
Traduzione di Carlo Prosperi.
Il titolo riprende l’ultimo verso di “Limpida mezzanotte” di Walt Whitman e fa parte della raccolta “Foglie d’erba”; interrogata la Oates relativamente alla scelta, ha risposto in una recente intervista ( Caterina Soffici tuttolibri La Stampa 9 ottobre 2021) “è una frase che ho sempre ammirato. Il romanzo – nella sua ampiezza e profondità – copre così tante emozioni interiori, tra cui l’accettare l’inevitabilità della morte”.
In queste poche righe la chiave di lettura dell’ultimo romanzo dell’autrice in cui si affronta il dolore per la morte di una persona cara cercando di sopravvivere al dramma continuando a vivere.
Protagonisti sono i componenti la famiglia McClaren, Thom, Beverly, Lorene, Sophia e Virgil i cinque figli, Jessalyn, la madre e moglie del sessantasettenne John Earle, “Whitey” McClaren, ex sindaco di una piccola cittadina, un uomo rispettato che ritiene giusto intervenire quando due poliziotti aggrediscono un giovane di colore ma, per difendere il ragazzo e finito a terra, viene colpito dal taser: entrerà in coma, morirà in ospedale.
Con la scomparsa del capofamiglia ciascuno dei componenti manifesta nuove e diverse identità, così i figli, così Jessalyn, che nella necessità di sopravvivere alla tragedia, reagisce aprendosi alla nuova vita.
[…] Le loro vite, l’idea che avevano di sé e i rapporti all’interno della famiglia, che sembravano immutabili all’ombra di Whitey, cambieranno per sempre. Un romanzo avvincente che, attraverso il prisma di un dramma familiare, racconta in maniera magistrale uno spezzato degli Stati Uniti contemporanei. Con uno stile lirico e spietato, Joyce Carol Oates torna ad affrontare alcuni dei temi che le sono cari: il lato oscuro dell’America, il razzismo, i traumi familiari” (da La nave di Teseo Editore).
e anche
Brevi note biografiche
Joyce Carol Oates ha ricevuto numerosi importanti riconoscimenti, tra i quali vale la pena ricordare: la National Medal of Humanities, il National Book Critics Circle Ivan Sandrof Lifetime Achievement Award, il National Book Award e il PEN/Malamud Award for Excellence in Short Fiction. Autrice enormemente prolifica, ha scritto alcune delle opere più significative del nostro tempo, tra le quali: Blonde, Epopea americana, I ricchi. Per La nave di Teseo ha pubblicato Ho fatto la spia (2020). Insegna alla Princeton University ed è membro dell’American Academy of Arts and Letters dal 1978.
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