Di lì ha pubblicato una quindicina di romanzi, che gli sono valsi svariati e importanti riconoscimenti, come Il Premio Novembre, il Premio Billetdoux e il Prix Goncourt. Le sue opere sono tradotte in una ventina di lingue. In Francia è edita da illustri editori quali Le Seuil, Juillard e Verticales. In Italia, alcune sue opere sono state pubblicate da Bébert, Bollati e Boringheri, Feltrinelli, Guanda, L’Asino d’oro. Dal 2023, se ne occupa Prehistorica Editore.

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