Roberta Castoldi “La formula dell’orizzonte” , Anima Mundi Edizioni

Collana cantus firmus diretta da Franca Mancinelli e Rossana Abis

 pagine 136, prezzo 13 euro, con fotografie dell’artista corso Dominique Degli Esposti, Anima Mundi Edizioni

Limite definito e vaghezza infinitesimale

presenza indissolubilmente legata alla mia

percezione e lontananza più remota

promessa di un arrivo e irraggiungibilità

consolazione e esercizio di assenza

limite del presente e slancio aperto al futuro.

                                            Roberta Castoldi

Dopo quindici anni di silenzio, torna in libreria una delle voci più originali e nitide della poesia contemporanea italiana, quella di Roberta Castoldi. La formula dell’orizzonte è legato a un tempo e un luogo – l’estate, un’isola del Mediterraneo – e a una condizione dell’anima a cui si accede per un forte innamoramento che produce perdita, svista e dimenticanza. Il libro contiene la silloge omonima, dettata dall’intuizione dell’orizzonte, punto di arrivo e luogo irraggiungibile, consolazione dello sguardo e esercizio di assenza, e l’esordio poetico dell’autrice, La scomparsa, edito nel ’99 con un’introduzione di Franco Loi e ora arricchito da sette testi precedentemente esclusi. “Se mi penso / è lasciarmi spopolata . / Un esercito disarmato da uccelli”, scrive l’autrice, lasciando che il proprio io si apra a una forma di primordiale e plurale presenza.

L’autrice: Roberta Castoldi (1971) è poetessa e musicista. Si occupa di progetti in ambito culturale e scolastico. La scomparsa è il suo primo libro di versi, pubblicato nel 1999 con una prefazione di Franco Loi. Nel 2007 è uscito Il bianco e la conversazione (Marietti). Sue poesie sono apparse nelle antologie I poeti di vent’anni a cura di Mario Santagostini e Maurizio Cucchi (La Stampa, 2000), Melodie della terra. Novecento e natura, a cura di Plinio Perilli (Crocetti, 1998) e nelle riviste PoesiaIntersezioni (Il Mulino) e PantaEditoria a cura di Elisabetta Sgarbi e Laura Lepri. Ha curato per Einaudi Il libro di Morgan (2015) e tradotto saggi di filosofi francesi contemporanei come Baldine Saint-Girons e Jean-Jacques Wunenburger. Collabora con la rivista online Alberoni Magazine e con il mensile LEI Style, per cui cura la rubrica Corpo di Bacco: l’arte dell’incantamento. Come violoncellista ha lavorato con molti artisti italiani e stranieri tra cui Afterhours, Bluvertigo, David Byrne, John Parish, Cesare Basile, Soledonna, Cristina Donà.

La Quarta di copertina

Nino Motta “Ragazze troppo curiose”, presentazione

[…]Con la sua scrittura nitida e avvolgente, Nino Motta racconta donne curiose nel senso più ampio e più alto, che amano la vita e se ne lasciano sorprendere […](dal Catalogo Bompiani)

Nino Motta, nom de plume di Paolo Di Stefano, presenta la sua protagonista, la filologa Rosa Lentini alle prese con un secondo caso nella Sicilia delle vacanze a Pizzuta, la località dove si sposta con la madre Evelina in estate. In particolare, in questo secondo romanzo, l’azione riprende pochi mesi dopo la risoluzione del primo caso indagato, datato 1956; ad aprile infatti Rosa decide per un secondo anno di aspettativa dall’Università: lo scopo è infatti quello di verificare alcune informazioni raccolte da don Ciccio Drago, ex-comandante dei carabinieri e amico delle due donne, su due omicidi irrisolti del 1974.

Il primo riguarda un ingegnere, Angelo Valvo, il secondo, presumibilmente connesso al primo, è di Wanda Girlando, una giornalista che indagava il caso: troppo vicina alla verità?

E così Rosa da ricercatrice, cercando di comprendere i motivi delle morti ingiuste, riscatterà la volontà legittima di ragazze “troppo” curiose.

Brevi note biografiche

Nino Motta è lo pseudonimo con cui Paolo Di Stefano ha pubblicato presso Bompiani La parrucchiera di Pizzuta (2017) e Ragazze troppo curiose (2022), noir che vedono protagonista la filologa Rosa Lentini. Nato ad Avola, è inviato del “Corriere della Sera”. Ha pubblicato poesie, racconti, inchieste e romanzi, tra cui Baci da non ripetereAzzurro, troppo azzurroTutti contenti, Giallo d’Avola e Noi. Ha vinto, tra gli altri, i premi Grinzane Cavour, SuperFlaiano, SuperVittorini, Campiello, Volponi, Lo Straniero, Viareggio-Rèpaci, Bagutta, Alassio.(da Bompiani Autori)

Allo scrittore è stato assegnato il Premio Giovanni Verga.

Le pagine di tuttatoscanalibri più lette nel mese di giugno 2022

Simonetta Agnello Hornby e Costanza Gravina “La cuntintizza”

Elisabetta Moro e Marino Niola “Baciarsi”

Elizbeth Strout “Oh William!”

Alba Donati “La libreria sulla collina”

“Terapia forestale”

Chiara Clausi “Beirut au revoir”

Virginia Ciaravolo “D’improvviso si è spenta la luce”

Maurizio De Giovanni “Un volo per Sara”

Ferrini e Pizzuoli “La val di Merse”

Roberto Alajmo “La strategia dell’opossum”