Umberto Eco “Filosofi in libertà”, presentazione

Ritorna in libreria per la nave di Teseo “Filosofi in libertà” datato 1958, un libro allora editato in 500 copie numerate che il suo autore firmò con lo pseudonimo di Dedalus, personaggio joyciano molto amato, corredato da 15 tra disegni e vignette schizzati dell’autore durante congressi e riunioni; nella recente edizione si accompagnano al testo originale alcune integrazioni nella sezione “Scrittori in libertà”, dedicata tra gli altri a Marcel Proust, James Joyce e Thomas Mann, gli autori prediletti da Eco.

Oltre ad essere uno scritto giovanile presenta un aspetto nuovo in quanto poco conosciuto di quella che lo stesso Eco definì “saggistica leggera”.

L’opera si compone di una serie di ritratti di protagonisti della storia della filosofia tratteggiati in filastrocche. Le filastrocche erano state composte in epoche diverse ed erano state lette in piazza San Marco durante il Congresso Internazionale di Filosofia del 1958, scritte dopo le vignette che Eco aveva disegnato. La prima edizione era costituita da un volumetto in tela rossa cui era seguita un’edizione, sempre in 500 copie, in tela azzurra, nel 1959, come racconta lo stesso Eco nella nota al volume,

“Un piccolo Bignami, si potrebbe dire, della storia della filosofia in forma di filastrocca, un genere assai familiare fin dall’infanzia di Eco, assiduo lettore del “Corriere dei Piccoli”. Ai testi si accompagnano talvolta delle argute, sapide vignette dell’autore, in armonia con il costume satirico espresso da testate come “Candido” e “Il Travaso”.(da La nave di Teseo)

e anche

Brevi note biografiche

Umberto Eco (Alessandria 1932 − Milano 2016), filosofo, medievista, semiologo, massmediologo, ha esordito nella narrativa nel 1980 con Il nome della rosa (premio Strega 1981), seguito da Il pendolo di Foucault (1988), L’isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010) e Numero zero (2015). Tra le sue numerose opere di saggistica (accademica e non) si ricordano: Trattato di semiotica generale (1975), I limiti dell’interpretazione (1990), Kant e l’ornitorinco (1997), Dall’albero al labirinto (2007), Pape Satàn aleppe (2016) e Il fascismo eterno (2018). Ha pubblicato i volumi illustrati Storia della Bellezza (2004), Storia della Bruttezza (2007), Vertigine della lista (2009), Storia delle terre e dei luoghi leggendari (2013) e Sulle spalle dei giganti (2017).

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