Abraham B. Yehoshua “La figlia unica”, presentazione

Traduzione di Alessandra Shomroni

Una storia, raccontata con una prosa asciutta ed essenziale, ha come protagonista una dodicenne, figlia unica di una famiglia ebrea benestante in una città dell’Italia del Nord, non meglio precisata, dove frequenta con profitto la scuola media. Si appressano le vacanze natalizie e il lettore la segue nelle sue peregrinazioni e sballottamenti tra visite ai nonni in città e la nonna al mare, visite in montagna con il padre e corse al recupero della cagna Diana che sta per partorire. Mai decisioni prese autonomamente, neanche quella di andare a trovare la supplente che nell’ultimo periodo ha sostituito la titolare in maternità per esporle il suo parere sui racconti letti in classe dal Cuore, il datato e glorioso testo di de Amicis.

In questa situazione incerta fatta di soggiorni forzati o veloci, la giovane Rachele è sempre più sola con se stessa, “per niente viziata e per niente felice”, o in compagnia di estranei e deve anche imparare a gestire la notizia della malattia del padre, “l’appendice” che cresce nel suo cervello.

Un romanzo ultimo, un addio alla scrittura da parte del suo autore, un omaggio all’Italia, il paese che ama. Un commiato e un addio che si sofferma sulle domande di una ragazzina sospesa tra due mondi, quello dei dettami della religione ebraica e quello della religione dei gentili, di cui è curiosa tanto da aver rinunciato con rammarico, per volere del padre, al ruolo della Madonna nella recita scolastica.

[…] Con La figlia unica Yehoshua ci conduce con brio e freschezza a una protagonista e a un luogo insoliti per la sua produzione letteraria. È la prima volta che il grande scrittore israeliano ambienta una storia in Italia, un paese con cui ha una relazione speciale, e di cui si sente quasi «cittadino onorario». E come sempre, le sue parole sono le chiavi giuste per spalancare le gabbie dell’identità e dell’appartenenza.( dal Catalogo Einaudi)

e anche

Brevi note biografiche

Abraham B. Yehoshua è nato a Gerusalemme nel 1936. I suoi romanzi, tutti pubblicati da Einaudi, sono L’amanteUn divorzio tardivo, Cinque stagioniIl signor ManiRitorno dall’IndiaViaggio alla fine del millennio, La sposa liberataIl responsabile delle risorse umaneFuoco amicoLa scena perdutaLa comparsaIl tunnelLa figlia unica. Le sue opere sono state tradotte in ventidue lingue.(Da Einaudi Autori)

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