Ottessa Moshfegh “La morte in mano”.
Vesta, una donna anziana, è la protagonista di questo romanzo dell’autrice bostoniana, pieno di tensione e di suspance. Rimasta vedova, va a vivere in una casa isolata in mezzo al bosco. Un giorno, durante una passeggiata con il caro Charlie, trova un bigliettino scritto a mano, fermato sotto e sopra da piccoli sassi posizionati con cura “Si chiamava Magda. Nessuno saprà mai chi è stato. Non l’ho uccisa io. Qui giace il suo cadavere”.
Ma non c’era nessun cadavere […] c’era solo quel messaggio a terra”. Una morte già avvenuta ma di cui mancano e il cadavere e indizi che possano far scoprire e il corpo e l’assassino che scatenano supposizioni, dubbi e paure nella protagonista.
Brevi note biografiche
Scrittrice e saggista statunitense ha pubblicato Eileen, il suo primo romanzo, nel 2015. In Italia nel 2019 ha pubblicato con Feltrinelli Il mio anno di riposo e oblio e, nel corrente anno in agosto è stato pubblicato, sempre per la stessa casa editrice, La morte in mano