continua a leggere la recensione di Maria Anna Patti da Robinson La Repubblica
Dalla presentazione da Giulio Einaudi Editore
[…]Cosa succede quando a tenere in ostaggio una scuola non sono gli studenti in autogestione ma un preside che ci si è barricato dentro? E chi è questo preside? Un folle? Un disperato? Forse. O forse solo un uomo portato a vedere troppo lontano, dove non ci sono più difese e l’unico imperativo diventa resistere e cedere, imparare a dire basta e a dire ancora, provare a lasciare un’impronta di gioia, perché «per la felicità servono spazi grandi e qualcuno che li sogni con coraggio». Nella tensione dell’assedio, si dipana la storia concreta e metafisica di un antieroe dei nostri tempi: un uomo che non si arrende all’insensatezza della vita e che un attimo prima della fine spera, forse, d’imparare l’ultima lezione.