Al suo debutto come scrittrice, Sara Fruner, autrice di Riva del Garda, è arrivata dopo aver pubblicato prima la raccolta di poesie in inglese “Bitter bites from Sugar Hills”, e poi quella in italiano “Lucciole in palmo alla notte” . “L’istante largo” è una storia tra incognito e formazione il cui protagonista principale è un ragazzino quindicenne, Macondo, alla ricerca di notizie della sua nascita, di sapere quale delle tre madri, che ritiene tali ma che non ricorda, sia quella che lo ha messo al mondo, in attesa che la scatola che la nonna, celebre pittrice, tiene in alto nel suo scaffale, gli venga consegnata allo scadere della maggiore età, come ha deciso. Quale verità lo attende? E intanto il giovane impaziente indaga, mette a fuoco indizi e li cerca in quel mondo di artisti che lo circonda, in un intrecciarsi di storie e di ricordi di famiglia, anche tragiche e dolorose.
Da Bollati Boringhieri Editore
[…] Macondo scoprirà presto di portare inscritto nel nome ben più del senso di solitudine ispirato dal paese inventato da Gabriel García Márquez: nel suo nome è racchiusa tutta la sua storia. La sua ricerca d’identità diventa allora un cammino sia verso se stesso, sia verso chi lo ha amato, un percorso che lo conduce fino all’Istante largo, soggetto di un quadro della nonna, ma soprattutto epifania di un momento che apre le porte della consapevolezza: la famiglia non è necessariamente una struttura costruita a priori, ma può assumere le forme più diverse, spuntare in situazioni in cui i legami di sangue non ricoprono alcun ruolo, diventare uno spazio immenso per chi ama. Con una scrittura limpida e poetica, Sara Fruner ci offre una riflessione insieme intensa e lieve sull’imprevedibilità dei legami che ci forgiano. E se gli amori sono rimasti incompiuti, se sono terminati troppo presto, ogni legame spezzato del nostro passato può avere una seconda, inattesa chance, che ci sorprende.