Sebastiano Mondadori “Di cosa siamo capaci”, presentazione

[…]Sospese tra la vita come accade e i ricordi con cui la inseguiranno, Adele e Nina si perdono e si ritrovano lungo cinquant’anni di storia italiana mentre Milano diventa il teatro , ora cupo, ora sfavillante ma sempre più presago –,di un’epoca al tramonto.(da la Nave di Teseo)

Adele e Nina, madre e figlia, dentro cinquant’anni di storia italiana: tra le illusioni del prima e i rimpianti del dopo, dove come sottolinea Ursula Beretta (La Lettura, 15 giugno 2025) è proprio la nostalgia il collante della narrazione, quel “segreto che non osiamo pronunciare perché è fatto della stessa materia dei ricordi”, un’eco che ritorna anche quando tutto sembra finito.
Due donne nel momento della loro giovinezza, due estati decisive, quando ancora tutto appare possibile.
E Milano fa da sfondo ad un’età che sempre più affonda nella nostalgia, proprio perché al tramonto, e dove ciascuno riesce a chiedersi di cosa siamo capaci alla resa dei conti.

Sebastiano Mondadori è nato a Milano nel 1970, vive da anni in Toscana. Prima di Di cosa siamo capaci ha scritto nove romanzi (da Gli anni incompiuti, 2001, premio Kihlgren a Il contrario di padre, 2019); il libro-intervista La commedia umana. Conversazioni con Mario Monicelli (2005, premio Efebo d’Oro); la raccolta poetica I decaloghi spezzati (2021). Presso La nave di Teseo ha pubblicato Verità di famiglia. Riscrivendo la storia di Alberto Mondadori (2022, premio Elba-Brignetti per la saggistica, premio Società dei lettori di Lucca, premio della giuria al premio Biella, premio Antonio Semeria Casinò di Sanremo).

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