Il noir di Emma Stonex e l’ultimo romanzo di Ahmet Altan. Due presentazioni in breve

Cornovaglia, Inghilterra, un isolotto lontano dalla costa su cui si erge il faro, tre guardiani, tre donne in attesa che ciascuno di essi torni a casa a turno, un mistero.

Ispirato ad un fatto realmente accaduto nel 1900 a Eilean Mòr nelle Ebridi, il romanzo si apre subito con il mistero da sciogliere: è il 30 dicembre del 1972 quando una barca approda al faro dello Scoglio della Fanciulla, per dare il cambio ai custodi, ma la porta del faro è chiusa dall’interno, la torre è vuota e dei guardiani non c’è traccia.

“Vent’anni dopo, le donne dei tre guardiani stanno ancora cercando di andare avanti, anche se senza risposte. Helen, Jenny e Michelle avrebbero dovuto essere unite dalla tragedia comune, che invece le ha separate. Fino a quando, un giorno, uno scrittore le contatta: vuole scrivere un libro su quel mistero irrisolto e dare loro la possibilità di raccontare la propria versione della storia”

Sei voci narranti a turno raccontano il proprio rapporto con il faro, ma anche il proprio rapporto di coppia.

Emma Stonex è nata nel 1983 ed è cresciuta nel Northamptonshire. La sua storia d’amore con i fari e il mare è iniziata durante le vacanze trascorse da bambina in Cornovaglia e sull’isola di Wight. Prima di diventare scrittrice a tempo pieno, ha lavorato come editor in una grande casa editrice. Vive a Bristol con il marito e le loro due figlie.(da Libri Mondadori)

Ahmet Altan, “Signora Vita”

Dopo cinque anni in un carcere di sicurezza a Silivri in Turchia e dopo aver rischiato l’ergastolo per “reati d’opinione”, pubblica anche in Italia per E/O Edizioni il suo ultimo romanzo, ambientato nella Turchia di oggi. Protagonista e voce narrante è lo studente in Letteratura Fazil che nonostante sia precipitato nella povertà dal fallimento dell’azienda agricola del padre e dalla sua morte, decide di continuare gli studi trasferendosi in città. Nella ricerca di un suo percorso incontrerà due donne che diverranno importanti ciascuna a suo modo sebbene molto diverse.

Un romanzo di formazione in cui sesso, amore, politica e amore per la letteratura, quasi un’ancora di salvezza in una società in cui il pensiero libero non è contemplato, s’intrecciano e s’incarnano in vari personaggi femminili come la professoressa Nermin Hanim che continua coraggiosamente a proporre pagine di critica letteraria.

Da Edizioni E/O

Ahmet Altan, uno degli autori più noti e popolari della Turchia, è stato liberato recentemente dopo essere stato incarcerato nel suo paese dal 2016 per reati di opinione. Per la sua attività di oppositore e critico del potere era stato in un primo momento condannato all’ergastolo. Il 14 aprile 2021 è stato liberato grazie al vasto movimento di solidarietà nei suoi confronti in Turchia e in Europa. Con le Edizioni E/O ha pubblicato i romanzi Scrittore e assassinoCome la ferita di una spada e Amore nei giorni della rivolta e la raccolta delle sue memorie difensive, Tre manifesti per la libertà.

Su mangialibri alcune recensioni ai romanzi di Altan

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