
“Questo libro è stato tessuto da due donne, Lucia e Fiammetta Borsellino. L’autore ha fatto semplicemente da telaio”, così si legge nella presentazione che lo stesso Melati fa sulle pagine del Venerdì di Repubblica (22 luglio 2022) […] “Sono stati scritti più di ottanta libri su via D’Amelio. Ma non era stato raccontato quello che è accaduto ai figli e alla famiglia nei trent’anni successivi alla strage”.
Trent’anni di depistaggi, di bugie e di isolamento. Un libro che vuole cercare la verità, per amore della verità, parafrasando il titolo stesso del saggio.
Ne deriva, come si legge nella sinossi sul Catalogo della Casa editrice, “[…]un ritratto corale del giudice che Piero Melati tratteggia con l’aiuto di molte testimonianze, tra le quali spiccano i contributi inediti di Lucia e Fiammetta Borsellino. Cucendo insieme ricordi e punti di vista diversi, questo libro illumina la figura di Paolo Borsellino da una prospettiva nuova e racconta – attraverso la voce dei protagonisti «una delle pagine più vergognose e tragiche della storia giudiziaria italiana».( da Sperling & Kupfer)
e anche
Brevi note biografiche
Piero Melati ha seguito per il quotidiano L’Ora il Maxiprocesso di Palermo, per poi scrivere sulle pagine di Repubblica e il venerdì. Ha pubblicato con Francesco Vitale Vivi da morire (Bompiani, 2015), Giorni di mafia (Laterza, 2017),La notte della civetta (Zolfo, 2020).