
“Il rospo e la badessa” è l’ultimo romanzo di Tiraboschi che, come i tre che lo hanno preceduto ( la trilogia sulla nascita di Venezia La pietra per gli occhi, La bottega dello speziale, L’angelo del mare fangoso) racconta attraverso episodi noti ed altri meno conosciuti la storia della città lagunare. A Venezia il 1172, l’anno in cui è ambientato il nuovo romanzo, segna un periodo storico di forte cambiamento non solo nell’ordinamento politico ma anche nell’assetto urbanistico con la trasformazione di tutta l’area intorno a San Marco: in quell’epoca infatti piazza San Marco era tagliata da un canale, il rio Batario, ed era un orto.
Protagonista, insieme ad un folto numero di personaggi e comparse, è la badessa Sicara Caroso che oltre a dirigere il monastero di San Lorenzo ha doti di esorcista: viene infatti chiamata in un altro convento per scacciare il demonio da una giovane monaca che, dopo qualche giorno, viene trovata cadavere in fondo a un pozzo e alla quale estrarrà un rospo dalla gola, simbolo satanico, La ricerca della verità da parte della bella badessa avviene in un periodo abbastanza difficile nella storia della Repubblica lagunare: il doge Vitale II Michiel è stato pugnalato durante una sommossa, mentre la città senza guida, è in preda ad una epidemia di peste portata in città dai superstiti di una disastrosa spedizione di guerra a Costantinopoli che ha quasi completamente distrutto la flotta e ucciso ammiragli e molti nobili.
E non solo, nuovi Intrighi di palazzo cercano di riformare la procedura di elezione del doge: non più per acclamazione diretta, ma attraverso un nuovo organismo politico, il Maggior Consiglio. Sarà proprio il nuovo doge a decidere di pavimentare e far diventare piazza gli orti di San Marco.
Il racconto storico si fa thriller storico nella narrazione avvincente e documentata di Tiraboschi.
“Venezia, maggio 1172. Sicara Caroso, badessa del monastero di San Lorenzo, quando scoppia la rivolta in città sta recandosi a San Giacomo in Paludo, un convento sperduto nella laguna. Una giovane monaca indemoniata, Persede Gradenigo, figlia di uno dei nobili più in vista, è stata trovata affogata in fondo a un pozzo. Le consorelle sostengono che si è tolta la vita, spinta dal demonio che la possedeva. La badessa è piena di dubbi. Ha inizio così un lungo e tortuoso percorso alla ricerca della verità. Nel Rospo e la badessa il romanzo storico si mescola al romanzo noir in un intreccio di estrema attualità”. ( da E/O Edizioni)
e anche
Brevi note biografiche
Roberto Tiraboschi è nato a Bergamo e vive tra Roma e Venezia. Drammaturgo e sceneggiatore, ha scritto per diversi registi italiani, tra cui Liliana Cavani, Marco Pontecorvo, Silvio Soldini. Le Edizioni E/O hanno pubblicato i romanzi Sguardo 11 e Sonno, vincitore del Premio nazionale di narrativa Bergamo e del Premio Stresa di narrativa, nonché la saga in tre volumi sulla nascita di Venezia: La pietra per gli occhi, La bottega dello speziale e L’angelo del mare fangoso.