
Per dirla con Busi:
È un viaggio tra mito, narrazione e quotidianità, tessuto con ricordi di amici, confessioni di scrittori, visioni, collage emotivi. Sono “sedute” divinatorie vere e proprie, o semplici presentimenti, che infilo secondo la casualità delle letture e del capriccio degli eventi. E della mia curiosità
Il futuro, conoscerlo o venirne a contatto quasi casualmente, chi non ha mai avuto la sensazione di aver squarciato il velo, di aver dischiuso una delle cento porte?
Va da sé – continua l’autore – che l’argomento è scivoloso, tortuoso, infido. Di ciarlatani è pieno il mondo […] Ma quella sola profezia che si avvera può svelarci una dimensione insondata dell’animo umano?
Tra mito e tragedia, “ma anche personaggi della storia recente o del nostro quotidiano, saranno i nostri compagni di viaggio, protagonisti enigmatici di vere e proprie sedute divinatorie, di misteriosi incontri con l’inesplicabile” si legge nella breve presentazione sulla pagina de Il Mulino.
La copertina simboleggia con la serratura su un cielo stellato questo viaggio avventuroso nelle storie che indagano il breve contatto nel divinare il futuro, da sempre desiderio dell’uomo.
e anche
Brevi note biografiche
Giulio Busi esperto di mistica ebraica e di storia rinascimentale, insegna Giudaistica alla Freie Universität di Berlino. Tra i suoi volumi: «Qabbalah visiva» (2005), «Giovanni Pico della Mirandola. Mito, magia, qabbalah» (con R. Ebgi, 2014) e «Città di luce» (2019), editi da Einaudi; «Lorenzo De’ Medici» (2016), «Michelangelo» (2017), «Marco Polo» (2018), «Cristoforo Colombo» (2020), editi da Mondadori. Collabora da molti anni alle pagine culturali del «Sole 24 Ore ( da Il Mulino)