
di Flavia Piccinni
Chi era Caterina de’ Medici? Quale storia segreta del suo tempo ha custodito e segretamente indicato? Sono queste alcune delle domande cui risponde nel corso del suo ultimo bel romanzo – che ha il rigore del saggio e la piacevole prosa della narrativa – la scrittrice Alessandra Necci che con “Caterina de’ Medici, un’italiana alla conquista della Francia”, appena uscito per la veneziana Marsilio (pp. 384, EUR 18) guida il lettore nella Firenze del Cinquecento per raccontare della figlia di Lorenzo, sposa di Enrico II e madre di tre monarchi di Francia, donna di straordinaria intelligenza politica e sociale, nonché dotata di grande talento relazionale. Orfana di entrambi i genitori, appena 14enne Caterina arriva a Marsiglia nel 1553 per andare in sposa a Enrico d’Orléans; ed è dal suo arrivo che si apre questa epica narrazione che tratteggia il profilo di una donna colta e guardinga, consapevole della crudeltà del mondo e degli intrighi di corte, instancabile analista dei benefici e dei rischi sottesi alla vita di corte. Paziente, intraprendente, silenziosa e severa, Caterina diventa, pagina dopo pagina, una donna capace di dominare il tempo e le pulsioni per un bene superiore, una donna che da “fiorentina” – come veniva apostrofata – riesce a gestire a suo piacimento la corte francese per oltre trent’anni e che attraverso la cultura e l’arte sa incantare gli alleati ma soprattutto i nemici. La lettura sarà certamente gradita non solo agli appassionati di romanzi storici, ma anche a chi cerca nel passato strumenti per decifrare la nostra oscura epoca. —