Omaggio a Javier Marías (1951 – 2022)

Ha iniziato a scrivere romanzi a diciannove anni con I territori del lupo e con Un cuore così bianco del 1992 è entrato tra gli scrittori più letti e più tradotti (quaranta traduzioni e oltre due milioni di copie vendute); gli ultimi due, Berta Isla (la presentazione su tuttatoscanalibri) e Tomás Nevinson, il secondo seguito dell’altro: perché “Marías — che usava solo una «bussola» e non aveva già in testa il destino dei suoi personaggi mentre iniziava a scrivere — era «curioso di sapere», proprio come noi, che «fine avesse fatto» il marito della protagonista del suo penultimo romanzo” così scrive Paolo Legri ( Il Corriere 12 settembre ’22)

Il suo ultimo romanzo

Ma cos’è la “bussola”?

Un autore, spiega Lepri, che costruiva un rapporto particolare con i propri personaggi.

In un recente incontro, virtuale, con Claudio Magris, in occasione del premio von Rezzori i due scrittori si sono scambiati pareri e riflessioni sulla letteratura e sulla creatività; è qui che Marías esplicita il suo metodo: Ci sono tanti scrittori – dice – che hanno già deciso esattamente cosa succederà a ogni personaggio. Io invece, scrivo con una bussola. Non è che non sappia esattamente dove voglio andare: voglio andare verso il nord, e questo me lo permette la bussola, ma non conosco davvero la strada che percorrerò. E allora comincio e poi faccio una cosa assurda: non cambio mai nulla dei miei romanzi. Se nella prima versione a pagina 20 ho detto qualcosa e poi mi rendo conto a pagina 200 che mi conveniva dirne un’altra, invece di cambiare come fanno quasi tutti gli scrittori, mi attengo a quello che è scritto, come si attiene uno a quello che ha vissuto: mi governo per lo stesso principio di conoscenza che regola e governa la vita.

Autore di quattordici romanzi e di molte traduzioni e degli articoli settimanali scritti per El País, come ogni scrittore annoverava tra i testi quello cui era particolarmente legato: Tutte le anime, ambientato a Oxford, dove aveva insegnato, anche Vite scritte, (su tuttatoscanalibri la recensione) brevi ritratti di scrittori, ma riteneva Il tuo volto domani il suo libro migliore.

Autore anche di un’interessante raccolta di racconti Tutti i racconti , (la presentazione su tuttatoscanalibri) trenta in totale, organizzati dallo stesso autore in “accettati” e “accettabili”.

Una simpatica curiosità: Marías era re di Redonda con il nome di Xavier I dal 1997. La piccola isola delle Antille esiste nella realtà ma nell’immaginario era diventata il regno delle Lettere da dove il re, dall’alto della sua carica, conferiva titoli: tra i beneficiari Francis Ford Coppola, Alice Munro ma anche Claudio Magris, dal 2003 duca di “Segunda Mano” e Paolo Lepri, cittadino onorario.