
Pagine 60, 13 euro
Una storia vera di cronaca nera narrata in prima persona dal cronista che ha risolto il caso. Nel 1995 una banda di incappucciati terrorizza le province di Monza, Lodi, Cremona, Crema, Brescia e Piacenza. Passa di paese in paese, violentando giovani ragazze con una violenza che nella pacifica provincia italiana non si era mai vista. Un cronista piacentino ha per primo l’intuizione che non si tratti di casi isolati, ma dell’azione di una banda criminale. Da qui la notizia rimbalza su tutti i media nazionali. Tra indagini, rapporti non sempre facili con le forze dell’ordine e colleghi, uno spaccato veritiero del mondo giornalistico italiano.
Nebbia autunnale, fredda, pungente. Antonio si avvicinò al rugginoso Maggiolino; inserita la chiave nel quadro, il motore 1200 tossì e la macchina del popolo sussultò avanzando nell’umida e leggera nebbia che tutto ammantellava, insozzando grigia e vischiosa strade, lampioni, palazzi, opacizzando luminose insegne al neon e semplici cartelloni. Parcheggiata la Volkswagen, il cronista scese dall’auto e coprì a piedi le poche centinaia di metri che lo separavano dal bar; l’umidità lo penetrava come un acuto urlo di orrore e lo faceva rabbrividire, si alzò il bavero del giubbotto sul collo per proteggersi.
Ermanno Mariani, cronista di nera e giudiziaria, scrive per “Libertà” quotidiano di Piacenza. Corrispondente Ansa, collabora anche con Radio Inn, Radio Sound e Telelibertà. In passato ha lavorato per il “Giorno”, “l’Unità”, “Repubblica”, “Gazzetta di Parma”, “Resto del Carlino”, “La Nazione”, “Il Giornale di Brescia”, Radio Popolare. Ha scritto numerosi libri per editori del territorio e si è occupato di tutti i casi mediatici dell’Emilia e della Bassa Lombardia e, in ultimo, del ritrovamento del ritratto di Klimt a Piacenza, da cui ha tratto il libro Il mistero del doppio ritratto di Klimt (2018).