La recensione di Maria Anna Patti di CasaLettori

Un esordio quello di Nicoletta Verna nato sotto i migliori auspici con la Menzione speciale della Giuria al Premio Italo Calvino 2020. Bianca è la protagonista e voce narrante, una giovane donna con un evento tragico che ne ha segnato il passato e il presente: la morte della sorella maggiore mentre lei era una bambina di sette anni. Un avvenimento che ha sconvolto con pesanti strascichi nel presente la vita di tutti i componenti la famiglia. È molto bella Bianca e con un’esistenza all’apparenza felice: la scopriamo nei diversi flashback ambientati nell’immaginaria cittadina di provincia di Gambrate, seguendola capitolo dopo capitolo con rivelazioni che sanno di thriller psicologico e che guidano il lettore lungo lo scorrere della sua vita e il segreto proposito che la anima che si svela a poco a poco.
“L’esistenza di Bianca si è sbriciolata il giorno in cui, da bambina, ha perduto sua sorella. Stella era pura, onesta, e manteneva le promesse. Ecco perché la sua scomparsa ha macchiato il mondo di colpa. Con un ritmo magnetico, che travolge e sorprende, Nicoletta Verna scrive un indimenticabile romanzo familiare, nel quale una giovane donna cerca ostinatamente una forma di redenzione”( Dal Catalogo Giulio Einaidi Editore)
e anche
Brevi note biografiche
Nicoletta Verna (1976) è nata a Forlì ma vive a Firenze, dove si occupa di comunicazione e web marketing nel settore editoriale. È autrice di saggi e volumi su media e cultura di massa e ha insegnato Teorie e tecniche della comunicazione presso diversi atenei e istituti italiani. Il suo romanzo d’esordio Il valore affettivo ha ottenuto la Menzione Speciale della Giuria alla XXXIII edizione del Premio Italo Calvino.