Shirley Jackson “Pomeriggio d’estate” (MicrogrammiAdelphi)

Due racconti di Shirley Jackson “Invito a cena” e Pomeriggio d’estate” che dà il titolo al volumetto in formato digitale. Un breve assaggio e una piacevole scoperta. I due testi sono tratti da La luna di miele della signora Smith che raccoglierà, prossimamente sempre per Adelphi, i vari racconti inediti della scrittrice americana.

Il primo potremmo definirlo una favola lieta che, come tutte le favole, ha anche una morale in questo caso sintetizzabile con: giusta punizione per un maschio petulante e indelicato.

Gradevole nella struttura semplice e scorrevole, contiene quel pizzico di magico che dà un’impronta a tutta la composizione: ma Mallie chi è, cosa rappresenta? Un alter ego, forse, con la sua sicurezza ed efficienza e convinzioni, tutto quanto manca alla protagonista oppure la condizione della donna americana del periodo, sempre ai margini, e alla quale per farsi valere occorre una “presenza speciale” come è quella di Mallie?

Meno lieve il secondo con due bimbe alle prese con i loro giochi estivi, bambole fiori e biscotti, ma anche capaci di far rivivere chi non c’è nell’immaginario sapendo poi restare consapevoli del presente e del domani.

S.P.

Shirley Jackson (1916-1965), casalinga e scrittrice, ha esordito nel mondo delle lettere pubblicando nel 1948 sulle pagine del “The New Yorker” il racconto “La lotteria” che destò notevole scalpore per il suo contenuto dal finale raccapricciante e interpretato come una storia avvenuta realmente; divenne conosciuta per “L’incubo di Hill Hause”del 1959; apprezzata da Stephen King e ritenuta da Harol Bloom l’erede di Edgar Allan Poe rimase pur sempre nell’ombra.

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