Madeleine Bourdouxhe “La donna di Gilles”

Dalla Quarta di copertina:

Quando appare nel 1937, fu accolto come una rivelazione. La critica rifiutò di credere che fosse l’opera prima di una trentenne. Simone de Beauvoir elogiò pubblicamente la Bourdouxhe. Ed è stato questo romanzo, da allora sempre ristampato, ad assicurarle una fama che il tempo non scalfisce, così come non ha mutato in nulla il fascino di questa crudele storia d’amore.

Il romanzo è ambientato in una modesta abitazione nella periferia di una città industriale del Nord Europa e indaga, con una prosa incisiva ed efficace, i moti dell’animo della protagonista, Elisa, legata da un amore esclusivo e pervicace a Gilles, il marito, un operaio che lavora agli altiforni nei sobborghi di Liegi, anche se nel romanzo la località resta anonima. Com’è giusto che sia perché la storia di Elisa e Gilles è una storia senza tempo e senza luogo, la  storia di un rapporto coniugale che, vissuto attraverso gli occhi della protagonista, è “perfetto”, fino a quando il cuore di Gilles si accende di passione per un’altra donna, la giovane cognata, sensuale e frivola. Da questo momento la tragedia nel cuore di Elise si consuma nel silenzio, un silenzio tanto dolorosamente grande, quanto il suo amore. “Donna priva d’astuzia e di orgoglio, aliena dalle elucubrazioni filosofiche, Elisa non si domanda se al mondo c’è posto per un cuore come il suo” così scrive l’autrice, quando il suo amore diviene perverso, diventa sofferenza e completa dedizione a Gilles, nell’annullamento di sé, aspettando che Gilles guarisca. Una storia che si riassume volendo in poche righe, ma che investe il lettore catturato non solo emotivamente ma anche dalla struttura della trama che riecheggia quelle classiche, dal binomio di amore e morte, dalle domande che emergono sull’amore e sull’eros.      Considerato un piccolo capolavoro, merita di essere letto.

Chi è Madeleine Bourdouxhe

Scrittrice belga nacque a Liegi nel 1906. Nel 1943, scrisse un secondo romanzo A la recherche de Marie, e un racconto, Sous le pont Mirabeau. Si è spenta all’età di 96 anni. Ma è con La famme de Gilles che la sua fama resta immutata nel tempo al punto che nel 2004 ne fu tratto un film con la regia di Fonteyne, presentato alla Mostra del cinema di Venezia.

Come inizia

«Le cinque… Tra poco sarà a casa…» Pensa Elise, e basta l’idea a farla piombare nell’inerzia più totale.[…] Ogni giorno è così. Quando mancano pochi minuti all’arrivo di Gilles, Élisa è ridotta a un corpo privo di forze, tutto dolcezza e languore – pura attesa».

Salvina Pizzuoli

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