

Ripubblicato da Einaudi e da Bordeaux Edizioni, di fatto è una scoperta: è il terzo romanzo di Lewis Carroll autore più conosciuto per Alice nel paese delle meraviglie.
Sylvie and Bruno, in due volumi, fu pubblicato per la prima volta nel 1889, e il suo secondo volume Sylvie and Bruno Concluded nel 1893. Nelle nuove edizioni i due volumi vengono riuniti. L’edizione Einaudi è curata dalla drammaturga Chiara Lagani, l’edizione Bordeaux ripropone il testo nella traduzione di Franco Cordelli del 1978 quando il romanzo fu tradotto in italiano, ed è corredato dalle illustrazioni originali di Harry Furniss.
Dopo una pausa lunga venticinque anni il volume ricompare quasi contemporaneamente nelle due riedizioni.
Ma perché parlare di scoperta? In effetti il testo non ebbe successo proprio per il suo impianto narrativo: “è una straordinaria macchina narrativa costituita da due storie (pianificate da Carroll come un unico corpo romanzesco). La prima è ambientata nel mondo fantastico di Fairyland, l’altra nel mondo puritano e moralista dell’epoca vittoriana. La loro giustapposizione richiama un’infinita serie di dualismi – natura vs cultura, serietà vs leggerezza, significante vs significato – che permettono ai personaggi di queste pagine di infrangere moralismi e tabù con la potenza di fuoco dell’ironia e del non-sense” ( da Bordeaux Edizioni)
Non-sense e fantastico quindi si alternano con situazioni più serie grazie alla figura del Narratore che sa entrare ed uscire senza problemi dai due piani narrativi passando da uno all’altro . “Nel primo tutto ruota intorno all’affascinante Lady Muriel, amata da un giovane intellettuale ma fidanzata a un militare. Nel secondo si svolgono le vicende di due bambini, Sylvie e il suo fratellino Bruno, in un mondo fantastico. Sylvie e Bruno entrano nel mondo della prima narrazione e poi scompaiono improvvisamente seguiti nel loro dal narratore, che forse li sta solo sognando. Questo va e vieni tra i due mondi crea situazioni di ambiguità, di suggestioni metafisiche (e metanarrative), ma anche di grande comicità” ( da Einaudi Editore)
e anche
Brevi note biografiche
Lewis Carroll, pseudonimo dello scrittore Charles Lutwidge Dodgson, è noto soprattutto per essere l’autore di Alice nel Paese delle meraviglie e del suo “sequel” Attraverso lo specchio e quel che vi trovò. Ordinato diacono assai giovane, fu professore di matematica a Oxford (Euclid and his mod ern rivals, 1879) e appassionato cultore di fotografia, con una particolare predilezione per ritratti di bambini. I suoi romanzi di fantasie fiabesche sono considerati classici della letteratura e del non sense, di recente rivalutati dalla critica di impostazione psicanalitica.( dalla sezione Autori di Bordeaux Edizioni)