Alcune novità NeP di aprile 2025

Mimma Campanile Lello il pipistrello

“Lello il pipistrello” è un albo illustrato per bambini di Mimma Campanile, che affronta con
dolcezza e profondità il tema della diversità e dell’accettazione di sé.
Un’avventura pensata per i piccoli lettori, che non solo diverte, ma educa alla bellezza della
molteplicità e alla forza dell’autenticità. Un viaggio poetico e delicato nel cuore dell’infanzia,
che si può leggere sia in italiano che in inglese, arricchito da splendide illustrazioni ad
opera della stessa autrice, che incantano e scaldano il cuore.
Ambientato in un mondo fiabesco, il libro racconta l’avventura di Lello, un pipistrello di
colore bianco, diverso da tutti gli altri della sua colonia. Circondato da pipistrelli neri, Lello si
sente spesso fuori posto, invisibile o “sbagliato”.
La storia è raccontata dal saggio Tek, il cui nome deriva dal greco “τέχνη,” che significa
“arte” o “tecnica”. Attraverso parole gentili e immagini suggestive, Tek accompagna Lello e i
piccoli lettori in un percorso di consapevolezza, alla scoperta di un’importante verità: ciò
che ci rende diversi è anche ciò che ci rende speciali.
Con un linguaggio semplice ma denso di significato, “Lello il pipistrello” parla direttamente
al cuore dei bambini, aiutandoli a comprendere che ogni essere umano è un’opera d’arte
irripetibile.
Il libro si fa così portavoce di valori fondamentali come l’inclusione, il rispetto e la valorizzazione delle differenze. Un racconto che emoziona, fa riflettere e insegna a guardarsi – e a guardare gli altri – con occhi diversi.
Ma anche un invito a volare liberi, proprio come fa Lello, oltre la paura di essere sé stessi.

Mimma Campanile è un’insegnante e un’artista: due anime che l’accompagnano da sempre. I suoi maggiori campi di interesse sono l’inclusione e la creatività.
Crede che l’immaginazione e il pensiero divergente possano davvero salvare il mondo e che tutti noi possiamo migliorarlo insieme. Ama la famiglia e gli animali, che, spesso, abitano il suo mondo immaginario. Ama vivere a colori.

***********************************

Antonio Pavone Adesso, foto di Fabio Colangiuli

“Adesso” è una raccolta di poesie di Antonio Pavone, con le fotografie di Fabio Colangiuli.
Come precisa lo stesso autore, si tratta di componimenti che raccontano di anime, luoghi ed
esperienze. Di istanti che viviamo ogni giorno, in chi incontriamo e in chi siamo. Di bivi che si
traducono in scelte e ogni scelta porta a un’esperienza, giusta o sbagliata che sia.
Lo spazio bianco della pagina diviene il mezzo per viaggiare attraverso le parole, liberare le
idee e lasciare la mente leggera. Uno spazio che si riempie di colori, dove spiccano il blu del
cielo e del mare o la luce ora del sole, ora della luna.
I frammenti poetici che si traducono in immagini, rese ancora più potenti dai suggestivi attimi
rubati e immortalati dal fotografo Fabio Colangiuli che, con straordinaria capacità espressiva,
guidano il lettore tra le parole.
Le poesie non hanno titolo perché sarà il lettore a collocarle in uno spazio, in una strada tra i
suoi pensieri. Le foto si prenderanno a loro volta cura dei suoi ricordi e dei suoi sogni.
“Adesso” è molto più di una semplice raccolta poetica, è un viaggio che sin dai primi versi
trasmette un senso di pace, dove la semplicità si accosta alla purezza di un sentimento
incontaminato che si dissemina in attimi di vita.
Perché bisogna avere il coraggio di lanciarsi nella semplicità delle cose, per non perdere
l’attimo e riuscire ad entrare nell’Adesso.
L’autore fa percepire la sua anima e le sue fonti di ispirazione, donando allo stesso tempo al
lettore, attraverso un cambiamento di prospettiva, la possibilità di affacciarsi con occhi nuovi
alla vita.

Antonio Pavone, nato in provincia di Bari nel 1991, è docente di Scienze Motorie e Sportive. I suoi studi in ambito scientifico (Infermieristica, Scienze e Tecniche dello Sport e Scienze della Nutrizione) gli permettono di lavorare a stretto contatto con le persone e di scoprire ogni giorno storie nuove e mondi sempre diversi.
Ogni persona incontrata sul suo percorso formativo, lavorativo e di vita è un grande libro damleggere con una storia da raccontare.
Sportivo da sempre e allenatore, alterna i programmi d’allenamento a pensieri, parole e poesie.

IL FOTOGRAFO
Fabio Colangiuli è nato a Bari nel 1994. Ha studiato mediazione interculturale a Bari, per poi laurearsi in Lingue per la Comunicazione Internazionale a Torino, specializzandosi in inglese e russo. Quattro anni fa ha scoperto la passione per la fotografia, dopo aver ritrovato una vecchia macchina analogica di suo padre. Da quel momento, ha iniziato a scattare per le strade di Torino e poi della “sua” Puglia, lasciandosi ispirare dalla vita urbana e dalle sue atmosfere, cercando di raccontarle nel modo più genuino possibile. Quella che era nata come una semplice curiosità si è trasformata in una vera e propria professione. Ad essa abbina l’attività di agente di commercio, unendo così due mondi diversi ma complementari.


Giorgio Luciano Pani “Poesia, specchio del profondo, NeP Edizioni

“Poesia, specchio del profondo” è la nuova raccolta di poesie di Giorgio Luciano Pani, edita da NeP edizioni.
In un’epoca che sembra aver dimenticato il valore dell’introspezione, queste poesie rappresentano un prezioso stimolo per indagare nel profondo del nostro cuore.
L’autore ha infatti la capacità di dare voce a quelle sfumature dell’animo che spesso restano inespresse, offrendoci l’occasione di fermarci a riflettere e approfondire i sentimenti e le emozioni a cui di solito, presi dal vortice incessante delle nostre vite, non prestiamo la giusta attenzione.
Emozioni che sono fonte di vita, desiderio di pace e di serenità, che rivelano un mondo interiore nascosto, in cui perdersi per ritrovare la vera essenza dell’essere umano. La lettura di questi versi ci astrae così dal mondo concreto, guidandoci attraverso l’amore in tutte le sue
forme, come quello per la bellezza natura, e molteplici sentimenti come passione, amicizia e speranza. È un’occasione per meditare sull’infinita complessità del nostro intimo e sulle numerose
armonie che lo dominano, lo attraggono, lo spaventano, lo mettono in discussione, lo fanno
riflettere. 

Giorgio Luciano Pani si è laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Sassari. Da sempre appassionato apprendista dell’arte della comunicazione, ha svolto attività formative e di ricerca in campo universitario, aziendale e sindacale. Ha scritto diversi libri di saggistica e poesia, con cui ha anche partecipato a concorsi letterari, ottenendo diversi riconoscimenti. Con NeP edizioni ha già pubblicato: “Ritratti femminili tra realtà e mito” (2022), “Sonetti tra le favole” (2023) e “Poesia, amata poesia” (2024).


Come per altri libri dell’autore, l’immagine di copertina è opera di Roberta Repetto, frutto del progetto “La pulce nel disegno” in ricordo di Roberta di tutte le donne vittime di omicidio, a cura dell’associazione “La pulce nell’orecchio”, nata nel 2022 per una diffusione multicanale dei campanelli di allarme che devono suonare quando temiamo per l’incolumità di qualcuno di nostra conoscenza. Il libro è disponibile in formato cartaceo ed e-book, ordinabile in tutte le librerie, sulle principali piattaforme online (Amazon, Feltrinelli, Mondadori, IBS…) e al link: https://www.nepedizioni.com/product/poesia-specchio-del-profondo/

Linda Miante “Piccola biografia di periferie”, De Ferrari Editore

[…]ottantaquattro poesie, il ‘taccuino’ trascina il lettore in
un viaggio perlopiù solitario attraverso le periferie, urbane, arcane e dell’anima.
La raccolta è disponibile in libreria, online sul sito della casa editrice De Ferrari Editore e su Amazon.

La poesia come disvelamento di tutte le periferie.
“Piccola biografia di periferie” si articola in tre sezioni o, come indicato dall’autrice, tre ‘momenti’ poetici (Sentieri liminali, Ordalia, Lux orta est iusto) che esplorano il contrasto tra luce e ombra, pluralità e singolarità, ma anche la più classica dicotomia sogno-realtà.
Le poesie offrono una riflessione intensa sulla «maledetta città» (per citare “Il gabinetto del dottor Caligari”), descritta
come un «rocchetto di inganno e sopravvivenza», dove le ambizioni si scontrano con una realtà cruda e soffocante.
La raccolta diventa un atto di resistenza poetica – forse addirittura politica – comunque un tentativo di evasione oltre l’apparenza.


Il volume è arricchito dalla prefazione di Andrea Galgano, poeta, scrittore e critico letterario, che ha dedicato un’analisi profonda alla raccolta, estraendone punti salienti. L’autrice offre inoltre una sua personale guida alla lettura. In quarta di copertina, un contributo arriva anche dalla giornalista Sara Erriu, collaboratrice de “la Lettura” del Corriere della Sera: «Uno sguardo cupo e disilluso che mescola luoghi fisici e dell’anima per scoprire una realtà severa dove la luce, fioca, si intravede tra le crepe. Una voce che attinge ora al realismo ora alla sfera del romanticismo, delineando un quadro cristallino in cui dominano l’angoscia e lo smarrimento».
Sulla copertina del libro è incasellato un frammento dell’opera “Suono ottico” (2008) del musicista, compositore e artista Federico De Caroli, in arte ‘Deca’. Un’immagine che cattura l’atmosfera sospesa e a tratti brutale descritta nelle pagine. A completare l’esperienza visiva, tre quadri generati dall’intelligenza artificiale elaborano e sintetizzano i tre ‘momenti’ poetici, tentando un dialogo interpretativo tra parole e immagini.

Linda Miante nasce a Savona nel 1995. Durante e dopo la laurea in Lettere Moderne all’Università di Genova, si dedica al giornalismo. È stata inviata di un’emittente televisiva ligure e attualmente si occupa di comunicazione istituzionale, musicale e culturale, oltre che di organizzazione di eventi. La raccolta “Piccola biografia di periferie” è la sua prima pubblicazione.

LA CASA EDITRICE.
Fondata nel 1985 da Gianfranco De Ferrari, e oggi guidata insieme al figlio Fabrizio, De Ferrari Editore vanta un catalogo di oltre 1.200 titoli e una distribuzione nazionale. Ogni anno pubblica circa cento novità, molte delle quali valorizzano il patrimonio culturale del territorio. Spaziando dall’architettura alla poesia, dalla storia alla gastronomia fino ai saggi universitari, il catalogo è ricco e variegato, testimonianza dell’impegno della casa editrice nel promuovere la letteratura e il patrimonio locale attraverso collaboratori di prestigio che curano le diverse collane.

Giuseppe Gioachino Belli “Parola di donna. Sonetti per voce femminile”, Vallecchi

Scelti da Pietro Gibellini

Vallecchi Italianistica – Collana diretta da Gualberto Alvino


Vallecchi editore

Dai 2279 sonetti che Giuseppe Gioachino Belli scrisse in circa diciassette anni – teatro e monumento della plebe trasteverina di variegatissima fattura – c’è chi ha pensato di spigolare e raccogliere quelli dedicati esclusivamente alle donne. Lo ha fatto Pietro Gibellini, il maggior interprete di Belli, cui si deve una lunga fedeltà di studi, che hanno condotto all’edizione critica dei sonetti disposta nei quattro volumi dei Millenni Einaudi.

Nessun poeta ha dato voce a tante figure femminili quanto Belli, vero gigante della poesia dialettale, anzi della poesia tout court. Con i suoi duemila e più sonetti, ha rappresentato la vita e la mentalità dei mille Renzo e Lucia di Trastevere, facendoli esprimere nel loro romanesco rude e colorito.
Il sottotitolo: “Sonetti per voce femminile”: indica che sono stati scelti solo i sonetti in cui è la voce femminile a parlare. Non dunque anche le donne viste dagli uomini, ma solo le donne viste da sé stesse, interpreti di sé stesse. Non lo sguardo maschile che le confina nella sottomissione e nel possesso, ma le donne che si presentano sulla scena dialogando tra di loro oppure monologando nella loro lingua nativa, che vibra di quotidianità e di vita vissuta, di patimento e di preghiera, di iracondia e pianto, di baldanza e di umiltà, di oltranza e remissione, di frustrazione e di gioia, di coraggio e di pietà.
I loro discorsi svelano la condizione femminile dell’Ottocento nei suoi risvolti materiali e affettivi. Ne esce un affresco documentario ravvivato dai colori della poesia: un tesoro reso accessibile da questa sorprendente antologia, che alla donna-oggetto sostituisce finalmente una donna-soggetto.

Giuseppe Gioachino Belli (Roma 1791-1863), probo impiegato pontificio, tenne clandestino il trasgressivo capolavoro dei suoi Sonetti romaneschi, vero «monumento» della plebe di Roma pubblicato solo dopo la morte del poeta.

Pietro Gibellini (1945) ha studiato la letteratura italiana dal Sette al Novecento, e in particolare l’opera di D’Annunzio. Ha curato la poderosa edizione critica e commentata dei 2279 Sonetti di Belli per i «Millenni» Einaudi.

Luisa Gianassi “In cerca di cielo”, presentazione

Dalla Premessa

La raccolta consta di composizioni già precedentemente pubblicate in Cammini e di versi inediti quasi a seguire l’autrice nel suo percorso creativo le cui tematiche sono strettamente legate ad emozioni e sensazioni scaturite dal contatto con la Natura ma anche da momenti che trovano spiegazioni e sussulti emotivi e riflessioni suscitate dalla Bellezza di un paesaggio naturale che sa conquistare e circonfondere l’intima essenza.

La raccolta è articolata per temi: Donna, Natura, In cerca di cielo, Pace e guerra, e si conclude con Attimi. In cerca di cielo dà poi il titolo alla raccolta medesima proprio per il messaggio di serena energia che si respira tra i versi, con la valenza di un abbraccio che fa bene, soprattutto in situazioni tristi e disperanti di cui i nostri cammini, a volte piani, altre faticosi e impervi, altre insoddisfacenti o inutilmente estenuanti, sono costellati nel faticoso andare.  

Panorami, scorci, atmosfere di cui l’autrice è attenta conoscitrice e osservatrice essendo nata e vissuta in Mugello uno dei paesaggi tra i più compositi e smaglianti della terra toscana, tra boschi e fertili pianure, poggi e vette, fossi e ruscelli. Una natura lussureggiante che, se saputa osservare e studiare, sa essere muta maestra, rifugio rasserenante, ritemprante e vitalizzante, con le sue bellezze, con le sue forze, anche quando sono feroci e ostili.

Salvina Pizzuoli

A questo link su Amazon

Louise Glück “Una vita di paese”, presentazione

Una vita di paese è un invito a rallentare, a osservare il mondo con sguardo poetico, a cogliere il segreto dei gesti abituali e a riflettere sulla nostra esistenza. A ricordarci che la poesia può nascere anche dai gesti più semplici e che la vita, pur nella sua fragilità, è un dono sorprendente.(da Il Saggiatore)

La raccolta è stata pubblicata negli USA nel 2009, titolo originale Village life, da oggi in libreria con la traduzione di Massimo Bacigalupo per il Saggiatore con il titolo Una vita di paese.

È ambientato in una comunità agricola probabilmente in Italia tra gli anni ’50 e oggi i cui temi ruotano tra voci, esistenze, monologhi di singoli anonimi di un paese altrettanto anonimo, quadri d’ambiente che raccontano, si raccontano: dalle prime luci della vita, dall’ingenuità fino alla disillusione, dove le stagioni che vi compaiono sono in effetti simboli dell’esistere, della vecchiaia, del corpo che cambia e non si riconosce ma si ama nella compassione del trapasso, nella nostalgia del tempo che fu.

Da “Affluenti”

Tutte le strade del paese convergono alla fontana.
Viale della Libertà, viale delle Acacie-
La fontana sorge al centro della piazza;
nei giorni di sole, arcobaleni nel piscio del cherubino.
In estate delle coppie siedono sul bordo della vasca.[…]
Vengono qui a parlarsi, forse
a incontrare un giovane, a vedere cosa rimane della loro bellezza.[…]
Intorno alla fontana ci sono gruppetti di tavoli metallici.
Qui ci si siede quando si è vecchi superate le intensità della fontana.
La fontana è per i giovani, che vogliono ancora specchiarsi. […]
Quando il tempo è bello, qualche vecchio indugia ai tavoli.
Ormai la vita è semplice: oggi un cognac, domani un caffè e una sigaretta.[…]
Cala l’oscurità, la piazza si svuota.
Le prime foglie d’autunno cospargono la fontana.
Le strade non confluiscono più qui; la fontana le manda via,
verso i colli da cui provengono.
Viale della Fede Tradita, viale della Delusione,
viale delle Acacie, degli Ulivi,
il vento pieno di foglie d’argento,
viale del Tempo Perduto, viale della Libertà che termina in pietra,
non al confine del campo ma ai piedi del monte

Alcuni stralci da un quadro d’insieme e del suo evolvere, un esempio del percorso tematico, del linguaggio, delle simbologie, nei gesti semplici e abituali di chi trova conforto nel crepuscolo, di chi cerca rifugio nei ricordi, tra vitalità e solitudine, memoria e oblio, dall’alba al tramonto della vita.

Louise Glück (New York, 1943 – Cambridge, 2023), autrice di tredici libri di poesie e due raccolte di saggi, ha vinto il premio Nobel per la Letteratura nel 2020 «per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza dell’individuo». Tra gli altri premi ricordiamo la National Humanities Medal, il premio Pulitzer, il National Book Award, il premio Bollingen, il premio Lerici-Pea alla carriera, il Wallace Stevens Award conferito dall’Academy of American Poets e la Gold Medal for Poetry dell’American Academy of Arts and Letters. Ha insegnato a Yale e Stanford.

Paolo Menconi “Filastrocche d’Autunno”, AEDE Books Edizioni

Per i più piccoli

31 filastrocche in rima con pagine ricche di magiche illustrazioni coloratissime, con allegri animaletti e con simpatici gnomi.
Filastrocche che regalano piccoli insegnamenti, come scrigni preziosi che lasciano un messaggio educativo in uno stile divertente e appassionate sia per i più grandi che per i più piccoli.

L’Autunno in rima
Filastrocche d’Autunno, raccoglie rime ispirate ai colori e ai profumi di questa magica stagione.

Menconi spiega: “È un libro pensato per i più piccoli, ma perfetto per ogni età grazie alle sue illustrazioni meravigliose e alla poesia dei suoi versi. Le filastrocche, oltre a divertire, sono strumenti potenti per lo sviluppo del linguaggio, della memoria e delle abilità cognitive nei bambini. Aiutano a sviluppare la creatività, la concentrazione e persino il benessere psicofisico.”
Inoltre Menconi sottolinea l’importanza delle storie e delle rime nella crescita dei bambini: “Leggere ai più piccoli, specialmente prima della nanna, li aiuta a rilassarsi e favorisce un sonno sereno. Le fiabe e le filastrocche contribuiscono alla loro intelligenza sociale e aumentano la curiosità, la capacità linguistica e la creatività

Paolo Menconi, scrittore noto per le sue opere dedicate al mondo dell’infanzia, torna con questa nuova pubblicazione che promette di incantare grandi e piccini, edito da AEDE Books Edizioni, per trasmettere i valori importanti della vita e stimolare l’immaginazione dei bambini attraverso storie coinvolgenti e illustrazioni suggestive dai mille colori.

Mariano Lamberti “Magia del tempo breve”, Graphe.it

Magia del tempo breve: un viaggio poetico alla scoperta dell’anima, tra la finitezza dell’uomo e l’infinito dell’esistenza. Un’esplorazione della condizione umana alla ricerca del senso profondo della vita, che invita a riscoprire la bellezza e la fragilità dell’esistenza.

Prefazione di Davide Rondoni

Graphe.it

La forma di poesia più umana possibile è quella che si rivolge al divino: si potrebbe sintetizzare con queste parole l’opera di Lamberti. Il buddhismo costituisce il riferimento principale della raccolta. Nelle intenzioni dichiarate dell’autore c’è infatti l’esigenza di restituire alla spiritualità buddhista un linguaggio che parli all’anima e consenta la percezione diretta del contenuto, spogliato dell’aura di misticismo che rischia di allontanare dal cuore del significato. Magia del tempo breve è «un testo poetico, laico e sacro insieme» che sistematizza le esperienze (anche dolorose), le pulsioni e le emozioni dell’essere umano, testimoniando lo sforzo universale della mente finita per comprendere e avvicinare l’infinito, senza tuttavia perdersi in esso.

Ci sono poeti che sono “poeti nonostante”. Intendo poeti nonostante se stessi, nonostante la precarietà del loro lavoro stilistico, nonostante le convenienze esteriori, e spesso nonostante gli sguardi che la maggior parte delle persone che hanno intorno rivolgono a loro. Sospetto che Mariano sia uno di questi. Ti verrebbe spesso da chiudere questo libro, vuoi di fronte a un uso tronco del verbo all’infinito (quasi una entrata in scena improvvisa di un foscoliano nel Duemila) o vuoi di fronte a immagini che non sai se ingenue o puerili. E però mentre sei lì che pensi queste cose, incroci pochi versi più sotto l’immagine di una «malattia/ che saliva le scale al buio». Cavolo, ecco un poeta! Nascosto a volte persino a se stesso. E poi il libro ha crescite prodigiose: «Vorrei legare il mondo ai tuoi occhi vagabondi/ per vedere il cielo che raddoppia nel mare». Dunque ci si immerge nuovamente in un libro che ha come grande tema il tempo e l’eterno. (Davide Rondoni)

MARIANO LAMBERTI, originario di Pompei, si è formato in filosofia e cinematografia a Roma e New York. La sua carriera poliedrica spazia dal cinema, con opere come Non con un bang e Good As You, al teatro, dove ha diretto Processo a Fellini e Razza sacra. Ha pubblicato romanzi e raccolte di poesie, tra cui Dopo il dolore e Magia del tempo breve. Lamberti si distingue per la sua sensibilità narrativa e visiva, toccando con profondità le corde dell’animo umano.

Pedro Salinas “Nella morte o nel bacio. Dieci poesie e due poemi”, Bibliotheka Edizioni

“NELLA MORTE O NEL BACIO”, NUOVA TRADUZIONE PER DIECI POESIE E DUE POEMI DELLO SPAGNOLO PEDRO SALINAS, CANTORE DELL’AMORE

Testo spagnolo a fronte per la traduzione di Miriam Bruni

Bibliotheka Edizioni

“Alzati e desidera con i piedi sicuri

quel che hai desiderato vacillante

già da molti anni solo col cuore.

Solo il tuo fare ti edifica o ti disfa;

non gli dei che fingono

tra le nubi un vago impero”.

Non esiste favola più bella – canta nelle sue liriche Pedro Salinas – di quella di un uomo che cammina verso la meta desiderata.  A volte si tratta di un treno, o di un negozio, o di un ballo di gala. Altre volte la meta è una persona. Poiché il poeta non porta orologi e sogna di trovare le giuste parole del suo canto, ama e continua ad amare anche quando gli altri dicono, guardando le date: “Aspetta, non è ancora ora, adesso dorme l’amore”. E quell’amore richiede tutto con eccesso: la luce, la vita, il mare. Ma tutto al plurale: le luci, le vite, i mari.
Dieci poesie e due poemi di Pedro Salinas, uno dei maggiori autori spagnoli del primo ‘900, vengono proposti, con il titolo Nella morte o nel bacio, dalle edizioni Bibliotheka nella nuova versione di Miriam Bruni (testo spagnolo a fronte).

I testi raccolti in questa selezione bilingue sono tratti dal volume Pedro Salinas – Poesías completas, Editorial Seix-Barral, Barcelona 1982.. I primi cinque sono contenuti ne “La voz a ti debida”, il poemario amoroso di Salinas certamente più noto al pubblico italiano. I secondi cinque in “Razón de amor”, la raccolta originariamente pubblicata nel 1936. I due ultimi in “Largo lamento”, il libro che chiude la trilogia d’amore di questo importante esponente della Generazione del ‘27.

Nato a Madrid nel 1891 e morto a Boston nel 1951, Pedro Salinas ha insegnato nelle Università di Siviglia e di Murcia e, dopo la fuga dal suo paese in seguito alla guerra civile, alla Johns Hopkins University di Baltimora. Il tema preferito della sua lirica è l’amore, indagato con minuziose indagini di natura psicologica. La traduzione è della bolognese Miriam Bruni, docente di Lingua e letteratura spagnola e autrice di poesie apparse in libri e riviste. Ha vinto il primo premio per la sezione Poesia al Concorso letterario Coop for Words (2017) e il primo premio sezione Poesia al Concorso Otto Milioni (2018).

Francesco Randazzo “E fu sera e fu mattina”, Fara Edizioni

Fara Editore

Dalla postfazione di Alessandro Ramberti:

Il poeta esule ha in sé tracce profonde della nativa Sicilia nella forte compenetrazione di una tonalità sanguigna e abbagliante con il nero assoluto che prefigura l’abbraccio inevitabili che tutti ci attende, quella soglia inquietante e tenebrosa a un oltre che si fa vivo già nell’ora che stiamo – non di rado inconsapevoli – trascorrendo. (…) La poesia di Francesco Randazzo è una lastra fotografica sensibilissima che emoziona e lucidamente registra la ragioni del cuore (del suo e del nostro). (…) I poeti, come i profeti, sanno vedere oltre, lontano e, come Nathan fece con Davide, possono scuoterci, tirarci fuori dalle nostre bolle di transitoria e deleteria onnipotenza.”

Ogni parola è un’invenzione,
ogni suono è una scoperta,
ogni silenzio è rivelazione.

Di tutte le lingue del mondo
quella che ha tutte le risposte
è proprio quella che non sai.

Perché il mistero ti abita
e tutto è inconoscibile,
persino la memoria finge,
senti solo il pulsare dentro
ogni respiro, ti emozioni
per l’attesa, tempo sospeso,
quando tutto è possibile,
quando tutto si dissolve,
tra la terra e il cielo sta
quel che vibra segretamente,
è un battere freddo d’ali,
o lo schianto bruciante,
o la risata flebile di un vecchio,
o la forza d’un abbraccio,
o lo sdegno per il tradimento,
o l’incoscienza di un amore,
o l’invenzione di un Dio amico,
o il divino segreto senza nome.

Francesco Randazzo è scrittore e regista. Laureato in Regia, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, nel 1991. È attivo in Italia e all’estero come regista e autore per importanti teatri e festival. Ha pubblicato con vari editori, testi teatrali, poesie, racconti e quattro romanzi; ha ottenuto numerosi riconoscimenti in premi di letteratura e drammaturgia nazionali e internazionali. Parallelamente ha svolto attività didattica con corsi di recitazione, regia, drammaturgia e scrittura creativa, storia dello spettacolo, stages e conferenze per varie istituzioni pubbliche e private.