
Un romanzo d’esordio ambientato negli anni ’40 in un piccolo centro tra le montagne dell’Abruzzo. Tre generazioni di donne in un periodo in cui alla miseria già connaturata si aggiungeranno le condizioni precarie legate al conflitto, la violenza maschile o quella paterna o la più vile, per chi la opera e più terribile per chi la subisce, lo stupro.
E le “deboli” affronteranno, facendosene carico, la realtà sociale di cui fanno parte, non remissive, non inconsapevoli, ma capaci di trasformare la loro debolezza nei confronti della condizione sociale che così le costringe nella loro forza. Così Vincenza costretta a sposare un uomo che non ama ritroverà la felicità anche se in una situazione estrema mentre Anna sarà capace di superare le convenzioni sociali decidendo, lei stuprata, di portare avanti la gravidanza.
“Anni Quaranta: in un paesino di quattromila anime dell’entroterra abruzzese, si sviluppano i drammi di vita di una famiglia e in particolare delle donne che ne fanno parte.
Nonna, mamma e figlia si trovano a doversi districare tra i problemi che la guerra ha portato con sé, le vicende di tutti i giorni e la balordaggine di alcuni suoi concittadini arroganti. Solo il loro essere donne forti e resistenti le farà risollevare dalla sorte che hanno avuto…”(dal Catalogo 4Punte Edizioni)
e anche
Brevi note Biografiche
Flora Fusarelli è nata ad Avezzano (AQ) nel 1986. Appassionata di letteratura e autrice di numerose recensioni di libri, con Le deboli, pubblicato dalla nostra Casa editrice, si cimenta nel suo primo romanzo.
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