
Rufi Thorpe “La nostra furiosa amicizia”, traduzione di Claudia Durastanti
California, primi anni del 2000, una piccola città, North Shore, centro residenziale “incuneato nel corpo massiccio di Los Angeles”: Michael, voce narrante, e Bunny, altissima e atletica, giovanissimi, si incontrano.
“Casa di mia zia era circondata su ogni lato da ville enormi[…] Nella villa a sinistra viveva una ragazza con suo padre […] che aveva la mia età e con lei sarei andato a scuola per i sette anni successivi. Si chiamava Bunny Lampert, ed era la principessa di North Shore. E in qualche modo, quasi contro la mia volontà, sono diventato suo amico. […] a parte essere vicini di casa, c’era una straordinaria mancanza di supervisione da parte degli adulti con cui vivevamo.
Vivono due storie diverse, come lo è la loro estrazione sociale, ma sono accomunati da una crescita in abbandono: lui affidato alla zia, che lì vive, dopo che la madre era finita in prigione per aver accoltellato il padre, ma che si è poi dimenticata di lui. È gay, ne è consapevole, e ha imparato a usare la testa. Bunny ha un padre affarista e benestante ma è alcolizzato; è senza madre e, data la sua considerevole altezza, fa la pallavolista. E si scelgono e si legano con una profonda amicizia sullo sfondo di una società dove domina il denaro, la competizione, gli interessi e i pregiudizi. Le vicende che li riguardano li seguiranno fino ad un’età più adulta quando si separeranno: lei in prigione, lui all’università.
Rufi Thorpe con questo romanzo è entrata nella cinquina del premio Pen/Faulkner
Dal Catalogo Bollati Boringhieri Editore
[…]Rufi Thorpe ci regala la storia bellissima e tormentata di due esseri umani che desiderano restare uniti, oltre le più disperate delle circostanze. E un’affascinante riflessione sulla complessità e l’urgenza delle migliori amicizie, sulla distanza che siamo disposti a percorrere per proteggere e difendere i nostri affetti e su che cosa succede quando certi legami vengono sollecitati fino al punto di spezzarsi.