
Una pagina di storia recente ma sconosciuta: Manuela Piemonte in questo suo romanzo d’esordio racconta attraverso tre sorelle protagoniste, Sara Angela e Margherita, la vicenda di tredicimila bambini partiti nel 1940 da Bengasi e Tripoli su otto navi della Regia Marina verso una “vacanza” obbligatoria in Italia nelle colonie della GIL.
Sono figli dei contadini italiani, coloni in Nord Africa, hanno dai quattro ai dodici anni e non sono accompagnati. Cosa ne fu di quei giovanissimi quando da lì a poco fu dichiarata la guerra? Un romanzo storico ricostruito anche attraverso la documentazione fornita da alcuni di quei piccoli protagonisti.
tre sorelle andavano avanti, un piede dopo l’altro sul bagnasciuga e una scintilla negli occhi da tenere a freno, immaginando il giorno in cui sarebbero potute scappare via, magari in groppa ad un cavallo, come le amazzoni.
È una notte di luna piena quando, nella Libia dominata dagli italiani, Sara e Angela, nove e sette anni, vedono una donna a cavallo. Con un incedere libero e fiero, sembra prendere la rincorsa verso il cielo, senza voltarsi. Di lì a poco sono costrette a partire con la sorella minore Margherita, ma l’immagine dell’amazzone non la dimenticheranno più. È il 1940 e le attende il campo estivo del regime, tre mesi in Italia insieme a bambini come loro: tredicimila figli di coloni libici, lì per imparare la disciplina e i doveri di ogni buon fascista. Ma appena un giorno dopo il loro sbarco, Mussolini pronuncia la dichiarazione di guerra e la vacanza in Toscana di un’estate si trasforma in una prigionia infinita.[…]
Brevi note biografiche
Manuela Piemonte è nata a Milano nel 1978. Lavora come insegnante, sceneggiatrice e redattrice. Traduce narrativa e poesia dall’inglese e dallo spagnolo. Le amazzoni è il suo primo romanzo ed è in corso di pubblicazione in Francia, Paesi Bassi e Portogallo.