Sono proprio i grandi cambiamenti del presente a renderlo, appunto, confuso. Augias si sofferma sul fatto che la rivoluzione tecnologica e politica degli ultimi anni sta sconvolgendo la nostra civiltà e scardinando riferimenti etici e culturali che son stati finora punti di riferimento. In questo “breviario” l’autore, come chiaramente indica nel capitolo introduttivo, potremo trovare non certo la soluzione, ma “una serie di riflessioni, note, citazioni, resoconti […] anche personaggi ed eventi del passato dai quali si possa ricavare un significato ancora utilizzabile ai nostri giorni” . È un invito quindi ad affrontare le incertezze del nostro presente, proprio perché “viviamo anni rivoluzionari” , alla luce di quanto il passato ha saputo tramandarci: la memoria del passato infatti ci aiuta a mettere quanto avvenuto in prospettiva, di cogliere le cause e gli effetti da cui è possibile trarre un punto d’orientamento. E oggi “avere consapevolezza e memoria del percorso che ci ha portato fin qui”[…] è ancora più importante come lo è “conservare quanto più si possa di un sapere che contiene insegnamenti fondamentali quale che sia il tipo di comunicazione e di convivenza nel prossimo futuro che ci aspetta”. L’autore propone al lettore un’interessante carrellata storica, un viaggio fatto di titoli e citazioni da opere di narrativa e saggistica, un patrimonio culturale raccolto, rivisitato e aggiornato in base ad un personale percorso di formazione.
Prendendo spunto dai temi e dai problemi con cui ci confrontiamo ogni giorno, attraverso la lettura di autori prediletti come Spinoza e Montaigne, Augias ricollega il presente al passato e alle cause che l’hanno provocato, rendendo più comprensibile e meno ansioso l’orizzonte degli eventi.
«Viviamo anni rivoluzionari in cui scompaiono abitudini consolidate, canoni politici, riferimenti culturali ed etici che a lungo hanno dato fisionomia alla nostra civiltà. Innovazioni scientifiche e tecnologiche inimmaginabili fino a pochi decenni fa hanno reso possibili e anzi banali risultati e capacità smisurate; i cambiamenti si succedono con vertiginosa velocità trasformando non solo il nostro mondo fisico e virtuale, ma la psicologia delle nuove generazioni – secondo alcune diagnosi la loro stessa stessa antropologia -, e comunque introducendo nuovi modi di vivere, e nuove epidemie […] Non c’è futuro, luminoso o obbligato che sia, che ci salvi dal dovere di trasmettere il passato, prima che tutto finisca travolto da un nuovo mondo, come presto o tardi certamente avverrà».